«Intercettare in tempo le problematiche concernenti povertà educative, difficoltà nell'apprendimento, situazioni di disagio e disturbi del comportamento è fondamentale. L’istituzione di un Servizio psico-pedagogico rivolto alle scuole è cruciale per mettere in atto una prevenzione educativa efficace per sostenere i nostri ragazzi e gli insegnanti, ma anche le famiglie»
Così Maria Grazia Riva, Presidente della Conferenza universitaria nazionale di Scienze della formazione – CUNSF - e docente di Pedagogia generale e sociale di Milano-Bicocca, commenta la recente istituzione del Servizio psico-pedagogico nelle scuole della Lombardia, grazie alla legge regionale approvata il 28 luglio scorso, che costituisce il risultato del lavoro sinergico svolto dalla consigliera Gigliola Spelzini con la CUNSF e con l’Ordine degli Psicologi della Lombardia, presieduto da Laura Parolin, docente di psicologia dinamica di Milano-Bicocca.
Il Servizio Psico-Pedagogico consisterà in un’equipe professionale composta da psicologi e pedagogisti, per i quali verrà istituzionalizzata la presenza nella scuola, e sarà rivolto a tutta la comunità: studenti, famiglie e tutto il personale scolastico delle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado e istituti di formazione professionale.
Obiettivo primario del Servizio è prevenire e intervenire nelle situazioni di insuccesso formativo, dispersione scolastica, disagio relazionale e di apprendimento, ma nello stesso tempo anche promuovere la competenza emotiva, cognitiva e relazionale e quindi il benessere di tutta la comunità scolastica, rafforzando la collaborazione tra scuola, famiglia e servizi territoriali.
La pandemia da Covid-19 – con l’uso della didattica a distanza, il distanziamento fisico e sociale, i periodi di lockdown - ha ulteriormente evidenziato, alla società e alle istituzioni, la necessità di questo duplice intervento, pedagogico e psicologico.
«L’esperienza della pandemia ha portato alla luce problemi annosi, aggravandoli. - prosegue Maria Grazia Riva, presidente CUNSF - La didattica a distanza non ha consentito alla scuola, infatti, di essere un supporto concreto ai ragazzi e alle ragazze più in difficoltà negli apprendimenti e nella capacità di relazionarsi con i compagni e gli adulti di riferimento. Molti di questi provengono da condizioni di svantaggio socio-culturale ed economico e da background di migrazione che hanno contribuito ad approfondire le disuguaglianze sociali e di opportunità formative già presenti. La pedagogia scolastica, con la sua lunga tradizione e i suoi metodi e strumenti, permetterà di affrontare e gestire queste difficoltà.»
«Sono molto soddisfatta perché questo servizio istituzionalizza la presenza degli psicologi nelle scuole, incontrando i bisogni delle studentesse e degli studenti ma anche di docenti, famiglie e tutta la comunità del mondo della Scuola. – afferma Laura Parolin, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia – Un’idea di psicologia scolastica che va oltre lo “sportello” di ascolto, orientata alla prevenzione e finalizzata al benessere psicologico del sistema scuola nella sua complessità. Questo progetto rientra, inoltre, tra quei servizi di prossimità auspicati dal Piano Colao: essere vicini ai cittadini e alle cittadine, nelle istituzioni, per prevenire e diffondere una cultura di benessere psicologico».
L’articolazione reale del servizio sarà ora decisa dal Comitato tecnico regionale a cui parteciperanno, con propri delegati, tutte le diverse parti (Regione Lombardia, Associazione nazionale dirigenti scolastici, Ordine degli psicologi della Lombardia, Federazione nazionale delle associazioni professionali di categoria per pedagogisti ed educatori socio-pedagogici, A.N.C.I. Lombardia e U.P.L.).
Per il triennio 2021-2024, il progetto è stato finanziato con 2,4 milioni di euro che saranno erogati in maniera incrementale nel corso delle tre anni. Si auspica l’estensione a livello nazionale della normativa regionale, per garantire a tutto il mondo della Scuola aiuto e sostegno professionali.