Sabato 7 dicembre alle h.10.30, presso il Teatro Dal Verme di Milano verrà conferito l'Attestato di Benemerenza Civica all’Associazione Opera Pizzigoni nella cerimonia di premiazione degli Ambrogini d’oro (tra i 20 riconosciuti quest’anno dalla Commissione di Palazzo Marino). Si tratta di un riconoscimento che sottolinea il valore dell’azione svolta in questi anni da questa associazione, legata allo studio della pedagogista Giuseppina Pizzigoni (Milano 1870 - Saronno 1947) e alla diffusione del suo metodo. Presidente dell’Opera Pizzigoni è Franca Zuccoli, professore associato presso il Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione dove insegna didattica generale e educazione all’immagine. Abbiamo incontrato la nostra docente, ci siamo confrontati con la Preside Anna Ferri e con l’archivista Gabriele Locatelli e ci siamo fatti raccontare il percorso che ha portato al prestigioso riconoscimento.
Professoressa Zuccoli ci descrive in cosa consiste il Metodo Pizzigoni e il significato della sua applicazione oggi in una scuola statale?
Tra le pedagogiste italiane Giuseppina Pizzigoni è una figura estremamente significativa, ma ancora poco conosciuta, nata come Maria Montessori e Carolina Agazzi nel 1870. Lei ha scommesso su una modalità diversa di fare scuola, disegnando un ambiente educativo che risulta innovativo ancora ai giorni nostri: tutte le classi hanno un’uscita diretta sul giardino, dove troviamo l’orto, gli animali, il boschetto, la piscina. L’architettura della scuola, interna ed esterna, è costruita e rifinita con grande attenzione e cura. Lavorare come Opera, vuol dire promuovere il metodo, di questa che è una scuola statale, inserita nel suo territorio. Ultimamente è partito un nuovo progetto di contaminazione metodologica Pizzigoni che vede coinvolta la scuola Lombardo Radice (in via Paravia,38). In questa scuola il fenomeno noto come white flight poteva portare al rischio di chiusura, e chiudere una scuola vuol dire uccidere un quartiere. Per cambiare rotta le dirigenti (Anna Borando, Maria Cristina Bonaldi), i docenti, i bambini, insieme al Comune di Milano (assessore Galimberti, Sabina Banfi e Cristiano Scevola) hanno puntato sul metodo Pizzigoni che usa l’orto come terreno comune inclusivo e base per la costruzione della conoscenza. Abbiamo iniziato con una contaminazione, un passaggio a piccoli per passi, per la nostra idea di cambiamento costruito insieme e dal basso.
Fondamentale per il conferimento della Benemerenza è stato il recente riordino e inventariazione dell’Archivio storico di Opera Pizzigoni. Dott. Locatelli ci accenna al lavoro sui documenti e le fotografie?
Il lavoro sull’archivio, presentato quest’anno alla cittadinanza ha permesso di scoprire numerosi documenti significativi, attestanti relazioni estremamente importanti con figure della cultura dell’epoca, da Ada Negri a Lombardo Radice, da Margherita Sarfatti a Giovanni Gentile.
L’Archivio oggi raccoglie donazioni di fondi relativi al Metodo da parte di ex alunni o ex docenti; l’attività di acquisizione sarà allargata alla città in una “call for papers” nel marzo 2020, in cui si presenterà il gusto “Pizzigoni”, pensato da un ex alunno, ora riconosciuto maestro gelatiere.
Opera Pizzigoni e il suo prezioso archivio sono così passati dall’emergenza all’emersione e vengono oggi considerate tra le realtà nazionali più interessanti, a livello metodologico e scientifico.
Al momento sono in corso diversi progetti (con MilanoAttraverso, Museo M9, AIPH - Associazione italiana per la public history e Topothek) la continuazione della catalogazione dell’archivio fotografico, la salvaguardia della preziosa raccolta di lastre fotografiche, la partecipazione al palinsesto per il 2020 del Comune di Milano su “I talenti delle donne” con un evento pensato ad hoc per Giuseppina Pizzigoni.
Preside Anna Ferri cosa significa dirigere una scuola di metodo?
Probabilmente la Scuola italiana deve molto di più alla Pizzigoni di quello che comunemente si pensi. Ha disegnato un metodo educativo senza tempo in cui “la scuola è il mondo” in cui il bambino è realmente la parte attiva del processo di apprendimento.
Significativa è anche la contaminazione con la scuola di via Paravia perché è un’occasione importante - anche per i docenti storici - per ‘narrare’ la didattica della Rinnovata e questo implica necessariamente il fare chiarezza al proprio interno e quindi ripercorrere i passaggi fondamentali ed ineludibili del metodo Pizzigoni. Ovviamente non sono tutte rose e fiori perché ci sono fragilità e criticità su cui lavorare che sottraggono molte energie. Ad esempio la scuola è un bellissimo edificio del 1927 che necessita di importanti e urgenti interventi di manutenzione straordinaria.
Infine professoressa Zuccoli, in Università Bicocca, durante le sue lezioni in che modo si trasmette lo studio del Metodo agli studenti?
Vorrei chiudere semplicemente con una frase di Giuseppina Pizzigoni, che ci permette di entrare nel suo modo di intendere la scuola, un modo inclusivo e ancorato al presente:
INFO:
Associazione Opera Pizzigoni
Istituto Comprensivo Rinnovata Pizzigoni
Via Castellino da Castello 10 - 20155 Milano - MUNICIPIO 8
info@operapizzigoni.it
http://www.operapizzigoni.it/
Un approfondimento qui, sul sito dell’ASPI - Archivio Storico della Psicologia Italiana dell'Università Bicocca.
Foto credit: ASOP - Archivio Storico Opera Pizzigoni.