"Le situazioni di crisi inaspettate destabilizzano l’equilibrio e il funzionamento sia del sistema familiare, sia della coppia, e contestualmente ne mettono in luce e amplificano le caratteristiche e l’organizzazione. Gli eventi stressanti aumentano la vulnerabilità, ma possono attivare meccanismi protettivi e promuovere l’attivazione di competenze. Purtroppo sono maggiormente a rischio i soggetti più fragili, con minori risorse personali, relazionali e del contesto, che dovrebbero essere visti e sostenuti, anche e soprattutto nei momenti di crisi", afferma Alessandra Santona, professoressa di Psicologia dinamica, alla quale abbiamo chiesto un decalogo di consigli per le coppie che si ritrovano a condividere una situazione di convivenza 24 ore su 24 sotto lo stesso tetto, al netto delle uscite per motivi di salute, andare a fare la spesa o esigenze lavorative. Situazione lontana dalla consueta routine familiare che prevede spazi autonomi per ciascuno dei partner.
Secondo Alessandra Santona, "in generale, il funzionamento ottimale della coppia è caratterizzato da alcuni ingredienti fondamentali: la complementarietà, il reciproco accomodamento, la parità, l’interdipendenza, avere confini chiari, ruoli definiti, flessibili e funzioni rispettate. Solo così la coppia costituisce un rifugio affettivo, promuove e media il contatto con altri contesti. Naturalmente, le coppie che anche prima del coronavirus erano in crisi potrebbero vivere un profondo disagio personale e relazionale, soprattutto a causa dalla forzata convivenza. Peraltro vengono meno le possibili vie di fuga, spesso utili al mantenimento della relazione stessa (esistono vari tipi di “distrattori”: mi riferisco ad amanti ma anche il lavoro, la famiglia d’origine e i figli possono assumere una funzione analoga). Anche nello spazio affettivo e fisico in cui in questo momento viviamo in un tempo che ha cambiato forma potrebbe essere utile:
- Ricordarsi di essere partner e genitore. Essere partner e genitori sono aspetti complementari, ma distinti; in alcuni momenti della propria vita è facile favorire una funzione a discapito dell’altra, ma è necessario alimentarle entrambe, almeno avere in mente che non sono equivalenti o intercambiabili.
- Ingredienti: checklist. Verificate che tutti gli ingredienti che di una relazione sentimentale duratura siano presenti: reciprocità, sessualità e sostegno; il tempo che abbiamo a disposizione potrebbe essere una buona occasione almeno per interrogarci…
- Difesa del nido. Avere dei confini chiari ci protegge da ingerenze e richieste inadeguate di altri sistemi (i figli, la famiglia d’origine, il contesto lavorativo etc.) e allora bisogna attrezzarsi anche logisticamente. È difficile, ma possibile.
- Condivisione. Condividere le emozioni rispetto a quanto si sta vivendo, diminuisce la tensione e promuove la resilienza.
- Collaborare nella risoluzione dei problemi. Scontrarsi sembra spesso inevitabile, ma provoca un gran dispendio di energie fisiche e mentali ed è uno dei peggiori nemici del benessere.
- Dare Senso. Significare le avversità attraverso una visione costruttiva, dando spazio anche alla dimensione spirituale.
- Difesa dei confini individuali. Il senso di appartenenza e di condivisione si amplificano in questo momento ma è necessario, anche in pochi metri, preservare uno spazio di autonomia. Costruire nuovi confini personali e interpersonali aiuta nella definizione di regole indispensabili per una buona convivenza e per un buon funzionamento delle capacità interpersonali.
- Accettare di essere imperfetti. Accettare che il “fallimento” è un ingrediente di tutte le esperienze, tollerarlo e gestirlo è necessario, salutare e permette di affrontare insieme cadute e situazioni dolorose.
- Giocare e Scherzare. La leggerezza e la giocosità, la fantasia e l’umorismo sono perfetti anestetici che ci permettono di sdrammatizzare gli eventi della vita.
- Amarsi. Amare e amare se stessi è la condizione indispensabile per essere amati, anche nei momenti di crisi. Sentirsi speciali è una forma di amore di sé sano e funzionale".