“JustSeparate-Summer 2025”: scienza, vacanza e sostenibilità - Bnews “JustSeparate-Summer 2025”: scienza, vacanza e sostenibilità

“JustSeparate-Summer 2025”: scienza, vacanza e sostenibilità

“JustSeparate-Summer 2025”: scienza, vacanza e sostenibilità
Just separate

Affrontare le sfide ambientali significa non solo sviluppare nuove tecnologie, ma anche comprendere i comportamenti delle persone e promuovere cambiamenti concreti nella vita quotidiana. È con questo spirito che nasce JustSeparate-Summer 2025, il progetto di ricerca sul campo dell’Università di Milano-Bicocca ospitato dal Camping Village Eco Resort Le Esperidi di Marina di Bibbona, in Toscana: Il progetto, coordinato dal professor Alessandro Gabbiadini, docente di psicologia sociale presso il Dipartimento di Psicologia, si colloca nell’ambito di PsyFuture, iniziativa premiata come Dipartimento di Eccellenza 2023-2027, che ha l’obiettivo di indagare da una prospettiva psicologica le grandi sfide che attendono individui e società nei prossimi anni.

Il team di ricerca ha lavorato in stretta sinergia con il Camping Village non solo sul piano scientifico, ma anche nella ristrutturazione della comunicazione interna dedicata alle pratiche sostenibili. In collaborazione con lo staff, sono stati realizzati video divulgativi, è stata sviluppata una nuova app per smartphone e aggiornata la cartellonistica informativa, mentre le aree per la raccolta differenziata sono state ripensate con una nuova disposizione e una colorazione più intuitiva. Un lavoro congiunto che ha reso le pratiche pro-ambientali più chiare, accessibili e coinvolgenti per tutti gli ospiti.

Il successo dell’iniziativa è stato reso possibile anche grazie al sostegno di Umberto Mannoni, amministratore del Camping, e alla collaborazione attiva dei dipendenti della struttura, che hanno affiancato i ricercatori nelle diverse attività di ricerca e divulgazione. Un impegno collettivo che ha contribuito in modo decisivo alla buona riuscita del progetto, già confermato e rinnovato per l’estate 2026.

Professor Gabbiadini, cominciamo dall’inizio. Come nasce JustSeparate-Summer 2025?

L’obiettivo era trasferire la ricerca oltre i confini del laboratorio, integrandola nella vita di tutti i giorni, in linea con PsyFuture - progetto vincitore dei finanziamenti per i Dipartimenti di Eccellenza - al Camping Village Le Esperidi Eco Resort, contesto che coniuga vacanza, natura e attenzione alla sostenibilità.

Quali attività avete proposto agli ospiti del villaggio?

Tantissime! Durante l’estate, il campeggio si è trasformato in un vero e proprio laboratorio a cielo aperto: oltre 1000 bambini hanno partecipato alle attività ludico-didattiche sulla sostenibilità, oltre 2.600 partecipanti hanno preso parte agli studi dei ricercatori e delle ricercatrici e poco meno di 5000 ospiti hanno visitato l’info-box dell’Università, nel cuore del villaggio. Uno spazio di incontro tra scienza e vacanza che incarna pienamente la terza missione dell’Ateneo, stimolando curiosità, dialogo e consapevolezza.

A proposito di raccolta differenziata, perché avete deciso di concentrarvi proprio su questo gesto quotidiano?

E’ il tema centrale delle nostre ricerche, un gesto semplice ma spesso trascurato. Differenziare è semplice, ma spesso non lo facciamo, il nostro obiettivo è capire le ragioni psicologiche che frenano l’adozione di questo comportamento virtuoso.

I modelli della psicologia sociale vengono messi alla prova in un contesto reale: un campeggio immerso nella natura, dove ogni scelta individuale - dal conferimento dei rifiuti alle abitudini quotidiane - diventa occasione di studio.

Nel progetto ha avuto un ruolo importante la Realtà Virtuale. In che modo?

Insieme ai dottorandi Anna Manfredi, Giulio Puzella e al tesista Francesco Della Chiara, abbiamo condotto due studi sperimentali che hanno mostrato come la VR possa sensibilizzare ai temi ambientali e insegnare comportamenti corretti.

Il primo studio ha visto l’impiego di Envisioning Tirreno, un’esperienza immersiva in realtà virtuale completamente sviluppata all’interno del Dipartimento di Psicologia che condensa sessant’anni di cambiamento climatico in tre minuti di gioco in prima persona. Gli ospiti del camping-village hanno indossato il visore assumendo il punto di vista di una tartaruga marina alla ricerca di cibo, mentre l’ambiente circostante subiva progressivi degradi: erosione delle coste, aumento della temperatura di 2°C, morte dei pini marittimi. Elementi modellati sulla stessa spiaggia del resort, che i partecipanti potevano osservare subito dopo il gioco, creando un ponte esperienziale unico tra simulazione virtuale e realtà concreta. I risultati hanno mostrato che coloro che aveva vissuto l’esperienza della tartaruga riportavano una minore distanza psicologica - ovvero la percezione di quanto un evento ci appare psicologicamente lontano nel tempo e nello spazio - rispetto al cambiamento climatico, favorendo maggiori intenzioni verso comportamenti pro-ambientali.

Una seconda attività di ricerca ha testato la capacità della Realtà virtuale di insegnare comportamenti sostenibili. In un gioco guidato dalla mascotte del campeggio, lo scoiattolo Pinolino, i partecipanti imparavano a differenziare correttamente i rifiuti. Lo studio ha dimostrato che la VR può rafforzare il senso di autoefficacia e promuovere intenzioni più forti verso pratiche di sostenibilità.

Non vi siete fermati alla VR. Avete sperimentato anche nuovi paradigmi di apprendimento.

(Beatrice Zago, dottoranda) Si certo, in collaborazione con il prof. Marco Perugini, abbiamo validato un paradigma innovativo per promuovere la raccolta differenziata. Mostrando immagini di comportamenti corretti e scorretti associati ad immagini con valenza emotiva positiva o negativa, abbiamo adottato un paradigma sperimentale che potrebbe rivelarsi utile per favorire l’apprendimento e il mantenimento di pratiche sostenibili.

Che impatto ha significato per voi esplorare anche la dimensione estetica ed emotiva della natura?

(Giada Belloni, dottoranda) Abbiamo studiato come un tramonto sul mare possa evocare emozioni diverse a seconda che la spiaggia sia incontaminata, oppure inquinata da plastica e rifiuti. Lo studio condotto insieme alla tesista Eleonora Cosma e alla professoressa Simona Sacchi, ha rivelato che in entrambi i casi la natura stimola comportamenti pro-ambientali, ma attraverso processi psicologici differenti. Un primo passo verso la comprensione dei meccanismi alla base delle nostre risposte a messaggi di comunicazione ambientale, che non devono necessariamente concentrarsi su disastri naturali, ma possono far leva anche sulla bellezza della natura e su ciò che ci può offrire.

Anche lo spreco alimentare è entrato nel vostro radar.

(Francesca Di Napoli, dottoranda) In effetti sono stati diversi i momenti di formazione che abbiamo organizzato con Valentina Demasi assegnista di ricerca, e la professoressa Silvia Mari, nei quali abbiamo focalizzato l’attenzione sul tema dello spreco alimentare. Grazie al supporto del personale del campeggio siamo riusciti a raccogliere dati sulle motivazioni che portano allo spreco, con l’obiettivo di progettare strategie efficaci per ridurlo.

Quali sono i prossimi passi?

(Alessandro Gabbiadini) I dati raccolti sono in fase di analisi, ma i primi risultati indicano che anche in contesti già virtuosi di vacanza e di riposo estivo, i comportamenti possono migliorare ulteriormente. L’esperienza di JustSeparate-Summer 2025 dimostra come la collaborazione tra università, comunità e operatori turistici possa trasformarsi in un laboratorio vivente: un luogo dove scienza, educazione e vita quotidiana si intrecciano per costruire insieme un futuro più sostenibile.