Il 23 maggio arriva il Bicocca Mobility Day, la giornata dedicata alla mobilità sostenibile promossa dal Mobility manager e dal Gruppo Base (Bicocca ambiente società economia) dell’ateneo. In avvicinamento all’evento (hashtag: #Bicoccasostenibile e #Bicoccamobilityday), intervisteremo ogni settimana uno studente, ricercatore o docente dell’Università di Milano-Bicocca per farci raccontare la sua scelta di mobilità sostenibile. Bicicletta, metropolitana, treno, auto condivisa e persino… l’overboard. Sono tanti i mezzi scelti dalla Bicocca community per spostarsi in città e raggiungere l’ateneo rispettando l’ambiente. Il nostro viaggio continua con Giovanni Colosi, studente milanese di 26 anni iscritto al secondo anno del corso di laurea magistrale in Psicologia dei processi sociali, decisionali e dei comportamenti economici. Per raggiungere la Bicocca da Lambrate, dove abita, Giovanni utilizza principalmente il treno, la linea suburbana S9, destinazione fermata di Greco Pirelli. «Un mezzo comodo, se trovi posto. E se arriva puntuale».
E se non lo è?
Utilizzo comunque un’app del telefonino che mi indica gli orari di passaggio dei treni. Così conosco sempre qual è il momento giusto per prendere il treno.
A che ora parti e a che ora rientri?
A seconda delle lezioni, posso prendere l’S9 delle 8.14 o delle 8.26, o l’S9 delle 10.14 o delle 10.26. Ritorno al pomeriggio attorno alle 17.30.
Perché scegli il treno?
Per comodità. Passa vicino a casa e quasi sempre riesco a sedermi mettendomi a controllare e rispondere alle mail. Una volta su cinque mi capita di raggiungere l’università in metropolitana, ma alle 8 rischio di trovarla strapiena. Il treno invece non è mai così sovraffollato.
Mai pensato di usare l’auto?
Solo per grandi spostamenti. La cosa peggiore della macchina è la prospettiva di tornare dopo le 17 e fare 40-50 minuti nel traffico, che è sia inquinante che stressante. Con il treno si fa prima. E si rispetta l’ambiente.
Un difetto?
Quando c’è sciopero.
Ritieni utile il Bicocca Mobility Day?
Mi sembra importante raccogliere dati e informazioni sul modo in cui gli universitari si muovono. È utile anche per stringere convenzioni con le aziende di traporto pubblico a favore degli studenti. Del resto, quasi tutti i miei compagni di corso vengono in università con i mezzi.