A scuola di complessità: l’impegno di Milano-Bicocca per la giustizia del futuro - Bnews A scuola di complessità: l’impegno di Milano-Bicocca per la giustizia del futuro

A scuola di complessità: l’impegno di Milano-Bicocca per la giustizia del futuro

A scuola di complessità: l’impegno di Milano-Bicocca per la giustizia del futuro
Giustizia

Il 27 settembre partirà la seconda edizione del corso executive Organizzazione e trasformazione digitale della giustizia, dedicato a magistrati e personale amministrativo impegnato presso gli uffici giudiziari, il Ministero della Giustizia e il Consiglio superiore della Magistratura.

L’iniziativa, promossa dall’Osservatorio interdipartimentale sull’organizzazione e la trasformazione digitale della giustizia (DIGITO-Justice), rappresenta uno dei principali risultati del progetto NextGeneration UPP, finanziato dal Ministero della Giustizia, nell’ambito del PON Governance e capacità istituzionale 2014-2020.

Il corso, completamente gratuito per i partecipanti, è finanziato dal Dipartimento di Giurisprudenza e dal Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale e rappresenta un segno tangibile dell’impegno del nostro Ateneo per il miglioramento della qualità, dell’efficienza e della trasparenza della giustizia italiana, anche attraverso l’impiego di strumenti e soluzioni tecnologiche.

Conoscenze e competenze per il governo della complessità

Il corso executive – unico nel suo genere nel panorama nazionale – si fonda su una consapevolezza: per poter effettivamente migliorare la qualità e l’efficienza degli uffici giudiziari occorre, da un lato, superare la frammentazione che caratterizza i percorsi formativi di magistrati e personale di cancelleria e, dall’altro, diffondere specifiche conoscenze e competenze, anche non strettamente giuridiche, che attengono ad altri saperi (sociologia dell’organizzazione, psicologia, statistica, informatica, economia, ecc.).

In questo senso, il corso ambisce a fornire ai partecipanti gli strumenti concettuali e metodologici per comprendere e governare le strutture giudiziarie -da intendersi come organizzazioni complesse, non paragonabili alle imprese, ma neanche alle altre articolazioni della pubblica amministrazione - e poter favorire lo sviluppo di percorsi di innovazione e miglioramento del “servizio giustizia”, che siano al contempo responsabili e sostenibili.

L’iniziativa, rigorosamente a numero chiuso, per valorizzare il confronto e lo scambio di esperienze pratiche, si concentrerà su alcune tematiche attualmente oggetto di discussione nel dibattito pubblico, nelle arene politiche e all’interno delle diverse categorie professionali della giustizia, come, in particolare: organizzazione e governance degli uffici giudiziari, leadership, impiego delle tecnologie, gestione e valorizzazione delle risorse umane e strumentali ed evoluzione del quadro normativo e ordinamentale.

La struttura del corso e il corpo docente

Il corso, che ha ottenuto il patrocinio del Dipartimento dell’Organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi del Ministero della Giustizia, dell’Associazione nazionale magistrati e dell’Associazione Dirigenti Giustizia, si articola in quattro moduli, per un totale di 40 ore di docenza:

  1. Ordinamento giudiziario (8 ore, responsabile Prof. Villa – Dip. Giurisprudenza).
  2. Organizzazione, leadership, innovazione responsabile e sostenibile, gestione del conflitto e delle risorse umane (16 ore, responsabile Prof. Verzelloni – Dip. Sociologia e Ricerca Sociale).
  3. Gestione delle risorse umane, materiali e strumentali e sicurezza dei luoghi di lavoro (8 ore, responsabile Prof.ssa Maruffi – Dip. Giurisprudenza).
  4. Informatica giuridica e strumenti trasversali per il governo della complessità degli uffici giudiziari (8 ore, responsabile Prof. Rossetti – Dip. Giurisprudenza).

A testimonianza della sua natura interdisciplinare e interprofessionale, il corpo docente del corso si compone di magistrati con funzioni direttive, dirigenti amministrativi, rappresentanti del Ministero della Giustizia e del Consiglio Superiore della Magistratura, docenti universitari, consulenti ed esperti di informatica giudiziaria.

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