“Educational Robotics Week 2018” è la settimana lunga di iniziative didattiche e culturali dedicata alla robotica educativa che si svolgerà dal 16 al 26 maggio ed è parte delle attività per le celebrazioni del ventennale dell’Università di Milano-Bicocca. I seminari organizzati direttamente dall’Università di Milano-Bicocca sono quelli del 22 maggio sull'interazione uomo-robot e quello del 23 maggio dedicato a “2001: Odissea nello spazio”. Le iniziative che si svolgono in un istituto comprensivo sono quelle “fuori-Bicocca”, ma gemmano tutte dai corsi di formazione dell’Ateneo e ne testimoniano l’impegno sul territorio al fianco delle scuole. Per scoprire qualcosa di più sulla manifestazione, abbiamo intervistato Edoardo Datteri, ricercatore in Filosofia della scienza presso il nostro Ateneo.
Dottor Datteri, che cos’è la Educational Robotics Week?
L’Educational Robotics Week è un cartellone di iniziative aperte al pubblico disseminate nel territorio milanese che ha come filo conduttore l'uso della robotica nella scuola e nella società. È promossa dal neonato RobotiCSS Lab del Dipartimento di Scienze umane per la Formazione “Riccardo Massa” e testimonia l’impegno nel curare i rapporti con il territorio sostenuto dal nostro laboratorio, dal Dipartimento e più in generale da tutto l’Ateneo.
Con quali robot potranno giocare e imparare i partecipanti?
Alcune delle iniziative dell’Educational Robotics Week sono organizzate direttamente nelle scuole con cui il laboratorio collabora nell’ambito di attività di ricerca e formazione svolte anche in sinergia con l’associazione Yunik. I visitatori che vorranno partecipare a queste iniziative avranno la possibilità di interagire con piccoli robot utilizzati nella didattica fra cui CoderBot, il robot “adottato” dall’Università di Milano-Bicocca che recentemente è stato protagonista di una fortunata campagna di crowdfunding.
Qual è il valore aggiunto che può portare con sé l’impiego della robotica nell’educazione delle prossime generazioni?
I robot di cui stiamo parlando costituiscono strumenti che l’insegnante e l’educatore possono utilizzare nelle attività scolastiche o extrascolastiche. Si tratta ovviamente di robot facilmente costruibili e programmabili che, con un’opportuna mediazione dell’insegnante, possono “allenare” capacità connesse al ragionamento e alla soluzione di problemi la cui importanza, nella prospettiva dello sviluppo di un essere umano, è indubitabile. La programmazione è un’attività cognitivamente molto stimolante e strumenti come CoderBot la rendono anche divertente.
Potrebbe citare alcuni incontri di particolare interesse che si svolgeranno nell’ambito della manifestazione?
Tutti: quelli svolti nelle scuole del territorio, assieme alla Festa della robotica educativa di Senago del 26 maggio, testimoniano il nostro grande impegno nella promozione culturale. Giovedì 17 e venerdì 18 si svolgerà al PalaBicocca il tradizionale Festival della robotica educativa della Rete di scuole Amicorobot. Il 22 maggio terremo nell'edificio universitario U6 un'importante giornata di studi sull’interazione bambino-robot e sull’utilizzo delle tecnologie robotiche con persone affette da disturbi cognitivi ed emotivi. Infine, anche noi commemoreremo i 50 anni del film “2001: Odissea nello spazio” di Stanley Kubrick, parlando del supercomputer HAL 9000 in un seminario che avrà luogo presso il Museo Interattivo del Cinema il 23 maggio.
Come si sostanzia in termini di progetti e risultati raggiunti l’impegno dell’Università di Milano-Bicocca nell’innovazione della didattica?
Il Laboratorio di Robotica per le Scienze cognitive e sociali, che organizza l’Educational Robotics Week, è attivamente impegnato in tutte le tre principali missioni dell’Università. Il nostro è l’unico Ateneo che ospita nella sua offerta formativa un insegnamento esplicitamente dedicato alla robotica educativa, “Educational Robotics”, nell’ambito del corso di laurea magistrale in Scienze pedagogiche. Il nostro gruppo è inoltre impegnato in attività di ricerca sulle metodologie d’uso ludico-didattico dei robot, su cui sta producendo pubblicazioni di rilievo. Infine, abbiamo attivato numerose collaborazioni di ricerca e formazione con scuole e cooperative del territorio, fra cui la cooperativa Stripes, e stiamo partecipando a vari bandi per ampliare questa rete. Attraverso l’associazione Yunik, in cui lavorano educatori formati nel nostro laboratorio, raggiungiamo già decine di istituti scolastici con laboratori didattici supervisionati da noi. Al di fuori del territorio milanese – anche attraverso un finanziamento del Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca – stiamo aiutando alcune importanti realtà museali nel centro e nel nord Italia a riprogettare le attività di robotica educativa che svolgono. E tutto ci fa pensare che l'intensità del nostro impegno sia destinata a crescere ancora nei prossimi mesi!