Creare una mappa letteraria del quartiere Bicocca e delle zone limitrofe, restituendo significato ai luoghi che viviamo nel quotidiano. Questo l’obiettivo della nuova edizione del Concorso letterario, promosso e organizzato dalla Biblioteca d’Ateneo. L’idea è di Giampaolo Nuvolati, sociologo e prorettore per i Rapporti col Territorio e per le Attività della Biblioteca, a cui abbiamo chiesto di parlarci del tema.
“Dal racconto alla mappa” è il titolo del concorso letterario: cosa intendete fare?
Quest’anno abbiamo pensato di raccogliere racconti ambientati nel quartiere Bicocca ma non solo, anche nei quartieri limitrofi, da Niguarda a Ca’ Granda e Prato Centenaro, da Greco a Gorla e Precotto.
L’obiettivo è quello di dare una nuova identità a questo quartiere. Un quartiere che ha una storia importante alle spalle, un quartiere industriale che negli anni si è trasformato ma che ha bisogno di riempirsi di significati: e non c’è un altro strumento utile come il racconto per risignificare i luoghi. È un metodo che ho già sperimentato con le passeggiate collettive che ho visto funzionare perché creano coinvolgimento tra i partecipanti.
Sarà possibile sperimentare come strade anonime, nel momento in cui vengono raccontate assumono un rilievo particolare e personale. Collegato a questa scoperta (o ri-scoperta) dei luoghi, vi è poi il tema della restituzione ai cittadini. Per questo è nata l’idea di creare una mappa così che ognuno ritornando sui luoghi citati nei testi, possa poi ritrovarsi.
Ogni racconto deve avere quindi un “requisito” specifico?
Si, dev’essere possibile geolocalizzarlo in maniera precisa: occorre indicare la strada, la piazza, la via dove un episodio accade. In questo modo, ritornare sui luoghi diventerà una piccola emozione se si conosce il racconto, perché si lega il luogo con l’episodio che è stato raccontato. Chi cammina nel quartiere in questo modo può innescare un processo che attribuisce un significato a luoghi inizialmente anonimi.
Come si presenterà la mappa di racconti così costruita?
Realizzeremo una mappa digitale interattiva dove ognuno potrà scoprire il racconto relativo a quel luogo. Mi piacerebbe che si potesse realizzare anche una mappa cartacea e che ci potessero essere anche immagini, per una restituzione visuale dei luoghi citati nel racconto.
E poi?
Il terzo passaggio ideale sarebbe appunto andare fisicamente nei luoghi, individualmente o in gruppo. Penso a passeggiate collettive gestite dall’autore del racconto dove lui stesso accompagna e racconta. In questo modo, il concorso non finirebbe con la selezione dei finalisti ma continuerebbe nel tempo, con realtà e fantasia che si mescolano e si incontrano per creare una miscela magica ed emozionante.
Questa quinta edizione ha delle novità?
Sì, da quest’anno sarà aperta alle scuole superiori di secondo grado, in particolare quelle della zona. In questo modo vorremmo coinvolgere i ragazzi per far sì che sviluppino un rapporto con il territorio in cui vivono e studiano. Concentrati sulla tecnologia, i giovani spesso trascurano o sono indifferenti al paesaggio urbano. La loro partecipazione penso sarà un arricchimento ulteriore per il concorso proponendo il punto di vista di chi – molto probabilmente – è residente nel territorio, a differenza di chi invece ci lavora o studia perché studente universitario.
Allora, crea una storia ambientata nel quartiere o zone limitrofe, mettila nero su bianco e condividila con tutta la comunità Bicocca e non solo!
Avrai tempo dal 15 settembre al 27 ottobre 2022 per inviarlo e concorrere per aggiudicarti uno dei premi: Gift Card per negozi e store online ai primi 3 classificati per ogni categoria, junior e senior (€ 800 al 1° classificato, € 600 al 2° classificato, € 500 al 3° classificato).
Tutte le informazioni su modalità, regolamento, commissione valutatrice sono disponibili alla pagina dedicata al concorso realizzata della Biblioteca d’’Ateneo, organizzatrice dell’iniziativa.