Nuove agevolazioni per studenti e personale grazie a convenzioni strette dall’università con gli operatori della sharing mobility. Una tavola rotonda sulla mobilità sostenibile e le abitudini dei millenial. Un bike tour attraverso il quartiere della Bicocca. Tanti gli appuntamenti in scaletta mercoledì 23 maggio per il Bicocca Mobility Day, la giornata dedicata alla mobilità sostenibile promossa dal Mobility manager e dal gruppo BASE (Bicocca ambiente società economia) dell’ateneo. A parlarcene è Matteo Colleoni, Mobility manager di Milano-Bicocca.
Qual è l’obiettivo della giornata?
Fare interloquire le amministrazioni locali, dalla Regione ai Comuni di Milano e dell’hinterland, con gli operatori del settore per sollecitare l’adozione di nuove forme di mobilità sostenibile e integrata e l’incremento di quelle già esistenti. Noi interverremo come Università di Milano-Bicocca e a nome dell’Osservatorio nazionale sulla sharing mobility promosso dai ministeri dell’Ambiente e dei Trasporti, di cui facciamo parte.
Tra le 10 e le 16 in piazza Ateneo Nuovo gli operatori della mobilità condivisa si presenteranno a studenti e personale universitario.
I nuovi accordi stipulati dall’ateneo con i servizi di mobility sharing rispecchiano una strategia condivisa con tutti gli atenei della Rete delle università italiane per lo sviluppo sostenibile e permettono da un lato di rispondere a una domanda sempre più diversificata e dispersa territorialmente, dall’altro di integrare un sistema di mobilità che mantiene il suo asse prioritario nel trasporto pubblico, utilizzato da oltre l’80 per cento della popolazione studentesca milanese e della Bicocca.
Qual è l’argomento della tavola rotonda prevista alle 11 nell’Edificio U6, Aula 09?
Il titolo è “Quale futuro per la mobilità sostenibile?”. Dopo i saluti del rettore Cristina Messa, interverranno tra gli altri l’assessore ai Trasporti della Regione Claudia Terzi e l’assessore alla Mobilità del Comune di Milano Marco Granelli. Si parlerà di come si muovono i millenial, la cosiddetta Generazione Z, nati e cresciuti lontani dalla cultura del boom economico che aveva sdoganato l’automobile come oggetto di consumo e di lusso e come strumento di liberazione. Gli studenti nati a cavallo del nuovo millennio non hanno più come un tempo il mito della patente a 18 anni. Cercheremo di capire come si spostano, quali sono le loro priorità nella mobilità.
Tra le 13.30 e le 18 gli studenti del corso Bbetween “Think green, be cool” saranno impegnati in un bike tour…
Destinazione Parco Nord, una risorsa del quartiere che non tutti i giovani, presi dalla frenesia degli spostamenti per raggiungere l’università, conoscono. Il percorso lo abbiamo chiamato “Dall’industria pesante all’industria pensante” perché toccherà alcuni dei luoghi simbolo del quartiere ex industriale e della vita culturale dei giorni nostri: la Chiesa di Sant’Antonino in Segnano, il Bicocca Stadium, la stazione di Greco-Pirellli, la Torre Breda, il Teatro Arcimboldi, l’Hangar Bicocca e, nel parco, gli orti, il teatro e il Monumento al Deportato, il Bunker Breda.
Professore, l’abbiamo chiesto a suoi colleghi, a studenti e a ricercatori e lo chiediamo anche a lei. Come si muove per raggiungere l’università?
In treno. Arrivo da Bergamo, tranne quando ho cene di lavoro e in quel caso non posso rinunciare all’auto. Considero il treno il più bel mezzo di trasporto collettivo a motore della storia: ti lascia tempo libero per leggere o studiare, sempre che trovi posto per sederti, e rispetto ai mezzi privati favorisce l’interazione tra le persone. E, non ultimo, è un mezzo ecologico e dall’impatto sostenibile.
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