«È dal 1950 che si celebra ogni anno il 7 aprile la giornata mondiale della salute (World Health Day) per ricordare la fondazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) avvenuta in quella data nel 1948. Ogni anno l’organizzazione sceglie per la giornata un tema specifico, che evidenzia un’area di suo particolare interesse. Quest’anno, per celebrare i 75 anni di fondazione dell’OMS, il tema scelto è “Health for All” (Salute per tutti).»
Così ci spiega Michele Riva, storico della medicina di Milano-Bicocca, che ripercorre per noi le più importanti sfide dell’OMS passate e presenti, con uno sguardo sulle future.
Professore, innanzitutto cos’è l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità)?
L'OMS è l'autorità mondiale per l'emanazione di politiche e linee guida per il miglioramento della salute delle persone. Per citarne alcune: la convenzione di promozione dell’allattamento al seno, ormai implementata in 136 Paesi; la convenzione sul controllo del tabacco, che ha portato alla riduzione del consumo di tabacco in 150 paesi nel 2021.
Già all’interno della sua Costituzione del 1948, l’OMS chiedeva senza compromessi che la salute fosse un diritto fondamentale di ogni essere umano e un fondamento per la pace e la sicurezza.
Come opera l’OMS e quali successi possiamo ricordare?
Grazie a una collaborazione globale senza precedenti, nel 1980 l'OMS ha potuto dichiarare il vaiolo come eradicato. In questo ultimo decennio, il mondo è in procinto di eradicare un’altra malattie infettiva: la poliomielite. L'iniziativa globale per l'eradicazione della Polio dell'OMS ha contribuito a ridurre del 99,9% la diffusione di questa malattia.
L'OMS lavora per proteggere le persone dai rischi e dalle ripercussioni di epidemie e pandemie. Solo nel periodo 2020-2021, l'OMS ha risposto a 87 emergenze sanitarie oltre alla COVID-19. Un nuovo accordo globale sulle pandemie è in fase di consultazione, allo scopo di proteggere le future generazioni da nuove pandemie.
L'OMS svolge un ruolo spesso invisibile nella negoziazione di servizi umanitari e sanitari durante guerre e conflitti. Nel 2019, l'OMS ha lanciato un programma “Salute globale per la pace” per accelerare la promozione dell'assistenza sanitaria nelle zone di conflitto. Attualmente, il personale dell'OMS continua a lavorare nelle principali zone di conflitto.
E dal punto di vista specifico delle vaccinazioni?
L'OMS ha svolto un ruolo pionieristico nel fornire vaccinazioni per prevenire le malattie. L'Organizzazione ha istituito il Programma di vaccinazione nel 1974, per sostenere l'introduzione di vaccini infantili in tutto il mondo, mirando a colpire più malattie contemporaneamente, senza lasciare indietro nessuno. Oggi i vaccini ci proteggono da oltre 20 malattie potenzialmente letali, aiutando le persone di tutte le età a vivere più a lungo e in modo più sano. Attualmente l'immunizzazione previene 3,5-5 milioni di morti all'anno per malattie come tetano, pertosse, influenza e morbillo. Mentre malattie come la poliomielite e la difterite cadono nel dimenticatoio, le persone si vaccinano sempre più spesso contro malattie che non hanno mai visto, rendendo più difficile capire quanto possano essere devastanti. I vaccini contro l'ebola, il vaiolo delle scimmie, la febbre gialla e il colera possono aiutare a prevenire la diffusione di queste malattie. Nel 2021 è stato introdotto un nuovo vaccino contro la malaria, il primo contro un parassita, con la promessa di salvare migliaia di giovani vite ogni anno. Inoltre, l'OMS sta collaborando con i Paesi per attuare l'Agenda 2030 per l'immunizzazione, al fine di costruire un mondo in cui tutti, ovunque, possano beneficiare pienamente dei vaccini per una buona salute e un buon benessere.
Una delle più grandi conquiste della sanità pubblica degli ultimi decenni riguarda la salute di donne e bambini. Grazie al drastico aumento delle assistenti al parto qualificate, delle vaccinazioni infantili Tra il 2000 e oggi, la mortalità dei bambini sotto i cinque anni e delle madri incinte si è dimezzata: un progresso impressionante nella tutela della salute dei più vulnerabili
Quali, secondo lei, sono le sfide future in tema salute che dovremo affrontare?
La resistenza antimicrobica è già una minaccia per lo sviluppo e la salute globale. Nel 2015 l'OMS ha sviluppato un piano d'azione globale per allertare il mondo sulla resistenza antimicrobica e mobilitare i Paesi per individuare, prevenire e gestire questa crisi. Insieme all'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura, al Programma Ambientale delle Nazioni Unite e all'Organizzazione Mondiale per la Salute Animale, l'OMS ha creato l'alleanza "One Health", impegnata a combattere la resistenza antimicrobica a livello mondiale. Le agenzie hanno firmato un accordo innovativo nel 2022 per rafforzare la cooperazione al fine di bilanciare e ottimizzare in modo sostenibile la salute di uomini, animali, piante e ambiente. L'accordo fornisce un quadro giuridico per affrontare le sfide relative all'uomo, agli animali, alle piante e all'ecosistema nei Paesi e a livello internazionale, contribuendo alla sicurezza sanitaria globale.
Oltre a malattie specifiche, l’OMS promuove stili di vita salutari
Godere di buona salute significa non solo vivere senza malattie, ma anche raggiungere uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale. L'OMS ha lavorato per proteggere le persone dai rischi principali che portano alle malattie croniche, come l'uso di tabacco, l'inattività fisica, l'uso dannoso di alcol e le diete non salutari. Questi rischi sono all'origine di malattie e condizioni come il diabete, il cancro, l'ictus e i traumi e le sofferenze che ne derivano, e sono responsabili del 74% di tutti i decessi nel mondo.
Il lavoro pionieristico dell'OMS, tra cui la prima strategia globale per la prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili nel 2000, il primo rapporto sulla salute mentale del 2001 "New Understandings, New Hope", il Programma d'azione globale per la salute mentale (MhGAP) nel 2008 e l'Iniziativa per l'eliminazione del cancro alla cervice uterina nel 2018, per citare solo alcuni esempi, forniscono ai Paesi una guida salvavita affinché milioni di persone in più vivano più a lungo in buona salute.