Bbetween, il progetto di Milano-Bicocca per favorire lo sviluppo delle competenze trasversali, si arricchisce di nuovi percorsi multidisciplinari.
Tra le novità il percorso LIS – Lingua dei Segni Italiana, rivolto a tutti coloro che, per motivi professionali o personali, sono interessati ad apprendere i primi rudimenti della LIS. Una lingua che, a differenza di quanto succede nelle lingue parlate, utilizza il canale visivo gestuale invece di quello acustico vocale.
Co-proponente con Luisa Girelli, docente di psicobiologia, è il professor Carlo Cecchetto, docente di glottologia e linguistica.
Professore, come nasce l’idea di proporre agli studenti Bicocca un corso sulla Lingua dei Segni?
Il corso nasce dall’interesse suscitato intorno a un seminario proposto all’interno del corso di laurea magistrale in Psicologia Clinica e Neuropsicologia nel Ciclo di Vita. Vista la curiosità da parte dei partecipanti abbiamo pensato di proporlo a un pubblico di studenti più ampio, sapendo di avere alle spalle un gruppo di ricerca molto attivo in Ateneo. Bbetween ci è sembrato il giusto canale per coinvolgere anche iscritti a corsi di laurea di altre aree disciplinari e magari anche cittadini del quartiere Bicocca.
Di cosa tratterà nello specifico?
Voglio sottolineare che si tratta di un vero e proprio “corso di lingua”, full immersion, tenuto da un docente Sordo madrelingua. L’italiano infatti non sarà utilizzato. Le lezioni si articoleranno in diciotto incontri di due ore ciascuno, per un totale di trentasei ore, alla fine delle quali ogni partecipante saprà svolgere piccoli scambi conversazionali del tipo “cosa studi?”, “cosa hai fatto oggi?” ecc-. In questo modo chi è interessato ad avvicinarsi al mondo dei Sordi (dalle associazioni che operano in questo campo, ma anche ai materiali specifici come i libri), potrà avere i primi rudimenti di conoscenza della lingua.
Qual è il ruolo delle soft skills nella formazione di uno studente?
Credo possano essere uno strumento in più per i giovani studenti. Una flessibilità utile per superare le rigidità in cui purtroppo spesso sono “ingabbiati” i corsi di laurea, vincolati nei programmi e nell’organizzazione da obblighi ministeriali.
Oltre a questo percorso, Bbetween prosegue con la sua offerta di corsi culturali e artistici: dal percorso di fotografia di base, al corso di Comunicazione radiofonica organizzato da RadioBicocca, passando per i corsi di Performing Arts, che nella precedente edizione hanno riscosso un ottimo successo. A questi, si affiancano i corsi di approfondimento su particolari argomenti di attualità, proposti dal Centro pastorale: a novembre partirà la terza edizione dedicata allo studio del Talmud e un corso che analizzerà il ruolo avuto dalla Riforma protestante nella cultura e società di oggi.
Ricordiamo che la partecipazione ai percorsi e' aperta a tutti e da' diritto al riconoscimento degli Open Badge Bbetween, certificazioni digitali delle competenze acquisite tramite lo svolgimento di attivita' extracurriculari.
Gli Open Badge sono riconosciuti a livello internazionale e facilmente utilizzabili nei cv elettronici e sui social network.
Per maggiori informazioni www.unimib.it/bbetween