È stato avviato nei giorni scorsi, presso la Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza, “IN-TEMPO” uno studio innovativo volto a migliorare la salute e la qualità di vita delle persone con più di 60 anni.
Il progetto, coordinato dall’Università di Milano-Bicocca, vede coinvolte 9 università italiane per un totale di 27 istituzioni di ricerca, con l’obiettivo principale di valutare l’efficacia di interventi multidimensionali personalizzati per prevenire il declino cognitivo e funzionale negli anziani che vivono in comunità.
Lo studio, nato all’interno dell’ampio programma del PNRR “AGE-IT”, si basa su approcci integrati, mirati a rafforzare la riserva cognitiva e prevenire la disabilità attraverso attività come l’esercizio fisico, la stimolazione cognitiva, la dieta, la socializzazione e la gestione dei fattori di rischio (ad esempio, ipertensione o diabete). Tali interventi saranno proposti in due modi: un gruppo sarà seguito da personale specializzato (fisioterapisti, dietologi, psicologi), mentre un altro gruppo avrà accesso ad un sito internet per svolgere in autonomia gli stessi interventi. I partecipanti saranno monitorati con tecnologie innovative e i dati raccolti saranno poi analizzati dai ricercatori anche con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
Le fasi del progetto
IN-TEMPO si articola in due fasi principali: la prima, già in corso, prevede il reclutamento di 3.000 soggetti con più di 60 anni, sottoposti a screening per raccogliere informazioni di base sul loro stato di salute. Coloro che soddisferanno i criteri di inclusione verranno poi invitati a partecipare alla seconda fase, uno studio clinico che durerà 12 mesi e che mirerà a verificare l’impatto concreto di questi interventi multidimensionali sulla prevenzione.
“Una sfida importante di tale progetto è disegnare strategie di prevenzione del declino cognitivo e funzionale, poiché sappiamo che non è possibile bloccare l’evoluzione della demenza quando questa è clinicamente manifesta. Le strategie preventive devono necessariamente essere molteplici e multidimensionali, poiché sono vari i fattori di rischio per il declino fisico e cognitivo. In questo progetto ci siamo allineati agli studi internazionali che stanno dimostrando che intervenire simultaneamente sui principali fattori di rischio per le demenze può effettivamente ridurre l’incidenza di tale patologia”, spiega Carlo Ferrarese, professore ordinario di Neurologia dell’Università di Milano-Bicocca e direttore della Clinica Neurologia della Fondazione IRCCS San Gerardo di Monza, che coordina la parte di AGE-IT dedicata agli interventi.
Tra le altre finalità dello studio anche una raccolta di campioni biologici (in particolare, il sangue) per l’analisi sui determinati biomarcatori di rischio di declino cognitivo e funzionale. I campioni raccolti potranno anche consentire la creazione di una biobanca, che rappresenterà una risorsa preziosa per futuri studi sull’invecchiamento sano. Lo studio di questi campioni aiuterà a comprendere meglio i meccanismi biologici che stanno alla base del declino cognitivo e funzionale, e a sviluppare nuove strategie per la prevenzione.
L’innovazione di IN-TEMPO
Tra gli aspetti più innovativi di questo progetto di ricerca c’è la sua integrazione nel network internazionale Worldwide-FINGERS, un consorzio globale che riunisce studi simili provenienti da tutto il mondo, con l’obiettivo di coordinare e confrontare i risultati ottenuti in contesti geografici e culturali diversi. Grazie alla partecipare al network WW-FINGERS i ricercatori di IN-TEMPO potranno accedere a dati e strategie internazionali, aumentando così la portata e l’impatto della ricerca.
Infatti, come spiegano il dott. Luca Cuffaro e il dott. Federico Pozzi, ricercatori dell’Università di Milano-Bicocca “Non è un compito facile organizzare tale tipo di studio, che coinvolge non solo operatori sanitari (neurologi, geriatri, infermieri, fisioterapisti, dietologi, igienisti dentali), ma anche informatici e tecnologi che ci aiutano a raccogliere i dati ed a interpretarli nella maniera più adeguata”.
Come partecipare allo studio?
Possono partecipare allo studio IN-TEMPO le persone con più di 60 anni, in grado di svolgere le attività sopra descritte e disposte a prendere parte al progetto per almeno 12 mesi. Prima di entrare nello studio, ogni partecipante sarà sottoposto a una valutazione di screening della durata di circa 40 minuti, per verificare l’idoneità a partecipare agli interventi. Per maggiori informazioni sullo studio e per una eventuale partecipazione è possibile contattare la Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza all’indirizzo email studio.intempo@gmail.com
La partecipazione è volontaria e totalmente gratuita.
“I risultati di tale studio, che dovrà concludersi entro i tempi previsti dal finanziamento del PNRR, forniranno informazioni preziose per affrontare in futuro nella maniera più corretta il tema dell’invecchiamento e del declino cognitivo, con ricadute importanti non solo per il sistema sanitario ma anche per l’economia del nostro Paese”, conclude il prof. Carlo Ferrarese.