Intelligenza artificiale e futuro dell’umanità: la lezione di Maria Chiara Carrozza alla Camera - Bnews Intelligenza artificiale e futuro dell’umanità: la lezione di Maria Chiara Carrozza alla Camera

Intelligenza artificiale e futuro dell’umanità: la lezione di Maria Chiara Carrozza alla Camera

Intelligenza artificiale e futuro dell’umanità: la lezione di Maria Chiara Carrozza alla Camera
Carrozza orizz

Quattro lezioni aperte al pubblico, trasmesse in diretta web dalla Camera dei deputati, per esplorare le trasformazioni innescate dall’intelligenza artificiale e stimolare un confronto tra scienza, politica e cittadinanza. È il ciclo di seminari che ha coinvolto alcuni tra i maggiori esperti italiani e internazionali sul tema e che chiude con la partecipazione della professoressa dell’Università di Milano-Bicocca Maria Chiara Carrozza: il suo intervento, in programma mercoledì 16 luglio, è intitolato “Umanità in equilibrio fra robot, intelligenza artificiale e natura” e richiama una riflessione ampia, tra scienza, tecnologia, sostenibilità e responsabilità collettiva per inquadrare le sfide che ci attendono come essere umani. «La prima sfida è quella dell’impegno», ci ha spiegato la professoressa Carrozza. «Le istituzioni e le singole persone devono occuparsi di questi temi, comprenderli e farsi coinvolgere nei processi democratici, perché l’equilibrio di domani dipende dalle azioni di oggi. In pratica la mia è una call for action per discutere di queste tematiche».

La professoressa Maria Grazia Carrozza (a destra) con la rettrice di Milano-Bicocca, Giovanna Iannantuoni.
La professoressa Maria Grazia Carrozza (a destra) con la rettrice di Milano-Bicocca, Giovanna Iannantuoni.

L’equilibrio, dunque, che non può prescindere dalla partecipazione attiva dei cittadini e da un’azione politica lungimirante. Di fronte alle trasformazioni profonde che l’intelligenza artificiale e la robotica stanno imponendo alla nostra società, secondo Carrozza è fondamentale non perdere di vista il valore della persona: «È molto importante che poniamo la persona al centro non solo con le parole, che comunque sono il punto di partenza, ma anche con le azioni, gli investimenti, i regolamenti, e le politiche che tengano conto di uno sviluppo sostenibile non solo dal punto di vista ambientale ma anche sociale, e planetario.

Se le disuguaglianze aumentano, ci saranno sicuramente maggiore instabilità e insicurezza, allontanando la prosperità a cui tutti auspichiamo. Dobbiamo abitare il pianeta e non solo la nostra comunità (da cui certamente partiamo, ma che non deve diventare il nostro unico riferimento, perché oggi le prospettive sono globali). In questi giorni parliamo molto di sicurezza e difesa, ma per avere una difesa solida, dobbiamo investire in ricerca ed innovazione, anche sociale».

La scienziata, che ha ricoperto anche il ruolo di ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (2013-2014), ribadisce l’importanza del dialogo tra scienza, politica e cittadini: «Per me il dialogo è fondamentale, perché coinvolgere i cittadini come persone e condividere problemi, opportunità tecnologica e impatti è decisivo per avere impatto».

Quanto, infine, alla direzione da intraprendere per garantire uno sviluppo etico delle nuove tecnologie, Carrozza chiarisce: «Più che la ricerca sono le politiche di sviluppo che dovrebbero essere etiche, è la trasformazione di scienza in tecnologia che prevede un primo passo verso le implicazioni etiche, che devono essere affrontate ma non per porre ostacoli allo sviluppo, per orientare verso l’innovazione sociale».