Doppio riconoscimento per la ricerca oncologica made in Bicocca - Bnews Doppio riconoscimento per la ricerca oncologica made in Bicocca

Doppio riconoscimento per la ricerca oncologica made in Bicocca

Diletta Fontana ritira il Premio Marzia Galli Kienle

Doppio riconoscimento per la ricerca oncologica made in Bicocca. Diletta Fontana, assegnista di ricerca del dipartimento di Medicina e Chirurgia, ha ricevuto, per i suoi lavori e la sua esperienza di ricercatrice, il Premio “Silvia Fiocco – 2022”, conferito dall’Accademia Nazionale dei Lincei, e il Premio Marzia Galli Kienle, assegnato dall'Associazione S.O.S. Solidarietà in Oncologia San Marco - San Pietro. Il primo premio, in particolare, le è stato consegnato dal Premio Nobel per la Fisica 2021, Giorgio Parisi, presso Palazzo Corsini a Roma, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Diletta Fontana, la sua ricerca in quale ambito si svolge?

La mia ricerca si svolge in ambito oncoematologico. Durante il dottorato di ricerca i miei studi si sono focalizzati sulla caratterizzazione del ruolo biologico di mutazioni a carico di un gene, chiamato ETNK1, che il nostro gruppo di ricerca, coordinato dai professori Rocco Piazza e Carlo Gambacorti-Passerini, ha scoperto essere mutato in una percentuale di pazienti affetti da leucemia mieloide cronica atipica, una patologia estremamente severa per la quale non sono disponibili terapie efficaci a contrastarne la crescita.
Dopo quattro anni di lavoro siamo riusciti a comprendere il meccanismo oncogenico di queste mutazioni, le quali causano una riduzione nella produzione di un piccolo metabolita chiamato fosfoetanolamina, che è responsabile della regolazione dell'attività dei mitocondri, il "motore" della cellula. Venendo meno questa regolazione, il "motore" della cellula viene iperattivato e lavorando troppo produce elevati livelli di radicali liberi che vanno a danneggiare il DNA della cellula, causando l'accumulo di ulteriori mutazioni responsabili a loro volta della progressione della malattia.
Attualmente sono assegnista di ricerca presso il dipartimento di Medicina e Chirurgia di Milano-Bicocca e sto continuando i miei studi sulla leucemia mieloide cronica atipica, alla ricerca di possibili vie di segnale che possono essere bersaglio di farmaci.

In cosa consistono i due premi che ha ricevuto?

Ho ricevuto il 4° premio ex-aequo della VI Edizione del Premio Marzia Galli Kienle, assegnato a giovani talenti della ricerca in ambito oncologico dall'Associazione S.O.S. Solidarietà in Oncologia San Marco - San Pietro. Questo premio ha l'obiettivo di sostenere la ricerca scientifica in ambito oncologico. La premiazione è avvenuta durante la Cena di Gala dell'Associazione, presso il Palasettembre di Chiuduno (Bergamo), che ha visto la partecipazione di oltre 500 persone. Inoltre mi è stato assegnato uno dei due Premi "Silvia Fiocco" per il 2022, destinati a giovani studiosi italiani che abbiano condotto ricerche sulle leucemie, i linfomi e le cardiopatie dell'adolescenza, conferito dall'Accademia Nazionale dei Lincei. La premiazione è avvenuta a Roma presso Palazzo Corsini durante l'Adunanza Solenne di Chiusura dell'Anno Accademico dell'Accademia Nazionale dei Lincei alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il premio mi è stato consegnato del Premio Nobel per la Fisica 2021, Giorgio Parisi.

I due riconoscimenti quale aspetto della sua ricerca hanno premiato nello specifico?

Il Premio Marzia Galli Kienle ha premiato il lavoro "ETNK1 mutations induce a mutator phenotype that can be reverted with phosphoethanolamine" pubblicato su Nature Communications; mentre con il Premio Silvia Fiocco sono state premiate le mie pubblicazioni focalizzate su aspetti molecolari di leucemie acute e croniche, e l'ottima qualità del curriculum documentata da cinque lavori come primo autore su riviste internazionali di valore, quali Nature Communications e Cancer Medicine.

“Riavvolgendo il nastro”, come è nata la sua passione per questo tipo di ricerca?

La mia passione per la ricerca nacque molto tempo fa, quando ho ricevuto in regalo il mio primo microscopio. Riuscire a vedere ingrandimenti dell'estremamente piccolo mi ha incuriosito e affascinato. Crescendo mi sono accorta di voler sapere il "perché delle cose" e ho scelto di intraprendere un percorso in ambito scientifico. Dopo la laurea triennale in Biotecnologie presso l'Università di Ferrara, convinta sempre più di voler proseguire la strada della ricerca, ho scelto di spostarmi a Milano-Bicocca perché l’Università è nota per il suo impegno e dedizione verso la ricerca. Ho quindi conseguito la laurea magistrale in Biotecnologie Mediche e in seguito il dottorato in Medicina Traslazionale e Molecolare.