Ma quanto è bello andare in Bicocca con l’hoverboard sotto i piedi. «Pratico, maneggevole e richiede poca fatica. In venti minuti arrivo a destinazione». Ezio Bolzacchini, professore di Chimica dell’ambiente, è tra i docenti, ricercatori e studenti che negli ultimi anni hanno cominciato a utilizzare uno dei mezzi di trasporto della modernità: lo “scooter elettrico autobilanciato”, meglio conosciuto con il nome anglofono di hoverboard. Con Bolzacchini prosegue il nostro viaggio tra le scelte di mobilità alternativa della Bicocca community: come raggiungere l’ateneo rispettando l’ambiente. Un viaggio di avvicinamento al Bicocca Mobility Day, la giornata dedicata alla mobilità sostenibile (in programma il 23 maggio, hashtag: #Bicoccasostenibile e #Bicoccamobilityday) promossa dal Mobility manager e dal Gruppo Base (Bicocca ambiente società economia) dell’ateneo.
Professor Bolzacchini, perché questa scelta?
Una questione di famiglia. Quando ci spostiamo, scegliamo i mezzi in base al tipo di viaggio. La bici per i brevi tragitti, il treno o l’aereo per raggiungere Roma o il Sud. L’auto a gpl solo per le vacanze tutti insieme su percorsi più lunghi. L’hoverboard me l’ha fatto scoprire mia figlia. E da più di un anno lo uso per andare al lavoro. Occupandomi di chimica ambientale e studiando gli effetti del particolato atmosferico sul Cenacolo di Leonardo Da Vinci e sulla città di Milano, è per me naturale cercare di inquinare il meno possibile.
È un mezzo pratico?
Si ricarica in due ore e ha un’autonomia di 30 chilometri. Più che sufficiente visto che da casa mia all’ateneo la distanza è di una decina di chilometri. Non è velocissimo, è tarato per andare a 20 all’ora. Quanto basta: in 20 minuti arrivo da porta a porta. In salita non sudo. E una volta a destinazione, non devo trovare parcheggio. È eccezionale per muoversi nel quotidiano. Chiaro, tutto dipende dalle condizioni metereologiche. Quando ha nevicato ho optato per tram e metropolitana.
Come funziona?
I comandi, per andare in avanti, per fermarsi, per andare verso destra o sinistra vengono dati attraverso pressioni dei piedi e delle gambe. Inoltre, attraverso un sistema bluetooth collegato al mio smartphone, l’hoverboard mi segue ovunque. E si ripiega facilmente, pesa sui 13 chili, me lo porto in aula o in ufficio. Per chi come me è abituato alla bici è facile imparare a stare in equilibrio. Per precauzione, metto sempre il casco.
Tra poco scatta il Bicocca Mobility Day...
È importante stimolare i milanesi a essere cittadini intelligenti. Cittadini in grado di coniugare il mezzo di locomozione in funzione dello spostamento che devono fare e del rispetto dell’ambiente.
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