Da oggi, lunedì 7 febbraio, scattano le nuove norme anti-covid. Annunciate pochi giorni fa dal governo Draghi, si tratta del primo passo verso un allentamento delle restrizioni che ci condurrà all'orizzonte del 31 marzo, termine fissato per la fine dell’emergenza sanitaria.
Abbiamo chiesto a Federico Furlan, docente di Diritto costituzionale di Milano-Bicocca, di fornirci una bussola in grado di orientarci tra le numerose regole e le tappe che ci porteranno verso una nuova normalità.
Scuola: Dad ridotta a 5 giorni
Dal 7 febbraio cambiano le regole per la scuola. La Dad scatta solo per i gli alunni non vaccinati. Il periodo di lezioni da casa, che viene attivato con più di 5 positivi nelle scuole dell'infanzia e primaria e con più di 2 nelle secondarie, si riduce, inoltre, da 10 a 5 giorni per tutti i livelli di istruzione. «Nelle materne e nella primaria per il rientro a scuola basterà il tampone fai da te e l’esito potrà essere accertato tramite un’autocertificazione – aggiunge Furlan – una scelta piuttosto discutibile, considerando che l’attendibilità dell’esito dipende anche dall’abilità del singolo genitore di effettuare il test».
Green pass illimitato
Sempre a partire da oggi, il green pass ha validità illimitata per chi ha completato il ciclo vaccinale (tre dosi) e per chi ha fatto due dosi ed è guarito dal Covid, mentre ha una validità di sei mesi per chi ha ricevuto solo due dosi di vaccino. «Ci troviamo in una fase in cui EMA non ha ancora autorizzato la quarta dose. Al contempo – ci ricorda il docente - esiste una fetta di popolazione a cui è stato somministrato il booster ad ottobre che si ritroverebbero con la certificazione verde scaduta a marzo: conferire questa protezione a tempo indeterminato, a questo punto, era praticamente obbligatorio».
Obbligo vaccinale per lavoratori over 50
Dal 15 febbraio scatta l’obbligo di green pass rafforzato per i lavoratori over 50, sia del settore pubblico sia del privato, che in questo caso si ottiene solo sottoponendosi al vaccino. «Il lavoratore privo del green pass rafforzato sarà considerato assente ingiustificato – spiega Furlan – e ciò comporterà la sospensione senza stipendio con diritto alla conservazione del posto di lavoro». Se però un lavoratore verrà trovato al posto di lavoro sprovvisto del certificato verde sarà passibile di una multa che varia dai 600 ai 1.500 euro con conseguenze disciplinari.
Zona rossa: nessuna restrizione per vaccinati
Il sistema dei colori per le regioni rimarrà in vigore, ma di fatto la zona rossa esisterà solo per i non vaccinati. Ai vaccinati saranno consentite le medesime attività possibili in zona arancione. «È utile ricordare – continua Furlan - che permangono ancora delle restrizioni per la consumazione di cibi e bevande in situazioni in cui si svolgono eventi al chiuso, come nei cinema e nei teatri: sono le uniche limitazioni che incontra anche chi abbia il green pass rafforzato».
Green pass base per turisti
Dall’entrata in vigore del nuovo provvedimento, i turisti che arrivano in Italia potranno alloggiare in hotel o mangiare al ristorante esibendo il green pass base: «Però – chiarisce il docente - il turista che esibisca un certificato di guarigione o vaccinale risalente a più di sei mesi - ivi compresi quelli ottenuti con Sputnik o con altri vaccini non autorizzati dall'Italia - dovrà mostrare, per accedere a detti servizi, l'esito negativo di un tampone effettuato 48 ore prima se antigenico o 72 se molecolare. Per coloro che vengono in Italia per motivi di lavoro è, poi, riconosciuta una sorta di parità di condizioni rispetto a quelli che sono gli obblighi vaccinali nel Paese di provenienza».
Addio alle mascherine all’aperto in zona bianca
Da venerdì 11 febbraio rimosso l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione all’aperto. Rimarrà l’obbligo nei luoghi chiusi. «La questione dell’utilità delle mascherine all’aperto non ha messo d’accordo neppure virologi e infettivologi - afferma Furlan - .Con l’innalzamento delle temperature, la sensazione è che sempre più persone siano insofferenti a questa disposizione: con il virus che sta rallentando la sua corsa, mi sembra un alleggerimento sensato».
Discoteche e concerti all’aperto
Fino al 10 febbraio (per effetto del c.d. decreto festività, la cui scadenza, fissata per il 31 gennaio, è stata prorogata di 10 giorni) restano chiuse le discoteche e vietati i concerti (e gli eventi assimilati come le feste in piazza) all’aperto. Dal giorno seguente per le discoteche dovrebbe essere consentito riaprire: sarà necessario il Green pass e indossare la mascherina. «Tutte le nuove misure vanno nella direzione di un superamento graduale ma totale delle restrizioni – conclude Furlan –. Ritengo ragionevole immaginare che nel giro di due mesi al massimo si possa arrivare a una situazione di normalità, in cui solo le persone positive e quelle con sintomi staranno a casa».
Ricordiamo infine che per rimanere sempre aggiornati sulle nuove misure è possibile consultare la guida presente sul sito del Governo.
Per informazioni su viaggi e turismo è disponibile il portale viaggiaresicuri.it con tutti gli approfondimenti sulle restrizioni da e per l’estero.