Grazie al bando UNICORE Milano-Bicocca aiuta gli studenti rifugiati - Bnews Grazie al bando UNICORE Milano-Bicocca aiuta gli studenti rifugiati

Si chiudono lunedì 15 aprile i bandi per le borse di studio messe a disposizione dalle Università italiane, compresa Milano-Bicocca, che partecipano alla sesta edizione del progetto “UNICORE – University Corridors for Refugees”. Grazie a queste borse di studio, ogni anno viene data la possibilità a decine di studenti rifugiati di proseguire il loro percorso accademico in Italia frequentando un programma di laurea magistrale della durata di due anni e offrendo loro tutto il supporto necessario per affrontare il programma con successo e integrarsi nella vita universitaria. Gli studenti, attualmente rifugiati in Kenya, Mozambico, Niger, Nigeria, Sudafrica, Tanzania, Uganda, Zambia e Zimbabwe, saranno selezionati sulla base del merito e della motivazione, e arriveranno in Italia a settembre. Il programma “University Corridors for Refugees” è coordinato da UNHCR – Agenzia ONU per i Rifugiati, ed è reso possibile grazie alla collaborazione con partner quali il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Caritas Italiana, Diaconia Valdese, il Centro Astalli, Fondazione Finanza Etica e Gandhi Charity. Tra gli studenti che hanno partecipato a uno dei bandi precedenti e che dallo scorso ottobre stanno studiando presso il nostro ateneo c’è Mary, di 26 anni, originaria del Sudan del Sud e che aveva trovato rifugio in Uganda. Grazie al Progetto UniCore ha potuto iscriversi al corso di Marketing and Global Markets dell’Università di Milano-Bicocca. La intervistiamo per farci raccontare la sua esperienza.

Mary, ci può descrivere la situazione politica del Paese dal quale è dovuta andare via?

“Il Sudan del Sud soffre ancora degli effetti della guerra civile scoppiata lo scorso dicembre. Lo si può riscontrare direttamente nella sua economia, che è stata duramente colpita. E non sembra esserci speranza per una ripresa in tempi brevi. A dicembre 2024 sono previste le prime elezioni in assoluto dall’indipendenza, ma questo ha provocato tensioni politiche nel Paese e i cittadini temono che possa scoppiare di nuovo la guerra poiché credono che non ci siano le condizioni di sicurezza che possano garantire il regolare svolgimento delle elezioni”.

Come è venuta a conoscenza della borsa di studio dell'UNHCR e perché ha scelto di candidarsi e di seguire quel particolare corso di studio?

“Ho saputo della borsa di studio tramite un amico e ho fatto domanda diventava una opportunità fantastica per poter proseguire gli studi. Altrimenti non avrei potuto permettermi di pagare un programma di laurea magistrale. Da un altro punto di vista, ho voluto seguire il corso in Marketing and Global Markets perché sono estremamente appassionata a temi come il business e l’imprenditorialità. Voglio ampliare le mie conoscenze sulle pratiche commerciali responsabili o su come gestire gli affari in modo da aumentare la redditività e attirare più clienti. Sono felice per quello che sto imparando attraverso le lezioni di questo corso di laurea magistrale”.

Come sono stati i primi mesi presso il nostro Ateneo, Bicocca, sia dal punto di vista accademico che dal punto di vista della vita sociale?

“Sinceramente i primi mesi alla Bicocca non sono stati facili per me sia a livello accademico che sociale. All’inizio ho avuto difficoltà a integrarmi nella comunità perché, non parlando italiano, non riuscivo a comunicare con gli altri. Sono per questo grata all'Università Bicocca per avermi offerto un corso di italiano gratuito che ora mi sta aiutando a imparare l’italiano.

Dal punto di vista accademico, ho dovuto affrontare nuove sfide, perché sono arrivata tre settimane dopo l'inizio delle lezioni e questo mi ha un po’ bloccato. Mi sono trovata davanti a una realtà diversa da quella di provenienza. Ho dovuto studiare da autodidatta per capire alcuni meccanismi. Ma ogni volta che avevo bisogno di una mano, ho trovato professori molto disponibili ad aiutarmi. Inoltre, gli studenti di UNICORE possono contare su un gruppo di tutor che ci supporta sempre in caso di dubbi o incertezze sull’università o il suo programma. Dopo i primi mesi, posso dire che ho cominciato a capire come funziona il sistema e mi sto integrando”.