Al traguardo sono arrivati tutti con qualche giorno di anticipo rispetto alla chiusura delle campagne di crowdfunding. I quattro progetti selezionati per la quarta call di #BiUniCrowd hanno raggiunto tutti l’obiettivo di raccolta grazie al contributo, complessivamente, di 310 sostenitori. La raccolta totale delle campagne realizzate sulla piattaforma Produzioni dal Basso sfiora i 39mila euro considerando anche il match funding dei partner del programma Bicocca Università del Crowdfunding. Il primo progetto a tagliare il traguardo è stato PoreUp. In overfunding anche L’ABC del quartiere e The Green Escape. Obiettivo raggiunto, infine, anche da Truciolo.
«Le campagne della quarta call del programma Bicocca Università del Crowdfunding (BiUniCrowd) – commenta il professor Salvatore Torrisi, Pro-Rettore alla Valorizzazione della Ricerca – hanno già raggiunto tutte l’obiettivo fissato. Come previsto dal regolamento di BiUniCrowd, grazie a questo risultato i progetti PoreUp, L’ABC del Quartiere, The Green Escape e Truciolo saranno cofinanziati, rispettivamente, dal consorzio Corepla (Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica), dalla Fondazione di Comunità Milano, dalla Fondazione Comunitaria Nord Milano e da Sorgenia. I risultati ottenuti anche quest’anno confermano la bontà di un percorso avviato nel 2018. Milano-Bicocca è stata la prima università italiana a lanciare un programma di reward based crowdfunding aperto all’intera comunità, studenti e alumni inclusi– in collaborazione con la piattaforma Produzioni dal basso. L’obiettivo di dare a tutta la comunità dell’Ateneo la possibilità di trasformare un’idea progettuale in un’attività concreta ha interessato e coinvolto un pubblico ampio. Nelle quattro call sono state realizzate 18 campagne, con oltre 168mila euro raccolti grazie a 1.800 sostenitori».
Per i team che hanno presentato i progetti è tempo di un primo bilancio. «Siamo molto soddisfatti di aver raggiunto e ampiamente superato l’obiettivo fissato per il progetto PoreUp, grazie al sostegno di tante persone e del nostro partner Corepla – spiega il team leader Jacopo Perego, assegnista di rierca del Dipartimento di Scienza dei Materiali –. Ci fa particolare piacere l’interesse dimostrato verso il progetto da parte di tante persone e realtà industriali. Questo dimostra una grande sensibilità verso i temi ambientali, purtroppo sempre più all’ordine del giorno. La fine della campagna coincide con l’avvio ufficiale del progetto che avrà durata di un anno: non vediamo l’ora di iniziare a lavorare per sviluppare i materiali nanoporosi e convertire così il polistirolo di riciclo o di scarto in una nuova risorsa. I progressi saranno documentati sui nostri canali social, mentre report dettagliati verranno inviati ai nostri sostenitori per aggiornarli sull’evoluzione del progetto».
Ambiente e sostenibilità sono alla base anche di The Green Escape. Conclusa la campagna, i progettisti vogliono tirare il fiato prima di rimettersi al lavoro: «I prossimi passi? Il primissimo sarà festeggiare – afferma Riccardo Lucentini, che guida un gruppo di ex studenti del Master in Comunicazione della Scienza di Milano-Bicocca – Sono stati due mesi molto intensi e vogliamo goderci questo splendido risultato. Tornando seri, siamo davvero entusiasti della fiducia che ci è stata accordata: più di 120 sostenitori hanno creduto nel nostro progetto. Ripagheremo questa fiducia allestendo l’escape room nella ludoteca della biblioteca ad Arese e siamo già all'opera per mettere a punto le ricompense che abbiamo promesso. Ci aspettano mesi di grande lavoro e fatica: puntiamo ad avere tutto pronto per l’inizio del nuovo anno. Non vediamo l’ora di far entrare le piccole e i piccoli Sherlock in The Green Escape».
Rebecca Coacci, team leader di L’ABC del Quartiere ed ex studentessa di Milano-Bicocca racconta la strategia messa in campo: «Abbiamo raggiunto l’obiettivo di 10mila euro grazie a una mirata campagna volta al coinvolgimento delle sostenitrici e i sostenitori: si sono svolti incontri, conferenze offline e numerose azioni online con le quali sono stati raggiunti e resi partecipi del progetto. Si può finalmente comunicare che San Siro potrà usufruire di un nuovo servizio per le bambine e i bambini che abitano il quartiere».
«Sono stati due mesi intensi – ammette Alberto Leporati, team leader del progetto Truciolo –. Abbiamo imparato molto su come funzionano le campagne di crowdfunding. Inoltre, ci siamo confrontati con la difficoltà di spiegare una tematica difficile come l’utilizzo delle blockchain in ambito industriale. Ma alla fine ce l’abbiamo fatta, anche grazie al supporto di alcune aziende, che hanno fatto donazioni consistenti. Ora inizia la seconda fase: la realizzazione del progetto! Non vediamo l’ora di metterci al lavoro, mettendo a frutto le competenze di tutti i componenti del team. I nostri sostenitori potranno seguirne le evoluzioni sui nostri canali social, e sul sito web di Truciolo: https://www.truciolo.eu/».