Sette libri da regalare a Natale - Bnews Sette libri da regalare a Natale

di Chiara Azimonti e Alessandra Ferluga

Andiamo spesso di fretta presi da mille impegni. E il periodo che sta per arrivare non fa eccezione, anzi il calendario sembra quasi intensificarsi, trasformandosi in una lotta contro il tempo per cercare di incastrare tutto al meglio prima del fatidico 24 dicembre, quando allora forse inizieremo a rilassarci e magari a pensare finalmente a quel famoso libro che spesso ci torna in mente. Oppure, proprio ora che avremo tempo a disposizione, ci manca l’idea giusta.

Per questo, noi della redazione Bnews, abbiamo raccolto qualche suggerimento da chi di libri se ne intende, interpellando alcuni studenti (e scrittori!) del nostro ateneo. Ecco le loro proposte per le vacanze di Natale. Non vi resta che iniziare a rilassarvi (almeno per qualche giorno) e mettervi comodi... buona lettura e buone feste a tutti!

Stefano Bertacchi – neo dottore di ricerca in Biotecnologie Industriali:

  • Inizio lunedì - Come sconfiggere il frigorifero e fare amicizia con lo specchio (Sara Olivieri, Sperling & Kupfer) - Il cibo è un argomento tabù, ancor di più se parliamo di nutrizione, diete e i temi che vi ruotano intorno. E come in ogni tabù, troviamo qui spesso regole da rispettare, alimenti assolutamente vietati e verità, o presunte tali, tramandate di generazione in generazione. Questo libro ci racconta l’importanza della varietà nelle scelte degli alimenti e soprattutto della libertà nei confronti del cibo, senza paranoie, perché “mangiare è un momento da gustare e godere, e se diventa un'ossessione ciclicamente ci costringeremo a rinunce e privazioni”.
  • La scienza dei capelli (Elena Accorsi Buttini, Gribaudo) - Se vi siete mai chiesti come funzioni un phon, o quale sia la differenza tra shampoo e balsamo, questo è il libro ideale. Un viaggio nel tricologico mondo dei capelli, dalla permanente alla tinta, con cenni storici di come questo settore è diventato un business. L’autrice affronta anche alcune classiche convinzioni riguardo questo ambito, come l’idea che in qualche modo il capello possa “respirare” o “bere” quando di fatto non è costituito da cellule vive. Libro scritto da una donna per altre donne, ma non solo: questi argomenti dovrebbero interessare chiunque, perché parte della nostra cultura e degli scaffali dei supermercati.

Veronica De Simone - studentessa di Scienze Biologiche:

  • The Glitch (Axa Lydia Vallotto, Delos Digital) - Brys è una famosa modella, figlia dell’Amministratore Europeo della Spiderweb, la nuova rete che connette tutto il mondo, e non sembra mancarle niente. Eppure lei si sente schiacciare da quell’esistenza, dove la perfezione è un obbligo. Per questo, quando Aurea è colpita da un blackout, decide di allontanarsi. Il mondo di sotto si rivela molto diverso da come aveva sempre pensato fosse. Un romanzo young adult profondo, scritto da una penna esordiente capace di trascinarti pagina dopo pagina, con una protagonista costretta a fronteggiare le paure e il senso di inadeguatezza che la accompagnano da tutta la vita e che, probabilmente, molti di noi non sono ancora riusciti a lasciarsi alle spalle.
  • Gente Normale (Sally Rooney, Einaudi editore) - Marianne e Connell si frequentano di nascosto. Nei loro incontri, fanno sesso, parlano della loro giornata, di loro e di quello che hanno dentro. A volte, invece, tacciono e rimangono abbracciati nel letto a sentire cosa i loro corpi hanno da dire. Negli anni, si separano, si reincontrano e si separano ancora. E il loro rapporto muta e cambia pelle, rimanendo sempre lo stesso. Un romanzo particolare, dallo stile altrettanto particolare, che accompagna il lettore nella mente dei due protagonisti, scavando dentro di loro. Una rappresentazione cruda e dolorosa della complessità dei rapporti umani.

Susanna Raule - psicologa e formatrice:

  • Ho paura torero (Pedro Lemebel, Marcos y Marcos) - Unico romanzo dello storico attivista per i diritti Lgbt cileno, Tengo miedo, torero, è un libro dalla prosa trascinante, immaginifica, alta e sentimentale nel senso più positivo del termine. È la storia della Fata dell’Angolo, travestito di mezza età lieve e canterino, favolosa creatura che riveste di poesia tutto ciò che tocca, e Carlos, militante anti-Pinochet in cerca di un nascondiglio per le sue riunioni clandestine. Sullo sfondo lo stesso Pinochet, dipinto come un vecchio ossessionato dalle sue abitudini e da una moglie petulante. Una storia d’amore e resistenza, ma non come pensate.

Chiara Aquilino - laureanda in scienze della formazione primaria:

  • Più grande la paura (Beatrice Masini, Marsilio Editori) - Il tempo del Natale è un tempo sospeso, che rivendica la gioia dell’attesa e celebra la luminosa – e solo apparente – fragilità dell’infanzia. Proprio ai bambini è dedicato il libro “Più grande la paura” di Beatrice Masini, edito Marsilio, una raccolta di racconti che fa dello sguardo infantile la lente privilegiata – e spietata – attraverso cui osservare il vivere adulto e le sue contraddizioni, talvolta permeabili, quasi sempre insolvibili. Un mosaico sgargiante di voci, vicende, memorie che deve il proprio fascino al recupero, da parte dell’autrice, dell’abilità tipicamente infantile di scandagliare il mondo palmo a palmo, nonché al tentativo di conservare un equilibrio costantemente assediato da tensioni opposte: quella di spiegare ogni cosa e di custodirne, per contro, l’intimo segreto. Una lettura piacevole e seduttiva, che invita il lettore a riappropriarsi, riga dopo riga, del bambino che è in lui e che ha ancora qualcosa di importante da dire.
  • Parole. Tutte le poesie (Antonia Pozzi, Ancora) - “Parole” è la raccolta di poesie della giovane poetessa di Milano Antonia Pozzi, una costellazione di versi a cui l’autrice dà forma maneggiando la parola come creta, collocando il proprio canto lungo il confine – un confine sottile, labilissimo – tra semplicità e complessità, leggerezza e profondità. Il volume raccoglie più di trecento componimenti, brevi tessiture intitolate alla vita e alla possibilità – supposta – di rivelarne il mistero, di farlo trapelare attraverso il varco dischiuso dalla parola che arde, lacera e consuma. Perfetto per gli amanti della poesia e per chi ancora indugia nell’accostarvisi.