Istituita dall’Assemblea Generale delle nazioni Unite, l’11 febbraio si celebra la Giornata Internazionale per le donne e ragazze nella scienza. Un modo per abbattere lo stereotipo di una presunta scarsa attitudine delle donne e delle ragazze verso le discipline scientifiche, denominate STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics).
Secondo i dati raccolti dall’Onu, malgrado la percentuale di studentesse e dottorande nello STEM sia intorno al 50 per cento, solo il 20 per cento dei professori ordinari è donna.
In Bicocca, un ateneo che ha al vertice due donne, il rettore Cristina Messa e il direttore generale, Loredana Luzzi, sono 397 tra docenti e ricercatrici le donne impegnate in attività di ricerca, il 44 per cento del totale. E sull’importanza di rafforzare l’impegno di tutti per avvicinare le più giovani ai corsi di laurea scientifici, è intervenuta anche il rettore Cristina Messa.
«Una giornata che ci ricorda l'importanza della parità di genere e quanto ancora ci sia da fare perché cresca la partecipazione delle donne nella scienza – ha ricordato la professoressa Messa -. In Lombardia solo una donna su tre è iscritta a un corso di laurea STEM e questo dimostra che occorre rafforzare una cultura scientifica che colmi questo radicato gender gap. Per questo l'Università si impegna ad attuare politiche che avvicinino le ragazze ai corsi di laurea scientifici, agendo sui modelli formativi, l'impatto sociale e il mercato del lavoro».