Due laureate del Dual Career premiate dal Coni tra i migliori atleti-studenti - Bnews Due laureate del Dual Career premiate dal Coni tra i migliori atleti-studenti

Due laureate del Dual Career premiate dal Coni tra i migliori atleti-studenti

Due laureate del Dual Career premiate dal Coni tra i migliori atleti-studenti
La squadra di rafting vincitrice dei mondiali senior 2023

Beatrice Barberis, 29 anni di Milano, ala della Geas Basket (Serie A1) e laureata magistrale nel 2023 in Formazione e sviluppo delle risorse umane, e Silvia Venturini, 23 anni di Piateda (Sondrio), campionessa del mondo di rafting e laureata triennale un anno fa in Scienze e tecnologie per l’ambiente, sono risultate tra i vincitori del bando “Atleta Eccellente Eccellente Studente – Concorso Filippo Mondelli”. Un concorso lanciato dal Coni (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) otto anni fa per promuovere le esperienze di successo in ambito sportivo e formativo: atleti da tutta Italia possono candidarsi e una giuria stila una graduatoria di merito basata sui risultati raggiunti in entrambi i campi. La premiazione si terrà nella capitale, presumibilmente a inizio 2025 e nella sede del Coni, alla presenza del presidente Giovanni Malagò. Le due laureate all’Università di Milano-Bicocca hanno concluso il loro percorso universitario anche grazie al sostegno del programma Dual Career, il percorso di doppia carriera che prevede una serie di benefit e servizi per conciliare impegni agonistici e studi universitari. Le abbiamo intervistate per il blog.

Che valore attribuisci a questo premio?

(Beatrice Barberis) “È motivo di grande orgoglio, anche perché sfogliando la lista dei premiati di questa edizione, mi trovo in mezzo ad atleti di qualsiasi disciplina e che si sono fatti valere alle Olimpiadi, come la pallavolista Anna Danesi, oro a Parigi, la canottiera Valentina Rodini, oro a Tokyo, la nuotatrice Margherita Panziera o il canoista Samuele Burgo”.

Beatrice Barberis
Beatrice Barberis

(Silvia Venturini) “Da quando ho mandato la candidatura, in cuor mio ci ho sperato, anche se la competizione era con atleti laureati provenienti da tutta Italia. Alla fine è stata la ciliegina sulla torta di un magnifico 2023: i mondiali vinti “in casa mia” a luglio, la laurea tre mesi dopo, e oggi il premio del Coni”.

Silvia Venturini
Silvia Venturini

Ci racconti la tua attività sportiva?

(Beatrice Barberis) “La passione per il basket nasce a scuola, me la trasmise il mio maestro che era anche allenatore di pallacanestro. Dalla quarta elementare in poi ho cominciato e non ho più smesso. Sono arrivata a giocare nella massima serie, ruolo ala piccola, gli ultimi quattro anni nella Virtus Bologna, disputando due finali scudetto, l’Eurolega e vincendo una Supercoppa. Ora sono tornata alla Geas di Sesto San Giovanni, dove sono cresciuta. Giochiamo in EuroCup, puntiamo ad arrivare terze in campionato e fino in fondo in Coppa Italia, che quest’anno qualifica la squadra vincitrice in Eurolega. Da ultimo, ho vestito anche la divisa della nazionale, nel basket 3x3”.

(Silvia Venturini) “Sono valtellinese, ho sempre amato gli sport fluviali: fin da piccola vado in canoa sull’Adda. La svolta è recente, avevo appena iniziato l’università quando tre ragazze mi hanno tirato dentro la loro squadra per una gara di rafting. Da lì è stata un’illuminazione. Mi sono dedicata alla nuova disciplina, contenta di condividere successi e delusioni con altre compagne. Sul gommone si sta in quattro. Due davanti, due dietro, io sono la “punta destra”. L’anno scorso abbiamo vinto i mondiali senior disputati sull’Adda. Con i nonni che mi seguivano dalla finestra. Più di trenta nazioni partecipanti. Un’emozione unica.

Come si è svolta invece la carriera accademica e come ti ha aiutato il programma Dual Career?

(Beatrice Barberis) “Dopo avere conseguito una laurea triennale in Lettere e una magistrale in Lettere moderne alla Statale, volevo approfondire il mio percorso di studio in ambito formativo. Ho scoperto il corso in Formazione e sviluppo delle risorse umane di Milano-Bicocca durante il covid. La doppia modalità di didattica in presenza o da remoto durante il periodo della pandemia e poi il programma Dual Career mi hanno permesso di iscrivermi e continuare gli studi pur vivendo a Bologna. Il programma mi ha messo in contatto con Francesco Bigotto, il mio tutor, un supporto a tutto tondo, sia dal punto di vista accademico che psicologico e sportivo: mi ha aiutato molto nella organizzazione e gestione del piano di studi. Del Dual Career ho apprezzato anche la flessibilità delle date di esame: potevo modificare la data prescelta anche all’interno della stessa sessione in caso di impegni sportivi concomitanti. Il titolo della mia tesi? “Quando lo sport entra in azienda: la trasmissione di valori e competenze nei processi di formazione individuali e di gruppo nelle organizzazioni europee”.

Beatrice Barberis il giorno della laurea
Beatrice Barberis il giorno della laurea

(Silvia Venturini) “Essendo nata e cresciuta in Valtellina, sono sempre stata affascinata dalla natura. Dopo la scuola ho cercato un corso di laurea scientifica e Scienze e tecnologie per l’ambiente ha attirato la mia attenzione. Come dico alle matricole, da tutor, devi scegliere un percorso di studi che rispetti le tue inclinazioni e passioni. Il Dual Career e Francesco mi hanno aiutato a organizzarmi e a conciliare studio e sport, a realizzare la tesi nel periodo nel quale ho preparato e disputato i mondiali. Trovando strategie per affrontare un esame come una gara e viceversa: in pochi minuti devi sapere mettere a frutto quanto hai preparato con lo studio o l’allenamento. Ho incentrato la tesi su un luogo della mia infanzia, l’antico forno fusorio della Val Venina, in attività dal tardo Medioevo fino al secolo scorso, per analizzare l’effetto di lavorazioni del ferro secolari sull’ambiente circostante.

Silvia Venturini con la sua tesi e la corona in testa
Silvia Venturini con la sua tesi e la corona in testa

Ora stai proseguendo gli studi o lavorando?

(Beatrice Barberis) “Essendo un’atleta ancora a livello professionistico, il mio mondo è ancora quello sportivo: giochiamo in Europa Cup ogni settimana, mi alleno tutti i giorni, c’è il campionato. Sto comunque cercando collaborazioni part time perché vorrei mettere alla prova le competenze acquisite in attività formative per le aziende. Anche per questo sono rientrata su Milano”.

(Silvia Venturini) “Ho scelto di proseguire gli studi in Bicocca, sono al secondo anno della magistrale in Scienze e tecnologie per l’ambiente e il territorio. Non escludo un dottorato, in futuro. Ma prima il Dual Career dovrà darmi un’altra grossa mano: a novembre 2025 difenderemo il titolo mondiale in Argentina. E dovrò laurearmi!”