Tutto quello che c'è da sapere su un virus - Bnews Tutto quello che c'è da sapere su un virus

Tutto quello che c'è da sapere su un virus

Tutto quello che c'è da sapere su un virus
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L' etimologia della parola ci fornisce subito un' idea: virus è parola latina e significa «veleno». Ma cos’è di preciso un virus, come si trasmette e come agisce? Rosario Musumeci, ricercatore di Microbiologia presso Milano-Bicocca, ci aiuta a far chiarezza su tutti questi aspetti.

Professore, innanzitutto cos'è un virus?

I virus sono tra i più piccoli agenti infettivi noti. Si tratta infatti di microrganismi visibili solo al microscopio elettronico, costituiti da materiale genetico (DNA o RNA) racchiuso in un involucro di proteine (capside). Alcuni virus hanno un ulteriore rivestimento lipoproteico chiamato pericapside, come nel caso del Coronavirus
Si possono diffondere solo all'interno di cellule vive di batteri, piante, animali e dell'uomo e la loro specificità dipende da strutture proteiche superficiali (antirecettori) che si legano a specifici recettori della cellula bersaglio.
Nel caso specifico del SARS-COV-2 (Severe Acute Respiratory Syndrome-Coronavirus 2) si tratta di un virus "a RNA"

Come si trasmette?

Il SARS-COV-2 è il settimo rappresentante noto della famiglia dei Coronavirus capace di infettare l'uomo. Veicoli sono gli starnuti, la tosse, la saliva, i contatti personali diretti, le mani che, contaminandosi, vanno a toccare bocca, naso, occhi. La sua trasmissione avviene da uomo a uomo attraverso l'aerosol di una persona infetta che dalle vie aeree raggiunge la mucosa respiratoria polmonare. Qui il virione -  particella virale completa ed infettante - si lega attraverso il recettore ACE 2 agli pneumociti di tipo II.
È in questo momento che il pericapside virale si fonde con la membrana cellulare ed il virione entra nella cellula, infettandola.

E' vero che il virus sopravvive per ore sulle superfici?

Dati preliminari forniti dall'Istituto Superiore di Sanità dicono che il SARS-COV-2 possa sopravvivere sulle superfici alcune ore, ma si tratta di un virus poco resistente agli agenti chimici.
Disinfettare quindi è importante sia con disinfettanti contenenti alcool al 75% o a base di ipoclorito allo 0,5% (la normale candeggina opportunamente diluita).

Dobbiamo lavarci le mani, bene e spesso. Ma è necessario togliersi le scarpe utilizzate fuori casa?

Il Ministero della Salute raccomanda il frequente ed accurato lavaggio delle mani per almeno 60 secondi con i normali saponi o, in mancanza di questi, con soluzioni contenenti alcool la cui concentrazione non deve essere inferiore al 60%.
Per quanto concerne il cambio delle scarpe utilizzate fuori casa, questa rientra tra le norme di igiene di base che dovremmo seguire abitualmente. La contaminazione microbica trasferita dall'esterno è da considerare sempre, principalmente se in casa vi sono bambini ed anziani che possono essere anche immunodepressi.

Cosa succede al nostro organismo quando siamo infettati?

Ogni virus, come ben sappiamo, ha un andamento ben preciso quando instaura un rapporto ospite-parassita con l'uomo. Nel caso di SARS-COV-2, e quindi della patologia ad esso correlata e definita COVID-19, dai più recenti dati clinici, i pazienti contagiati accusano una sintomatologia simil-influenzale con febbre (oltre il 90% dei casi), tosse secca, stanchezza, respiro corto e difficoltà nell'atto respiratorio. Come evidenziato dall'Istituo Superiore di Sanità nel recente studio su casi italiani, la febbre e le difficoltà respiratorie insieme sono i sintomi iniziali più comuni di COVID-19.
Alcune persone infettate risultano asintomatiche. Circa il 20% delle persone infette sembra progredisca verso una malattia più grave che comprende una polmonite bilaterale di tipo interstiziale, insufficienza respiratoria acuta grave, insufficienza renale. Meno comuni sono in Italia i casi di patologie gastrointestinali correlate, mentre in Cina queste patologie gastrointestinali erano più frequentemente riscontrate.

Come occorre trattare un'infezione da virus? 

Per molti virus non è previsto alcun trattamento con agenti antivirali poichè l'infezione è autolimitante e si esaurisce nel breve periodo. Per quei virus per cui è previsto un trattamento, l'utilizzo di agenti antivirali sempre dietro prescrizione medica, è prassi consolidata. Chiaramente l'uso di antibiotici che agiscono esclusivamente sui batteri non può essere efficace nel trattamento di infezioni virali, poichè i virus non sono dotati dei bersagli farmacologici propri dei batteri verso i quali gli antibiotici sono stati selettivamente sviluppati.
A volte si tratta una infezione prolungata nel tempo con antibiotici ipotizzando che una infezione virale, debilitando il paziente, possa aprire la strada ad una successiva infezione (superinfezione) di origine batterica che deve essere trattata.