Nel contesto di un'evoluzione urbana sempre più centrata sulla sostenibilità e l'inclusività, il progetto MUSA (Multilayered Urban Sustainability Action) si distingue come punto di riferimento per l'innovazione nell'area metropolitana di Milano. Il progetto ha l'audace obiettivo di trasformare questa regione in un ecosistema di innovazione dedicato alla rigenerazione urbana, fungendo al contempo da modello replicabile a livello nazionale ed europeo.
La creazione di spazi pubblici che diventino centri di partecipazione e apprendimento continuo rappresenta un obiettivo ambizioso e necessario nel contesto odierno, caratterizzato da sfide ambientali e sociali sempre più pressanti.
In questo articolo, intervistando Veronica Berni e Maddalena Sottocorno assegniste di ricerca al Dipartimento di Scienze Umane della Formazione “Riccardo Massa” e autrici della pubblicazione Il bruco si fa crisalide. Sostenibilità, territorio, partecipazione e documentazione in una ricerca multidisciplinare, esploreremo come un approccio multidisciplinare possa contribuire a ridefinire il ruolo del quartiere Bicocca e di luoghi simili, trasformandoli in epicentri di innovazione sostenibile e coinvolgendo attivamente la comunità nella costruzione di un futuro più sostenibile.
In che modo il vostro lavoro di ricerca multidisciplinare ha integrato l'Agenda 2030 e le tre dimensioni della sostenibilità (economica, sociale ed ambientale) nel contesto del progetto MUSA?
[Berni] L’Agenda 2030 è il punto di partenza per il nostro lavoro perché suggerisce delle possibili piste interpretative per chi, come noi, fa ricerca. All’interno di MUSA, l’Open Air Lab e il Centro di Documentazione Digitale sulla sostenibilità mirano a creare una cultura diffusa e partecipata sulla sostenibilità nel territorio di Bicocca. Il primo passo per farlo è stato esplorare le pratiche di sostenibilità che sul territorio già esistono: in questo senso, l’Agenda 2030 ci ha aiutato a incontrare e nominare l’esistente, ma anche ad interrogarlo e ad instaurare un dialogo con ciò che c’è. L’Agenda è, quindi, uno strumento che ci aiuta a fare il primo passo verso l’esplorazione della realtà e verso un ampliamento dei modi di guardare alla sostenibilità, frutto del processo di scambio e ricerca che instauriamo con enti del territorio e cittadinanza. Da tale processo di ricerca emerge, per esempio, che le tre dimensioni di sostenibilità dell’Agenda sono strettamente interconnesse, e che la sfida più grande si gioca proprio sul loro equilibrio e sulle condizioni di replicabilità delle buone pratiche.
Qual è il ruolo del territorio del quartiere Bicocca, con la sua storia di industrializzazione e trasformazione, nel quadro delle traiettorie di trasformazione urbana delineate da MUSA?
[Sottocorno] MUSA può essere un’occasione per valorizzare le diverse anime che abitano il quartiere Bicocca e per dare voce a chi lo abita come residente, studente o lavoratore. In questi mesi, abbiamo avuto l’occasione di attraversare molteplici volte questo territorio, lo abbiamo osservato con lo sguardo degli architetti, degli urbanisti, dei critici d’arte e degli antropologi, cogliendone le potenzialità, ma anche le contraddizioni. Dal nostro punto di vista, come studiose dell’educazione, abbiamo a cuore il fatto che il processo di trasformazione che attraverserà questo quartiere e che sta caratterizzando l’intera città di Milano, non solo ne valorizzi il patrimonio materiale e immateriale (storia e connessioni tra le persone), ma coinvolga anche i minori e le fasce di popolazione più svantaggiate, al fine di costruire una città sempre più giusta, in cui il quartiere Bicocca possa fare da esempio per altri contesti.
In che modo prevedete di coinvolgere attivamente la cittadinanza nel processo di promozione della sostenibilità all'interno dei territori? Avete in programma iniziative o programmi specifici?
[Berni] Per promuovere un coinvolgimento della cittadinanza sul territorio, abbiamo in mente innanzitutto di svolgere azioni di ricerca in collaborazione con gli enti del terzo settore e le associazioni, al fine di valorizzare quanto già fanno per costruire una città più sostenibile e rafforzare le relazioni tra le persone. Pensiamo che l’Università possa essere un riferimento per immaginare collaborazioni sempre più efficaci tra queste realtà e la cittadinanza in generale. Inoltre, intendiamo mettere a punto un Centro di Documentazione Digitale, attraverso il quale i cittadini possano conoscere quello che si sta realizzando dentro MUSA e cosa offre il territorio del quartiere Bicocca per una città più giusta. Il Centro di Documentazione avrà un fine documentale e partecipativo, permettendo quindi un’interazione con coloro che vorranno accedervi, in primis i cittadini interessati al tema della sostenibilità.
Quali sono i prossimi passi nel vostro progetto di ricerca? Potete fornire ulteriori dettagli sulle future attività pianificate per sostenere e rinforzare la visione multidisciplinare della sostenibilità e promuovere il cambiamento nei contesti urbani?
[Sottocorno] L’idea del gruppo di ricerca è quella di promuovere una serie di iniziative rivolte alla cittadinanza in un’ottica di open science. In questo orizzonte si colloca “Sustainability and the city”, il podcast che abbiamo creato per divulgare e diffondere le ricerche svolte dai ricercatori e dalle ricercatrici del progetto MUSA, e che continueremo a produrre nei prossimi mesi. Intervistando ricercatori appartenenti a diversi ambiti del sapere (dai biologi agli urbanisti; dagli economisti agli psicologi) il podcast ha l’intento di avvicinare la ricerca scientifica alla cittadinanza e di produrre una cultura della sostenibilità accessibile a tutti e dunque inclusiva.
Abbiamo poi pensato a un palinsesto di eventi e laboratori rivolti alla cittadinanza e agli enti del territorio, previsti nei prossimi mesi, che comprendono azioni partecipate come “Sostenibilità urbana: Storie dal quartiere Bicocca”, che si è appena svolta e in cui i partecipanti sono stati invitati, attraverso un’esplorazione del territorio, a contribuire con una loro storia al racconto collettivo di sostenibilità urbana nel quartiere Bicocca; o come “A contatto con la biodiversità”, un laboratorio di esplorazione sensoriale nell'ambito degli "Eventi 25ennale - tema biodiversità - Vivaio Bicocca" previsto per l’8 novembre; o ancora come “Territorio, sostenibilità e partecipazione”, un seminario rivolto alla cittadinanza a cura del gruppo OpenAir Lab previsto per il 5 dicembre presso gli spazi di Franco Angeli Academy. Gli eventi del palinsesto sono pubblicati sui nostri canali Facebook e Instagram, da cui la cittadinanza ci può seguire.