Studenti-tutor, ma anche amici. Torna TOP, progetto vincente di educazione alla pari - Bnews Studenti-tutor, ma anche amici. Torna TOP, progetto vincente di educazione alla pari

Studenti-tutor, ma anche amici. Torna TOP, progetto vincente di educazione alla pari

Studenti-tutor, ma anche amici. Torna TOP, progetto vincente di educazione alla pari
Studenti-tutor del programma TOP

Studenti universitari tutor di ragazzini della scuola media inferiore. TOP è un progetto di peer education che, attraverso la relazione, raggiunge due obiettivi: arricchisce i più grandi, nel dono del loro tempo e lavoro, e aiuta ragazzini in difficoltà scolastiche. A Chiara Da Pieve, studentessa al secondo anno della laurea triennale di Scienza dei Materiali, abbiamo chiesto di raccontarci la sua esperienza come tutor del programma TOP, ora alla seconda fase.

Chiara, perché hai deciso di fare quest’esperienza?

Ho scoperto il programma TOP attraverso le mail dell’Università. In realtà, già svolgevo un’attività di volontariato simile. Mi sono convinta a partecipare perché il mio sogno lavorativo è fare l’insegnante: sto studiando per ottenere poi l’abilitazione all’insegnamento di materie scientifiche.

Come si è svolta la tua attività di tutoraggio?

Mi hanno affidato come tutee due ragazzine che frequentavano il primo anno di scuola media inferiore. Le materie assegnatemi erano matematica e italiano, ma in realtà le ho seguite in tutte le materie, in particolare per la lingua spagnola perché vengo da una formazione linguistica. Con entrambe, ho dovuto capire prima di tutto come interagire per avere il massimo risultato.

Quale “sistema” hai usato quindi per aiutarle nell’apprendimento?

Una di loro aveva difficoltà di apprendimento e ho dovuto impegnarmi per capire come ottenere un buon risultato e lavorare bene insieme. In breve ho capito che la chiave di tutto era stabilire una relazione empatica con lei. Capendo che il suo mezzo di espressione preferito era il disegno, l’abbiamo usato per veicolare i concetti: in storia per esempio, riusciva a ricordare in maniera efficace i fatti storici rappresentandoli graficamente. Mi ricordo ancora oggi, a distanza di tempo, il suo disegno dell’investitura di Carlo Magno, con tanto di corona e corte dei feudatari!

Hai incontrato difficoltà particolari?

Con i genitori della seconda ragazzina, di origine rumena, non è stato semplice innanzitutto far capire loro l’utilità di questa modalità di aiuto. Vedendo i risultati, soprattutto nella conoscenza della lingua italiana della figlia, si sono ricreduti e anzi son stati molto soddisfatti.

Per quanto riguarda la formazione che hai ricevuto grazie al programma TOP, cosa ritieni ti sia servito di più?

Personalmente, ho trovato importanti i consigli su come approcciarsi ai nostri tutee: non tanto “leggiamo insieme la consegna dei compiti e cerchiamo di svolgere l’esercizio”, quanto “cerchiamo di ritrovare nel quotidiano ciò che viene trattato in una materia”. Ad esempio, nella matematica, nello studio delle figure piane, un metodo utile poteva essere quello di fissare i concetti cercando una figura con quella forma nel quotidiano e provando a descriverla. Attraverso modi creativi ho visto come in effetti i concetti venivano memorizzati dai ragazzi in maniera più semplice.

Riassumendo la tua esperienza, come la descriveresti in poche parole?

Per me è stata un’esperienza formativa dove la relazione era fondamentale. Mi sento di consigliarla a tutti gli studenti perché ho potuto constatare come ti arricchisca molto dal punto di vista umano. Non solo infatti è un’attività volontaria, gratuita e con un buon grado di libertà d’azione, ma in più lo è a favore di ragazzini come lo siamo stati noi appena qualche anno fa e poterli aiutare mi ha reso soddisfatta.

Il programma TOP ora cerca altri volontari: se sei uno studente, puoi candidarti fino al 3 marzo 2023 (informazioni sul sito d’Ateneo o scrivendo a top@ciai.it).

Martedì 28 febbraio dalle ore 10:30 alle ore 15:30 nell'atrio del piano terra dell'edificio U6-Agorà sarà allestito un banchetto informativo, con ex tutor Bicocca e responsabili del progetto, che forniranno tutte le informazioni agli studenti interessati.

Cos’è TOP?

TOP - Tutoring Online Program è il progetto di supporto online allo studio, nato in via sperimentale nel 2020 con l’obiettivo di colmare la crescente povertà educativa aggravata dalla pandemia da Covid-19.

Promossa da Milano-Bicocca, Fondazione Cariplo, Università Bocconi, Università di Harvard e CIAI (Centro Italiano Aiuti all’Infanzia), l'iniziativa è rivolta a individuare e formare studenti universitari disponibili a supportare nello studio alunni delle scuole secondarie di primo grado in difficoltà socio-economica e di apprendimento. Il tutoraggio si concretizza in sessioni on line sulle principali materie di studi.

La partecipazione al progetto TOP dà la possibilità di ottenere un Open Badge presso l'Università di Milano-Bicocca.