Il cambiamento climatico è una realtà tangibile che si manifesta con sempre maggiore intensità anche nelle nostre città. Attraverso la sua tesi di laurea triennale, discussa a ottobre 2023, Andrea Luigi Perfetti, attualmente studente del corso di laurea magistrale in Scienze e Tecnologie per l'Ambiente e il Territorio, ha analizzato le tendenze climatiche nelle città italiane utilizzando indicatori meteo-climatici che evidenziano sia le differenze geografiche sia l’impatto dei cambiamenti in atto.
Lo studio ha ricevuto un importante riconoscimento durante la decima edizione del Festival della Meteorologia 2024 di Rovereto, dove Perfetti si è classificato secondo al Premio Sergio Borghi grazie a un poster e a un video divulgativo legati alla sua ricerca.
Il Premio, istituito dalla Fondazione Osservatorio Meteorologico Milano Duomo ETS, mira a valorizzare giovani talenti e progetti innovativi. Il riconoscimento dei risultati accademici di Andrea sottolinea l’importanza della divulgazione scientifica per affrontare le sfide del cambiamento climatico e della sostenibilità.
Abbiamo chiesto ad Andrea di raccontarci la sua esperienza e i dettagli della sua ricerca.
Andrea, cosa ti ha spinto ad analizzare le tendenze climatiche nelle città italiane?
L’interesse per la meteorologia e la climatologia rappresenta sicuramente il punto di partenza, affiancato da quella curiosità che nutro verso i fenomeni atmosferici, che ci fanno apparire piccoli rispetto all’intricato meccanismo che li governa. Questo aspetto è stato uno dei principali motivi che hanno influenzato la scelta del mio percorso accademico in Scienze Ambientali. Il mio desiderio di approfondire questi temi mi ha portato al progetto di tesi, consapevole che scienze come meteorologia e climatologia sono troppo vaste per essere esaurite in un singolo studio.
Nel corso dei miei studi, mi sono reso conto di quanto gli ambienti urbani siano profondamente influenzati dai cambiamenti climatici, dove l’interazione tra clima e attività antropiche è particolarmente evidente. Grazie alle loro peculiarità climatiche e geografiche, le città italiane offrono un’opportunità ideale per studiare queste dinamiche. Da questa consapevolezza è nata l’idea, con Fondazione OMD, di analizzare le tendenze meteo-climatiche di molteplici località italiane, dal Nord al Sud Italia, utilizzando indicatori che permettano sia di descrivere i cambiamenti in corso, sia di offrire strumenti utili per la pianificazione di strategie di mitigazione e adattamento. Questo tema è oggigiorno sulla bocca di molti, considerati anche i recenti avvenimenti nella Comunità Valenciana.
Ho deciso di svolgere il tirocinio presso Fondazione OMD, una realtà che condivide la mia passione, poiché mi ha permesso di utilizzare strumenti rigorosi e di poterne comunicare i risultati al pubblico in modo accessibile e coinvolgente, pur senza perdere la scientificità che li contraddistingue.
Quali sono stati i risultati più significativi dello studio?
Dall’analisi dei miei dati è emerso, ad esempio, che le piogge tendono a diminuire la loro frequenza rispetto al passato, ma gli eventi pluviometrici intensi, a carattere di nubifragio e spesso di breve durata, sono in aumento. Un esempio è dato dall’abbondante quantità di precipitazioni registrate a Milano durante il mese di luglio 2023, che ha creato diversi disagi ai cittadini.
Per quanto riguarda i Gradi Giorno (GG), un indicatore usato per stimare il fabbisogno energetico legato al riscaldamento degli edifici, i dati dimostrano una diminuzione rispetto al passato, mentre i Gradi Giorno Estivi, che stimano il fabbisogno energetico per gli impianti di raffreddamento, sono in aumento.
Di conseguenza, si osserva una riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento, ma un aumento per l’utilizzo dell’aria condizionata, coerente con il trend di aumento delle temperature globali. Il fenomeno dell’isola di calore urbana contribuisce a rendere sensibilmente più calde le aree metropolitane rispetto alle zone rurali circostanti. Per questo motivo, l’analisi dell’indicatore Notti Tropicali in diverse città italiane ha mostrato differenze significative di temperatura anche all’interno della stessa area urbana, imputabili all’isola di calore. Le Notti Tropicali, è bene specificarlo, sono un indicatore climatico che calcola il numero medio di giorni con temperatura minima superiore a 20 °C.
Pensi che la divulgazione attraverso strumenti visivi, come poster e video, possa aiutare a sensibilizzare i cittadini e i decisori politici sul cambiamento climatico?
Credo fermamente che la scienza abbia il potere di ispirare cambiamenti concreti. Attraverso un dialogo costante tra ricerca e società, è possibile accrescere il benessere collettivo. La divulgazione tramite rappresentazioni visive può sicuramente facilitare la comprensione di concetti tecnici e complessi, ed è proprio a questo che mira il Premio: rendere questioni complesse accessibili a tutti.
Citando il proverbio latino “Verba volant, scripta manent” — le parole volano, ma ciò che è scritto rimane — perché non sperare che rappresentazioni visive, durature e comprensibili da chiunque, possano essere strumenti chiave per sensibilizzare cittadini e decisori politici?
Come hai vissuto il riconoscimento al Festival della Meteorologia?
Il riconoscimento è stato il coronamento del duro lavoro, durato settimane, svolto per la progettazione del video e del poster premiati. La difficoltà maggiore è stata la post-produzione del video, un’area in cui non avevo esperienza, ma che mi ha permesso di acquisire nuove competenze tecniche. Ritengo questo riconoscimento importante sia dal punto di vista scientifico, sia per l’aspetto tecnico legato alla creazione dei contenuti.
Il momento della premiazione resterà indelebile nella mia memoria. È stato un grande onore condividere il palco con gli altri vincitori, ai quali rinnovo le mie congratulazioni per la loro dedizione e passione. Inoltre, essere premiato davanti a tanti professionisti e appassionati del settore ha reso l’esperienza ancora più speciale.