Susanna Raule, laureata magistrale in Bicocca, psicologa e psicoterapeuta, scrive per diverse riviste (Esquire, Harper’s Bazaar e Wired), ha pubblicato romanzi e sceneggiature di fumetti per diversi editori. Le sue creazioni letterarie di maggior successo sono il commissario Sensi e il club dei cantanti morti, oltre che le sceneggiature per Dampyr e Ford Ravenstock, lo specialista in suicidi. Una produzione che spazia dal poliziesco al gotico, non senza un tocco ironico.
Recentemente ha pubblicato un omaggio a John le Carré, che ha definito “il vero anti-James Bond”. L’incipit dell’articolo, in cui traspare tutto il suo amore per la lettura, lascia immaginare anche la sua vita da studentessa pendolare: “Ogni mattina mi toccavano quasi quaranta minuti di metro per andare alla Bicocca”. Incuriositi dal passato della talentuosa scrittrice l’abbiamo contattata su Instagram per farci raccontare qualcosa su di lei.
A parte i viaggi in metropolitana, quali episodi ricordi della tua esperienza universitaria milanese?
In generale per me è stata una buona esperienza, sia a livello di insegnamenti, sia a livello di relazioni sociali. Se invece parliamo degli spazi, il mio preferito era la piazza davanti all’edificio di Psicologia (U6): c’erano alberi, diverse panchine e in primavera era molto piacevole passare del tempo lì a leggere o a chiacchierare. Il posto sfavorito, invece, era la copisteria, ma non era colpa loro, credo che non esistano copisterie studentesche piacevoli. O forse, ripensandoci, gli universitari di oggi si sono finalmente liberati dal peso delle fotocopie?
C’è un filo che unisce l’argomento dei tuoi studi universitari con quello delle tue creazioni letterarie?
Per forza, anche perché la psicologia è in fondo la base di ogni narrazione con protagonisti esseri umani, e forse, in senso lato, anche di ogni altra possibile narrazione. Ma nei miei libri non compaiono psicologi sotto forma di alterego più o meno velati, quindi è un'influenza più generica. Di psicologia in senso stretto, però, scrivo a livello divulgativo per diverse riviste.
Dal tuo profilo Instagram notiamo che sei impegnata sul tema delle pari opportunità. Hai introdotto il messaggio femminista nei tuoi libri o hai intenzione di farlo in futuro?
Faccio parte del Collettivo Moleste (www.moleste.org), un collettivo nato per promuovere la parità di genere nel mondo dei comics italiano. Di femminismo mi occupo da tutta la vita, a partire dalle prime fanzine che creavo da ragazza, per me è sempre stato molto naturale. E anche nei miei libri i temi della violenza di genere e dell’abuso sono spesso presenti. Diciamo che sono elementi ricorrenti nelle mie narrazioni, come l’ironia, il fantastico e il paradossale.
Ti stai dedicando a qualche romanzo o sceneggiatura in questo momento?
In realtà ho ben tre libri “bloccati” causa Covid19: gli ultimi due volumi della trilogia dei Cantanti Morti e il nuovo romanzo con protagonista il commissario Sensi. Si spera che inizieranno a uscire il prossimo anno. Sempre verso la fine del prossimo anno, dovrebbe uscire il nuovo volume del fumetto Ford Ravenstock.
Potremmo incontrarti in futuro durante qualche evento di BicoccAlumni, l’associazione dei laureati di Milano-Bicocca?
Ma certo, mi farebbe molto piacere!
Augurandoci di poter chiacchierare presto con lei, potete nel frattempo scoprire il mondo di Susanna Raule visitando il suo sito: www.susannaraule.com
Immagine di copertina tratta da "Ford Ravenstock, specialista in suicidi", disegni di Armando Rossi.
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