Un’app per migliorare la qualità della vita in città delle persone affette da disabilità intellettiva e/o fisica, grazie alla condivisione di informazioni che possano soddisfare le loro esigenze quotidiane. Si chiama “AbiliCity” ed è stata ideata da due studentesse del secondo anno del corso in Scienze psicosociali. A questo link è disponibile una simulazione dell'app. Per saperne di più, ne parliamo con le ideatrici stesse,
Quando è nata l’idea dell’app?
Camilla Lurani Cernuschi (CLC): “L'anno scorso, quando il professor Alessio Beltrami, titolare dell’insegnamento di Teoria e Tecnica dei Nuovi Media, ha chiesto a tutti gli studenti di ideare un'app”.
L’obiettivo?
Caterina Cozzoli (CC): “Il nostro obiettivo è rendere a portata di clic spazi di crescita al di fuori del contesto familiare e di altre strutture terapeutiche o educative. Questi spazi sono essenziali per tutti, ma spesso sono preclusi alle persone con disabilità. Puntiamo a creare un’applicazione facile da usare, che possa fornire risposte istantanee a una vasta gamma di necessità: mobilità, opportunità di lavoro e svago”.
Un esempio?
CLC: “All’interno della nostra applicazione gli utenti avranno la possibilità di consultare la mappa accessibile della città di loro interesse: questo permetterà loro di visualizzare o segnalare in tempo reale informazioni relative a rampe, parcheggi, ristoranti, mezzi di trasporto pubblico e tanto altro”.
L’idea dell’app ha avuto un suo momento particolare di visibilità.
CC: “Durante le presentazioni in aula, questo progetto è stato visto da Marcos Cappato, un ragazzo con disabilità che ha frequentato lo stesso corso e che collabora con un europarlamentare. Cappato si è interessato al progetto spingendoci quindi a proseguire nel tentativo di realizzare effettivamente l'applicazione. A novembre abbiamo avuto l’occasione di presentare la nostra idea al Parlamento Europeo, durante l’incontro pubblico “Disabilità e integrabilità: quali prospettive future?”. Attraverso l’informazione e la sensibilizzazione su questo tema, speriamo di rendere ciascuno di noi consapevole che anche il più piccolo contributo può essere fondamentale”.
Qui sono disponibili maggiori dettagli su "AbiliCity". Chi fosse interessato ad avere maggiori informazioni può contattare la mail abilicity2023@gmail.com