Master, corsi di perfezionamento, formazione manageriale e professionale, educazione continua in Medicina: l’offerta in Alta Formazione dell’Università di Milano-Bicocca per l’anno accademico 2023/2024 si articola in oltre 45 percorsi formativi.
Per capire come aggiornarsi in campo scientifico e culturale, riqualificarsi professionalmente e acquisire una formazione realmente spendibile sul mercato del lavoro, incontriamo Mario Mezzanzanica, prorettore per l'Alta Formazione e per le attività del Job Placement.
Professore, quale ruolo può giocare la formazione post laurea in un mercato del lavoro in continuo mutamento?
In generale, si delineano scenari con bisogni e esigenze tali da richiedere una riconfigurazione delle attuali professionalità. L’orizzonte è chiaramene transnazionale e non a caso il 2023 è stato proclamato European Year of Skills al fine di promuovere attività, interventi e investimenti di reskilling e upskilling che permettano effettivamente ai lavoratori di mantenere il proprio impiego o di trovarne uno nuovo. Esiste oggi una forte domanda di cambiamento delle competenze; studiando costantemente il mercato del lavoro, siamo più che coscienti dei suoi repentini cambiamenti.
Quali sono i tratti caratterizzanti dell’offerta di Milano-Bicocca nel campo dell’Alta Formazione?
L’offerta attuale rappresenta l’evoluzione e la stabilizzazione di una proposta che nel corso degli anni è maturata in tutte le aree disciplinari. Troviamo corsi che, pur aggiornandosi ed evolvendosi, hanno raggiunto una certa stabilità; altri più recenti cercano di rispondere a nuove pressanti esigenze.
Evidenzierei alcuni aspetti fondanti che caratterizzano l’Alta Formazione del nostro Ateneo. I corsi, rispondendo ad una serie di richieste specifiche del mercato del lavoro, presentano tutti un forte taglio professionalizzante. Gli aspetti spiccatamente più tecnici, legati alle evoluzioni delle tecnologie e degli strumenti, vengono trattati attraverso attività laboratoriali e project work.
La progettazione dei contenuti viene elaborata in collaborazione con le aziende e le istituzioni interessate. All’interno dei moduli formativi, consideriamo irrinunciabili le testimonianze dei protagonisti e degli operatori del settore con cui i partecipanti hanno l’opportunità di confrontarsi direttamente.
Grande attenzione è stata sempre dedicata all’aspetto metodologico con il quale vengono affrontate le tematiche nei diversi ambiti disciplinari.
Cosa può dirci più approfonditamente su quest’ultimo aspetto?
Per assicurare un’elevata qualità della proposta in Alta Formazione, abbiamo ritenuto fondamentale riuscire ad inserire e valorizzare l’apprendimento di competenze specifiche in un contesto culturale e metodologico più ampio e multidisciplinare.
Un particolare master, oltre all’approfondimento e alla padronanza degli strumenti tecnologici in un determinato ramo, deve sviluppare anche la capacità di saper applicare le proprie conoscenze in un panorama aziendale, organizzativo e sociale più esteso. Dalla capacità di lavorare proficuamente in team allo sviluppo innovativo di prodotti e servizi, dalla comprensione profonda del modello organizzativo alla relazione costruttiva con il contesto sociale. Puntiamo a formare figure professionali duttili in grado, attraverso un alto livello di soft skill, di potenziare la loro preparazione specifica.
Per affrontare le sfide della contemporaneità, oltre alla specificità serve anche uno sguardo trasversale. Oggi non possiamo limitarci alla risoluzione di un problema delimitato ma ci viene richiesto, a tutti i livelli e su vari fronti, di essere in grado di leggere, interpretare ed agire all’interno di un sistema che presenta un alto grado di complessità. Lo sviluppo di questa capacità di intervento trasversale è fondamentale per poter seriamente valorizzare le competenze specialistiche.
Porremo estrema attenzione alla promozione e alla divulgazione della nostra offerta formativa, cercando sempre più di far conoscere le opportunità di crescita professionale e culturale; siamo pienamente consapevoli che la formazione non si arresta al conseguimento della laurea ma, al contrario, resta un elemento necessario a dare continuità nel tempo allo sviluppo professionale.
Chi sono i destinatari dei corsi di Alta Formazione?
Oltre ai neolaureati che decidono di qualificare ulteriormente la propria preparazione, la maggior parte sono persone già occupate. Si tratta di lavoratori che scelgono autonomamente di iscriversi oppure che vengono indirizzati dal loro datore di lavoro. Le imprese necessitano, infatti, di interventi di formazione per sistematizzare il bagaglio di skill aziendale, nell’ottica di rendere costanti e sostenibili la crescita e la competitività nel lungo periodo.
Il tasso di occupazione complessivo di chi ha frequentato in Bicocca un corso di Alta Formazione si attestava nel 2022, in base alla rilevazione di AlmaLaurea, al 92%; un dato che include sia chi già lavorava, sia chi ha trovato successivamente un impiego. Se analizziamo i settori di impiego, vediamo una predominanza nel privato, 73,9%, seguito dal 23,6% del pubblico e dal 2,5% in no profit.
Approfondiamo la valutazione, in termini di efficacia, in particolare dei master.
Sempre dalla rilevazione di AlmaLaurea del 2022, ricaviamo vari aspetti interessanti. L’82% ritiene che il master frequentato in Bicocca abbia determinato un miglioramento in termini di competenze professionali e posizione lavorativa nell’ambito del lavoro che svolgeva già.
Per i giovani neolaureati senza impiego, invece, il 76% ha ritenuto buono o determinante il conseguimento del master ai fini dell’inserimento lavorativo.
Il 92% di chi ha frequentato in Bicocca un master lo giudica molto (62%) o abbastanza (30%) efficace per il lavoro svolto. E l’85% si iscriverebbe allo stesso master.