La rassegna CuriosaMente, che ha preso il via nel 2015, si fa in tre. Dopo Cinisello Balsamo, si aggiungono altre due location: Milano e Monza. A ideare e organizzare l’iniziativa, che prevede un ricco cartellone di conferenze, mostre e concerti, è la Biblioteca d’Ateneo. «I nostri docenti sono abilissimi a coinvolgere il pubblico trasmettendo loro la passione per la ricerca e la formazione – spiega Maurizio Di Girolamo, dirigente della Biblioteca d’Ateneo -. Pensiamo che la promozione della cultura scientifica abbia successo se si fonda sulla passione di chi di queste cose si occupa quotidianamente, e ai nostri docenti di certo la passione non manca».
Dopo gli incontri in Villa Forno, avete deciso di organizzare, per quest'anno, una serie di appuntamenti anche a Milano e a Monza
Si, si è trattato di uno sbocco abbastanza naturale. Abbiamo iniziato a occuparci di attività culturali sul finire del 2014, in occasione dell'apertura del Polo di Biblioteca Digitale presso la villa. Fin da subito ci siamo resi conto che quella sarebbe stata l'occasione di ampliare la nostra offerta di servizi sul territorio, affiancando ai tradizionali servizi bibliotecari anche altre attività che consentissero di "aprire" in senso fisico oltre che metaforico l'Università al territorio. Il logo scelto è stato proprio quello di una porta che si apre, e le collaborazioni avviate con i diversi soggetti pubblici e privati presenti sul territorio di Cinisello sono state fondamentali nell'avvicinare i cittadini, inizialmente in soggezione nei confronti dell'istituzione accademica, al nostro Ateneo.
Attività portate avanti anche grazie alle diverse professionalità presenti in Ateneo
Nel corso di questi anni abbiamo sviluppato proficue collaborazioni con l'Area della Comunicazione che si occupa di coordinare altre iniziative dell'Ateneo rivolte sia al grande pubblico sia agli studenti, anche all'interno di rassegne a carattere nazionale, come #ioleggoperché, Pianocity e Bookcity. Mi piace citare BBetween e Meetmetonight con cui collaboriamo con successo. Quest'anno, poi, siamo nell'anno del Ventennale della nostra Università, e avremo sicuramente modo di partecipare attivamente alle iniziative culturali organizzate dall'Ateneo e dal Distretto Bicocca. Inoltre, e qui ci riferiamo principalmente a Villa Forno, l'apertura nel corso del 2017 di Cofò, uno spazio di coworking e di sperimentazione di nuovi modelli di gestione, all'interno di un progetto del Comune di Cinisello Balsamo, di cui siamo partner, ci consentirà di incrementare le occasioni di incontro e di condivisione di idee e progetti fra università, dipartimenti, imprese e giovani sul territorio del Nord Milano.
Successo, dicevamo, che ha permesso di applicare il modello Villa Forno anche al resto dell'Ateneo
Questo è stato possibile, da un lato, grazie all'ampliamento dell'orario di apertura della Sede Centrale della Biblioteca e, dall’altro, grazie alla proficua collaborazione con il Dipartimento di Medicina e Chirurgia. Già lo scorso anno abbiamo organizzato delle presentazioni di libri in biblioteca - ricordo con piacere la presentazione del libro del professor Gianfranco Pacchioni sulle prospettive della scienza – e abbiamo organizzato un evento a Monza sulla dieta mediterranea, a conclusione di un ciclo sulla salute che tanto successo aveva ottenuto a Villa Forno.
Quali sono i temi scelti per il 2018?
I prossimi eventi in programma a Villa Forno riguarderanno temi differenti ma ci auguriamo interessanti per il nostro pubblico. A partire da febbraio il professor Massimo Moret ci parlerà della "Sistema periodico degli elementi" in un contesto che unisce scienza, musica e letteratura, a testimonianza di quanto la contaminazione fra saperi e forme espressive possa riservare delle piacevoli sorprese. La medicina di genere e in particolare le tecniche di neuroimaging saranno approfondite dalla professoressa Rosa Maria Moresco. Seguirà un incontro con i RIS di Parma sull'uso delle tecnologie nelle investigazioni scientifiche.
Sempre a Villa Forno per tutto l'arco dell'anno presenteremo un ciclo di approfondimento, inserito in BBetween, sulla cultura giapponese. "I mille volti del Giappone" sono quelli che la nostra percezione ci presenta ogni qual volta entriamo in contatto con i diversi aspetti di una cultura così lontana dalla nostra. L'eventuale divario fra questa percezione e la realtà sarà oggetto dei nostri approfondimenti. Infine avremo una serie di incontri che si prefigge di fornire alcune "hard skill" tipiche del metodo scientifico, per interpretare fenomeni che altrimenti rischierebbero di essere preda di "fake news" o più banalmente resterebbero a un livello troppo superficiale per consentirne una reale comprensione.
In Biblioteca Centrale invece abbiamo già programmato alcune presentazioni di libri che trattano diversi argomenti. Il 25 gennaio il professor Raffaele Mantegazza affronterà il tema della nascita in una prospettiva interculturale, con riflessioni sulla religione, sul mito e sull'interpretazione dell'evento come fatto sociale che pare essere andato perduto nella cultura attuale dove viene privilegiata la dimensione privata. Un'occasione di approfondimento del tessuto sociale e della storia del territorio in cui si trova il nostro Ateneo, sarà fornita dall'incontro di presentazione del volume di Luca Rimoldi "Lavorare alla Pirelli Bicocca: antropologia delle memorie operaie" che ci consentirà di ripercorrere un periodo storico di particolare interesse. A Monza, anche grazie a un accordo di collaborazione con l'Ordine dei medici di Monza e Brianza, in corso di definizione proprio in queste settimane, vogliamo proporre una serie di appuntamenti formativi e informativi sui principali temi di stretta attualità che interessano la salute. Anche la musica troverà ampio spazio nella nostra programmazione, sia a Villa Forno sia nel Campus. La biblioteca infatti è stata individuata come l'Area che coordinerà tutte le iniziative musicali dell'Ateneo in attuazione delle strategie messe a punto dalla "Commissione per la supervisione delle attività musicali" di recente costituzione.
Cosa vi aspettate dall’edizione 2018 di CuriosaMente?
Ci auguriamo di essere all'altezza delle attese di un pubblico che ci aspettiamo essere sempre più numeroso.
Certo non abbiamo ambizioni di numeri "da stadio" e ci rendiamo ben conto della portata "limitata" delle nostre iniziative, anche soltanto per questioni di spazi e di numeri. Tuttavia riteniamo che una proposta di qualità possa riscontrare il favore del pubblico, soprattutto quando essa è varia come quella che solo un'università può proporre, visto il numero e lo spessore degli argomenti trattati. Personalmente sono contento quando al termine di ogni "appuntamento culturale in biblioteca" riesco a vedere sui volti dei presenti oltre all'interesse su quanto appena ascoltato e visto, anche una curiosità e una passione simile a quella che traspare dai volti dei relatori o degli interpreti, siano essi attori o musicisti. Ciò significa che qualcosa è scattato fra pubblico e relatori e che abbiamo raggiunto il nostro obiettivo. E forse la volta successiva qualcun altro, magari incuriosito dal racconto di un amico o di un parente, varcherà la nostra porta, sia essa nel Campus, a Monza o a Villa Forno.
Guarda sul nostro canale Youtube le registrazioni degli appuntamenti culturali "CuriosaMente"