Le Università italiane sono in prima linea contro la violenza di genere con la due giorni in programma domani e dopodomani a Roma. Organizzata dall’Academic Network UN.I.RE., di cui l’Università di Milano-Bicocca è capofila, rientra nelle iniziative promosse in occasione del semestre di Presidenza Italiana del Consiglio d’Europa e si avvale del patrocinio della CRUI e di Rai Per il Sociale.
La scelta delle date non è casuale: mercoledì ricorre l’undicesimo anniversario dell’avvio alla firma della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, nota come Convenzione di Istanbul. Docenti, ricercatrici e ricercatori delle Università si confronteranno con rappresentanti di istituzioni, reti e associazioni per definire insieme le strategie di prevenzione e di contrasto contro un fenomeno alle gravi ripercussioni personali e sociali a livello globale.
L’apertura dei lavori è prevista domani alle 10 presso l’Aula del Palazzo dei Gruppi parlamentari della Camera dei deputati. All’audizione prenderanno parte Cristina Messa (Ministro dell’Università e della Ricerca), Michele Nicoletti (coordinatore del Progetto OCEAN del Consiglio d’Europa), Marina Calloni (responsabile di UN.I.RE. - Università di Milano-Bicocca), Giovanni Guiglia (coordinatore della Rete accademica Carta Sociale Europea). Nel pomeriggio, presso la Sala Di Liegro di Palazzo Valentini, si discuterà di come “Rafforzare politiche e reti per prevenire e contrastare la violenza di genere dall’Italia all’Europa”. Mercoledì, invece, si riuniranno gruppi di lavoro presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi Roma Tre, in conclusione, verrà redatto un documento comune che recepirà le indicazioni emerse nel corso degli incontri.
I lavori (qui il programma completo) verranno trasmessi anche in streaming sul canale YouTube di UN.I.RE. e saranno seguiti anche dagli osservatori del Consiglio d’Europa.
UN.I.RE. – UNiversità In REte contro la violenza di genere – si inserisce nell’ambito del progetto OCEAN - Open Council of Europe Academic Networks ed è stato riconosciuto dal Consiglio d’Europa, fra gli attuali 46 Paesi membri, come il primo Academic Network, volto all’attuazione della Convenzione di Istanbul. Attualmente è composto da 10 unità di lavoro, ma intente ampliarsi a tutte le università italiane e non solo. L’iniziativa di domani e dopodomani a Roma è infatti anche intesa come l’inizio di una campagna di adesione ad UN.I.RE. rivolta a Università, Centri di ricerca, ricercatrici e ricercatori che vogliano contribuire alla definizione di progetti volti al contrasto della violenza di genere, replicabili e attuabili in tutti i Paesi membri del Consiglio d’Europa.
«Apriamo la campagna di adesione all’Academic Network UN.I.RE. intorno ad alcune parole-chiave – spiega la professoressa Marina Calloni – che sono proprie delle Università: didattica, ricerca, terza missione e internazionalizzazione. Il nostro obiettivo consiste nel definire comuni strategie di prevenzione e di contrasto che siano condivise nelle università, impegnate a rafforzare la loro collaborazione con istituzioni e associazioni della società civile a livello sia nazionale che europeo. La lotta contro la violenza di genere è eminentemente una battaglia culturale. Il sistema universitario può contribuire a cambiare mentalità violente e a contrastare pregiudizi lesivi della dignità delle persone».