Il 12 giugno celebreremo #Bicocca20, una università giovane che in pochi anni è diventata punto di riferimento per la ricerca avanzata, nonchè bacino di idee e conoscenze per la città di Milano e per il Paese, contribuendo così alla riqualificazione di un quartiere industriale, divenuto oggi area multifunzionale e laboratorio di innovazione e cultura.
Una storia di continui cambiamenti, che hanno trasformato quello di Milano-Bicocca - che prende il nome dalla quattrocentesca Bicocca degli Arcimboldi in viale Sarca - nel quartiere che conosciamo oggi, con tanti studenti, lavoratori e residenti, per una superficie totale di 360.000 mq fra edifici, piazze, corti e parcheggi esterni.
Il campus Bicocca sorge nell'omonimo quartiere milanese, un tempo sede di grandi industrie come Pirelli e Breda, frutto di uno studio di riqualificazione, avviato nel 1986, dall’architetto Vittorio Gregotti. Oggi la Bicocca è un quartiere orientato a diverse funzioni: lavorative (Siemens, Deutsche Bank e Pirelli sono alcuni esempi), residenziali, culturali (Teatro degli Arcimboldi e Pirelli Hangar Bicocca), commerciali, educative e formative (Università di Milano-Bicocca e Consiglio Nazionale delle Ricerche). Tutto questo, sull’onda di una volontà progettuale che ha cercato di trasformare profondamente l’area industriale, in un nuovo centro vitale per il terziario pubblico e privato. Tanti i progetti realizzati e quelli in corso che hanno contribuito alla realizzazione del quartiere per come lo conosciamo oggi.
Nel gennaio 2014, l’Ateneo ha portato a compimento il restauro della Torre Sarca, in viale Sarca (edificio U36), la torre piezometrica alta 45 metri che si trova all’angolo con via Chiese. L'edificio, simbolo della Milano industriale del novecento, nel 2003 è stato concesso in uso all’Università di Milano-Bicocca. La torre e l'area circostante, possono essere utilizzati dall’Ateneo come spazio per l'organizzazione di convegni, mostre e iniziative culturali. A settembre 2017, il Comune di Milano ha affidato all’Ateneo, che ne ha assunto la gestione, la nuova Scuola dell'Infanzia in piazza dei Daini, sotto la supervisione scientifica del Dipartimento di Scienze Umane per la formazione “Riccardo Massa”.
Altro progetto degno di nota è il Bicocca Stadium (ex Pro Patria Milano), per il quale è prevista, oltre al rifacimento della pista di atletica, delle tribune e degli spogliatoi, la realizzazione di un centro polifunzionale dedicato alla fisiologia dello sport e alla riabilitazione. L’intento è anche quello di favorire l’utilizzo della struttura da parte delle persone con disabilità, e di un secondo edificio da destinarsi a centro di aggregazione universitaria. L’ obiettivo è quello di creare un vero e proprio Campus sportivo universitario, che si affianchi alle strutture sportive già presenti nell’Ateneo e sia aperto non solo agli studenti, ma anche ai residenti. Un progetto sullo sport inclusivo, in cui università, associazioni e territorio, si impegnano per uno sport senza barriere.
Passa anche dalla riconversione della ex centrale a idrogeno il rilancio del quartiere Bicocca: l’Ateneo ha infatti acquisito l’edificio da A2A, con l’obiettivo di trasformarlo in una struttura in grado di ospitare laboratori come quello di criogenia e varie attrezzature del Dipartimento di Fisica che necessitano di ampi spazi. Un modo per contribuire alla riqualificazione dell’area circostante via Boschi – Di Stefano, via Figini e via Venosta.
Il futuro dell’Università di Milano-Bicocca è fortemente legato al territorio nel quale si insedia e a quello che viene ormai riconosciuto come Distretto Bicocca, polo di centralità per l’area nord della Città metropolitana di Milano.