Senza la propria routine fatta di giochi con gli amichetti e lezioni a scuola. I bambini di Nido e Scuola primaria ormai da due mesi sono chiusi in casa e in molti casi manifestano agitazione, irritabilità e difficoltà di concentrazione. Questi sono tutti segnali di una frustrazione che i genitori si ritrovano a dover gestire, anche loro spesso occupati tra lavoro e casa oppure inattivi, in attesa della riapertura delle aziende.
Abbiamo chiesto a Cristina Riva-Crugnola, professore associato di psicologia dinamica, di dare ai genitori qualche consiglio pratico su come gestire al meglio questa situazione difficile.
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Cercare di ri-creare delle piccole routine. Fondamentale per i bambini è avere piccoli momenti a cui potersi attaccare come piccole ancore rassicuranti: “ci alziamo, facciamo colazione, giochiamo..”
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Incentivare e valorizzare i contatti sociali per attenuare l’isolamento. Per i più piccoli, questo può avvenire attraverso videocollegamenti di saluto con le educatrici (vedi esperienza del Nido Bicocca), per i più grandicelli anche attraverso videochiamate con i compagni o i parenti (nonni, zii,..)
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Mantenere la calma. Cercare di trasmettere calma e tranquillità ai figli è importante in quanto i genitori sono i loro modelli di riferimento.
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Attenzione all’esposizione ai mass media. Ciò significa sì dare informazioni su cosa sta succedendo, ma in modo limitato e soprattutto selezionato con cura, anche rispetto alle diverse età.
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Dare sempre ascolto alle loro emozioni. Ricordarsi che stimolare i bambini con domande può sempre esser utile per capire le loro paure e quindi cercare di risolverle insieme.
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Mettere in pausa i conflitti familiari. Spegnere o affievolire il più possibile eventuali conflitti tra genitori preesistenti all’emergenza Covid. Non è il momento di liti.
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Rassicurare ed essere ottimisti sul futuro. Avere il più possibile un atteggiamento positivo: questa situazione di isolamento avrà una fine.
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Fantasticare e lasciar spazio alla fantasia. E’ utile più di quanto possa sembrare lasciarsi andare ai sogni e giocare insieme al “cosa faremo”!
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Stimolare i comportamenti altruistici. La chiusura e l’isolamento vanno rispettati perché sono utili per le persone più fragili, i nonni, i bambini malati.
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Valorizzare la possibilità di condividere più tempo e attività insieme offerta dalla quarantena.