«Innovazione, connessioni e confronto: queste son state per me le tre parole chiave dell’esperienza a Falling Walls Lab 2024. La sfida più affascinante? Comunicare, in modo efficace e divulgativo, la mia attività di ricerca a un pubblico molto variegato, composto da ragazzi, ma anche da colleghi accademici e imprenditori» Così Sara Grecchi, vincitrice dell’edizione 2024, - assegnista di ricerca in Chimica presso l’Università Statale di Milano - parla della sua partecipazione a questa competizione, in particolare alla fase finale di Berlino.
Ma in cosa consiste Falling Walls Lab? È un evento di divulgazione scientifica unico nel suo genere, rivolta a studenti e a professionisti a inizio carriera. Nella scorsa edizione ha coinvolto ben 59 Paesi e 71 laboratori internazionali.
«La presentazione dell’attività di ricerca deve avvenire in 3 minuti e posso dire che è impegnativo: occorre essere chiari, completi ed efficaci in modo sintetico. - prosegue Sara - Per esempio, io parlo veloce: mi son dovuta cronometrare e contare le parole dette in un minuto, per capire come rallentare il mio discorso. La struttura del pitch alla fine, è semplice: un titolo introduttivo, uguale per tutti - “Breaking the wall of...” cioè “Abbattere il muro di...” - e una parola o concetto che evochi quale sia l’innovazione o il proprio campo di ricerca. Dopo di chè, si spiega il problema che si vuole affrontare e la proposta di soluzione».
L’edizione 2025 che si terrà a Milano-Bicocca sarà quella nazionale, e accoglierà quindi le candidature da tutta l’Italia.
Date utili:
dal 10 marzo al 18 aprile 2025: presentazione dell’application form
22 aprile 2025: selezione dei partecipanti e inizio delle attività di divulgazione
22 maggio 2025: tappa italiana aperta al pubblico
Falling Walls Lab Italy è un evento in collaborazione con otto atenei - Università degli Studi di Milano, Università Bocconi, Università degli studi di Bergamo, Università degli Studi di Pavia, Università degli studi di Padova, Politecnico di Bari, Università Ca' Foscari di Venezia, Università Cattolica di Milano – e inoltre, in partnership con Fondazione U4i, MUSA scarl, Social Innovation Teams, BiM, Netval, Liftt, MITO Technology, Ambasciata d’Italia a Berlino, Istituto Italiano di Tecnologia, Scientifica Venture Capital e Novaterra.