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Una Summer School in Kazakistan per affrontare le sfide della transizione energetica

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Il Rettore di ENU e l'Ambasciatore d'Italia
Il Rettore di ENU e l'Ambasciatore d'Italia

Il 26 giugno ha avuto inizio la Summer School Green Energy Management – SILKWAY 2023 presso l’Eurasian National University (ENU) di Astana in Kazakistan. Il percorso formativo, che si è concluso il 30 giugno, è stato inaugurato dal Rettore di ENU, il professore Sydykov Yerlan Battashevich, e dall’Ambasciatore d’Italia in Kazakistan, Marco Alberti.

Le sfide poste dalla transizione energetica e le prospettive offerte dalle energie rinnovabili sono i temi centrali che GEM-SILKWAY intende sviluppare entro il più ampio dibattito globale sulla sostenibilità. Tra gli obiettivi auspicati, vi è la realizzazione di progetti cooperativi in termini di didattica e di ricerca, volti al benessere delle popolazioni e al rispetto dell’ambiente.

Con il patrocinio dall’Ambasciata italiana in Kazakistan, la Summer School si inserisce nelle attività di SILKWAY, di cui l’Ateneo di Milano-Bicocca è capofila. Si tratta di una rete internazionale composta da 15 partner, ovvero da università, istituzioni e soggetti privati che intendono promuovere attività didattiche e scientifiche, con particolare attenzione verso i Paesi del Caucaso e dell’Asia Centrale, due aree strategiche anche per la transizione energetica.

SILKWAY si propone l’obiettivo di sviluppare fra i partner un dialogo tanto interculturale, quanto interdisciplinare nell’incontro fra STEM e materie umanistiche, al fine di meglio comprendere e affrontare questioni di interesse comune. Non solo fisica, matematica, ingegneria ed ecologia, ma anche filosofia, relazioni internazionali e sociologia vengono interrogate su problemi e prospettive relative alla transizione energetica entro l’orizzonte di nuove relazioni internazionali dalle importanti ricadute sociali, politiche ed economiche.

Studenti

Alla Summer School GEM – Silkway hanno partecipato 21 studenti, con formazione, competenze e interessi disciplinari differenti; provengono dall’Asia Centrale (Kazakistan, Uzbekistan e Kirghizistan) e dall’Europa Occidentale (Italia e Germania). La Summer School è stata altresì l’occasione per rafforzare ancor più la rete, grazie a nuovi incontri di e fra docenti e studenti, che sicuramente continueranno nel tempo con nuove iniziative e progetti.

Delegazione
Delegazione

GEM-SILKWAY è stata organizzata dal professore Maurizio Acciarri del Dipartimento di Scienza dei Materiali di Milano-Bicocca e presidente di SILKWAY, dalla professoressa Marina Calloni del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale, dalla professoressa Silvana Stefani dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e da Duman Aitmagambetov, Prorettore dell’Eurasian National University.

«Questa scuola - precisa il professore Maurizio Acciarri - rientra tra le attività della rete SILKWAY di cui UNIMIB è la promotrice e fondatrice insieme all’Università di Santiago de Compostela. La missione di SILKWAY consiste nel condividere e rafforzare la conoscenza della “green economy and transition”, coinvolgendo differenti attori sociali (università, istituzioni e aziende) operanti in questo ambito, congiungendo Paesi dall’Europa con Stati dell’Asia Centrale. La rete SILKWAY vuole incoraggiare lo scambio di informazioni e best practices nel difficile cammino verso la transizione energetica, avendo ben chiaro che non sarà solo l’aspetto tecnologico o economico a guidare la transizione, bensì anche l’aspetto socio-politico senza dimenticare l’aspetto umano ».

«Per chi si occupa di filosofia, relazioni internazionali e geopolitica – spiega la professoressa Marina Calloni - confrontarsi con colleghi e studenti dalle diverse culture e conoscenze diventa un arricchimento anche umano, necessario se vogliamo affrontare le sfide globali che ci accomunano. La sostenibilità è un obiettivo da conseguire. In un mondo sempre più caratterizzato da crisi, emergenze, con la geopolitica in trasformazione, la formazione accademica non può che essere integrata e comprensiva di più punti di vista, poiché per affrontare problemi comuni sono necessari più esperti e attori sociali. La Summer School in Kazakistan, un Paese che ci può apparire come remoto, ha mostrato ancora una volta come siamo invece tutti interconnessi e come dobbiamo combattere per valori comuni, per il conseguimento della pace e della prosperità, nel rispetto dell’ambiente».