È stato inaspettato e difficile per tutti questo inizio di anno accademico. Il mondo sta affrontando una pandemia - come definita dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) - che attraverso il Coronavirus (nCoV), un nuovo ceppo mai identificato prima nell'uomo, si è diffuso da un capo all'altro del globo.
La rapida diffusione del Coronavirus, responsabile della malattia respiratoria COVID-19, ci ha costretti alle distanze sociali e alla tutela dei più fragili per far fronte all'emergenza che in queste ore sta colpendo fortemente il nostro eccellente sistema sanitario che necessita costantemente risorse umane e materiali per far fronte al numero dei pazienti crescente.
La situazione, pertanto, impone etica, responsabilità e solidarietà comune.
Sin da subito l'Università ha deciso di mettere in sicurezza la propria comunità e fare la propria parte a sostegno di Milano-Bicocca e del sistema sanitario che ogni giorno lavora in prima linea per aiutare i tanti pazienti affetti dal Coronavirus.
Essere una comunità significa lavorare insieme per un obiettivo comune, ma anche mettere al primo posto le persone, restando a casa, senza interrompere le attività didattiche, i progetti di ricerca e i servizi al territorio.
Sono stati, così, da subito annullati o rinviati a data da destinarsi gli eventi in programma e alcuni si terranno in modalità on line ( qui il calendario https://www.unimib.it/eventi). Ma in questo periodo di difficoltà sociale che l'Italia sta attraversando, l'Università ha aperto le proprie porte, anche se solo virtualmente, a tutti i cittadini proponendo servizi, opportunità, momenti di incontro o confronto per supportarli, grazie alle proprie competenze interdisciplinari, nell’affrontare la complessità del momento. L'iniziativa si chiama “Bicocca per la cittadinanza”.
Intanto è stato favorito lo smart working come modalità di lavoro principale: a partire da questa settimana, il 92% del personale d'Ateneo lavora da casa, in linea con il DPCM e l'Ordinanza di Regione Lombardia del 22 marzo.
Sin dall'inizio dell'emergenza abbiamo istituito una unità di crisi al lavoro con le altre istituzioni per il necessario coordinamento e per raccogliere le indicazioni attuative che abbiamo condiviso su una pagina dedicata sul sito d'Ateneo (https://www.unimib.it/coronavirus-informazioni-e-servizi).
La sezione è costantemente aggiornata sulla base dei più recenti provvedimenti nazionali, regionali e d'Ateneo, e sulle attività che la comunità Bicocca sta mettendo in campo per far fronte all'emergenza.
Grande impegno è stato, poi, impiegato per attivare la formazione a distanza di tutti i corsi di laurea anche per tutto il secondo semestre, così che gli studenti, i docenti e il personale tecnico e amministrativo potessero uniti a distanza, nelle proprie case, fare Università, attraverso gli strumenti informatici che abbiamo potenziato e reso accessibili.
Lo studente può accedere ai materiali, video-lezioni, streaming o contenuti digitali, tramite la pagina del corso specifico normalmente utilizzata sulla piattaforma e-learning (https://elearning.unimib.it) di Ateneo.
La didattica online ha avuto una risposta eccellente: dal 2 al 24 marzo sono stati 40 mila gli studenti che hanno usufruito dei materiali didattici caricati, con 174 mila accessi e quasi 16 milioni di pagine visitate e sono 14872 le lezioni pubblicate dai docenti.
Ci siamo, poi, attrezzati anche per erogare gli esami di laurea a distanza: con Decreto Rettorale del 4 marzo 2020 e con Decreto Rettorale 13 marzo 2020 si è disposta la possibilità di sostenere esami e discutere la tesi a distanza, non solo per gli studenti dei corsi di studio, ma anche per gli iscritti ai dottorati di ricerca, ai master, alle scuole di specializzazione, ai corsi di perfezionamento e di specializzazione per il sostegno.
L'11 marzo si è svolta la prima laurea online dell'Università di Milano-Bicocca: neo infermieri che sono andati a rinforzare il nostro sistema sanitario nella gestione dell'emergenza del Coronavirus, a cui l'Università è vicino con orgoglio e gratitudine.
Abbiamo profuso, inoltre, uno sforzo particolare per aiutare i nostri studenti a tornare dall'estero e per garantire agli studenti ospiti nelle nostre residenze un servizio di consegna gratuita dei pasti.
Attiva anche la ricerca di Milano-Bicocca che, in questa situazione di emergenza, è stata chiamata a dare il proprio contributo scientifico per favorire una migliore comprensione del fenomeno e contribuire ad affrontare la diffusione del virus nei modi più adeguati ed efficaci.
Pertanto abbiamo iniziato a mappare i progetti comuni sul Coronavirus, sia all'interno che all'esterno della nostra Università, così da non disperdere e frammentare le nostre iniziative e competenze.
L'Università di Milano-Bicocca ha, inoltre, avviato la produzione di gel disinfettante presso i laboratori dell'Ateneo. Ad oggi sono stati prodotti dai laboratori di Chimica circa 90 litri di gel destinati ad uso interno e condiviso con le istituzioni del territorio. Con le scorte di ingredienti, il laboratorio è in grado di produrne ancora circa 200/250 litri.
Infine la comunità di Milano-Bicocca si è unita nella campagna di solidarietà interna ed esterna a favore del San Gerardo, sia elargendo una quota del proprio stipendio di aprile, sia supportando la raccolta fondi a favore dell'Ospedale San Gerardo di Monza e dell'Istituto dei Tumori di Milano insieme alla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori sulla piattaforma rete del dono (https://www.retedeldono.it/it/università-bicocca/coronavirus).
Con questa iniziativa potremo garantire ai poli ospedalieri di salvare più vite e la continuità dei servizi di assistenza ai malati di tumore, in stato di maggiore fragilità. Vi invito ad aderire numerosi.
La comunità di Bicocca c'è. L'Università è nelle nostre case.
Vi abbraccio.