Due studentesse di Milano-Bicocca premiate tra le migliori in Italia - Bnews Due studentesse di Milano-Bicocca premiate tra le migliori in Italia

Due studentesse di Milano-Bicocca premiate tra le migliori in Italia

Due studentesse di Milano-Bicocca premiate tra le migliori in Italia
Premio_America_Giovani

Dopo Davide Cimmino, con cui abbiamo parlato poche settimane fa, altre due studentesse del nostro ateneo hanno ricevuto il premio “America giovani”. La Fondazione Italia-USA seleziona ogni anno i migliori mille studenti in Italia nelle aree di interesse della sua attività. La cerimonia si svolge all’interno della Camera dei deputati e il riconoscimento consiste in una borsa di studio per partecipare al master Leadership per le relazioni internazionali e il made in Italy. Sofia Labidi e Virginia Pezzoni ci raccontano la loro esperienza.

Qual è stato il percorso che vi ha portato a questo premio?

Sofia: io mi sono laureata in questo Ateneo l'anno scorso, in Giurisprudenza. Ho scelto come specializzazione “mercato e concorrenza” perché il mio sogno sarebbe lavorare come avvocato all'interno di un'azienda internazionale. Nel corso degli studi ho sempre lavorato: ho svolto un tirocinio al Tribunale di Monza, alla Camera di Conciliazione, poi ho lavorato in uno studio legale e attualmente collaboro con un’azienda grafica che opera anche all’estero. In questa società lavoro a stretto contatto con l’amministratore delegato, un avvocato. Posso avere in questo modo uno sguardo non solo sulla parte legale, ma anche su quella economica: quindi per esempio la stesura dei bilanci e l’organizzazione aziendale.

Sofia Labidi
Sofia Labidi

Non avrei mai pensato di essere selezionata per questo premio; quando ho ricevuto la mail di Alma Laurea ero veramente sorpresa ed emozionata. Oltre al voto di laurea e alla media dei voti anche il percorso accademico e l’argomento di tesi sono stati importanti. La mia tesi era sul processo civile telematico: mi piace l’uso delle tecnologie applicate al processo ed era anche un argomento un po’ fuori dagli schemi abituali.

Virginia: io ho fatto un percorso un po’ meno lineare, nel senso che ho conseguito una laurea triennale a Pavia in Scienze delle relazioni internazionali, con indirizzo giuridico. A quel punto dovevo scegliere se continuare il percorso internazionale o spostarmi sul versante giuridico, visto che la triennale aveva già una forte base giuridica. Ho scelto di proseguire sulla strada giuridica e mi sono iscritta in Bicocca alla magistrale in Diritto delle organizzazioni pubbliche e private. Attualmente sto svolgendo un anno suppletivo, sempre in giurisprudenza, perché mi mancavano veramente pochi esami per avere anche la laurea in Diritto - la mia terza - e sarebbe stato un peccato precludersi la possibilità di una carriera forense.

Inizialmente avrei voluto fare la carriera diplomatica, poi poco alla volta ho maturato un punto di vista diverso, sempre incentrato sul diritto internazionale, però con l’intenzione poi di rimanere a vivere in Italia. Ho lavorato per sei mesi nel dipartimento legale di una società nel monzese, poi ho partecipato ad un altro programma che si chiama “fabbrica dei talenti” di Adapt. È una fondazione che si occupa di Diritto del lavoro, forma gratuitamente studenti meritevoli; un tutor ti segue e ti prepara sui temi delle relazioni industriali: redigi sentenze, commenti a sentenze, articoli inerenti la materia. Sono stata lì un anno, ma poi ho dovuto interrompere perché richiedeva davvero tanto tempo, era in pratica una professione a tempo pieno. È stata un’esperienza molto formativa in una realtà professionale conosciuta nel settore. A cadenza mensile viene pubblicato un bollettino che viene inviato a tutti gli studi che si occupano di diritto del lavoro.

Parliamo del master a cui avete avuto accesso grazie al premio. Gli argomenti sono interessanti, utili?

Sofia: molto, soprattutto la prima parte sulla leadership, tenuta dal professor Iodice, che è un ambasciatore. Leggo sempre i suoi libri perché li trovo molto formativi. In generale si affrontano temi come la leadership, il marketing, la comunicazione, i contratti, il made in Italy. In un momento in cui ci sono molti giovani che devono andare all’estero per veder riconosciuta la loro professionalità, questo master è un’opportunità per stimolare i talenti a proseguire qui la propria carriera.

Virginia: anche a me è piaciuto molto, sicuramente ti arricchisce il fatto di avere docenti di varia estrazione: ambasciatori, imprenditori, tutte persone che si sono realizzate e quindi sono anche motivo di ispirazione. Molte lezioni sono improntate su come sviluppare il business all’estero, ho capito che si può farlo senza uniformarsi ad una tendenza mainstream, ma rimanendo fedele alla tua anima italiana, puntando sui nostri tratti distintivi: qualità, capacità di ingegno.

Virginia Pezzoni
Virginia Pezzoni

Se doveste dare un consiglio ad una compagna più giovane cosa le direste?

Sofia: le direi di fare tanta esperienza e avere “fame” di conoscenza, durante il mio percorso accademico non sono mai stata ferma. Più attività uno fa, più esperienza si crea ed è proprio in questo momento in cui siamo giovani e abbiamo energia, forza, che dobbiamo puntare con determinazione e ambizione ai nostri obiettivi futuri, anche se poi cambiano nel tempo.

Virginia: innanzitutto le direi di essere sempre curiosa e poi di cercare una sua nicchia perché ci sono tantissimi laureati in diritto e alcuni settori sono saturi. Specializzarsi, trovare il tuo tratto caratterizzante e insistere su quello. Non studiare tanto per arrivare al voto, ma farlo con passione, perché stai preparando le basi del tuo futuro. Lo studio ti deve arricchire e l’università è soltanto un mezzo per realizzarsi nella propria vita e trovare la propria strada nel mondo.

Guardandovi indietro cosa vi resta dei vostri anni all’università?

Sofia: Sono molto grata al nostro ateneo per il contesto ambientale che ho trovato; è un’università che ti sprona e ti dà una formazione a tutto tondo. Io ero più timida quando ho cominciato, gli esami di diritto mi hanno insegnato a parlare, a comunicare anche in modo empatico, sono stati 5 anni molto belli della mia vita. Molti professori, tra cui il professor Casella, di Diritto commerciale, e il professor Ferraris, di Mediazione civile e commerciale, mi hanno fatto appassionare di più alla materia civile, dei mercati, dell’economia, dell’impresa, è anche grazie a loro che ho questa voglia di fare. Trovo, inoltre, che anche i percorsi Bbetween siano stati molto utili alla mia formazione.

Virginia: Anch’io concordo al 100%, mi piace molto il lato umano nel rapporto con i professori. I migliori sono quelli che non si limitano a conoscere la loro materia ma la sanno anche trasmettere; questo l’ho ritrovato molto in Bicocca, è un valore aggiunto.