Dall'annuncio della chiusura dei porti al caso della nave Diciotti fino al patto Germania-Italia per i rimpatri, il fenomeno migratorio è al centro del dibattito culturale e politico odierno. Ma per saperlo gestire nel modo più efficace, occorre conoscerne tutti gli aspetti: sociali, giuridici, economici, storici. All'Università di Milano-Bicocca c'è un master di primo livello, intitolato “Diritto degli stranieri e politiche migratorie”, che mira proprio a formare professionalità capaci di gestire gli aspetti giuridici e sociali della immigrazione, dell'asilo, della cittadinanza e della condizione degli stranieri presenti in italia, e ad aggiornare chi già opera anche a contatto con gli stranieri, in particolare nelle professioni, nei servizi sociali, nel terzo settore, nelle amministrazioni statali, regionali e locali e nelle associazioni.
Giunto alla seconda edizione, il master è diretto da Paolo Bonetti, professore di Diritto costituzionale dell'Università di Milano-Bicocca, ed è promosso dal dipartimento di Giurisprudenza insieme al dipartimento di Sociologia e ricerca sociale. La scadenza per la presentazione delle domande di iscrizione è il 3 ottobre 2018 (QUI tutti i dettagli, compresi la brochure, il bando e il regolamento) e l'obiettivo del percorso, che si svolgerà dall'8 novembre 2018 all'8 maggio 2020) è quello di «soddisfare le esigenze formative dell'Italia – afferma Paolo Bonetti – in cui risiedono più di 5 milioni di stranieri, oltre 1 milione dei quali in Lombardia, cittadini di altri Stati dell'Unione Europea o di Stati terzi, e destinataria di ulteriori flussi migratori».
Il master, mediante la docenza di alcuni dei migliori professori ed esperti italiani sul diritto degli stranieri e sulle politiche migratorie, fornisce appunto indispensabili conoscenze specialistiche giuridiche, storiche, politiche e sociali per gestire l’immigrazione e la condizione giuridica e sociale degli stranieri presenti in Italia, progettare e realizzare politiche migratorie, iniziative, servizi e azioni legali o sociali concernenti stranieri, prevenzione e contrasto delle discriminazioni. Anche grazie ad attività formative teorico-pratiche, garantite dalla collaborazione con l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), l'Associazione per gli studi giuridici sull'immigrazione (Asgi), il Consorzio farsi prossimo e la cooperativa sociale Amelinc.
«Il fenomeno migratorio è ordinario e di lungo periodo – spiega ancora il professore di Diritto costituzionale – e la sua gestione esige politiche ordinarie e azioni concrete e ponderate, ideate e svolte in Italia da persone dotate di una formazione integrata sia sulle complesse e mutevoli norme che regolano la condizione giuridica degli stranieri, sia sugli aspetti umani, politici e sociali delle migrazioni e delle politiche migratorie».
Oltre agli allievi iscritti (da 24 a 50), sono consentiti fino a 10 uditori (possono avere anche lauree e lauree magistrali diverse da quelle che abilitano l'iscrizione) e fino a 10 iscritti a singoli insegnamenti (per un numero di crediti formativi non superiore a 30). Un master che, durante e/o dopo i periodi delle lezioni, propone stage presso strutture istituzionali, associative, sociali o legali operanti in Italia nell'ambito dell'immigrazione e del diritto degli stranieri. I 23 iscritti alla prima edizione, una volta concluso il master e conseguito il diploma finale, sono diventati protagonisti nel settore, trovando impieghi, grazie alle competenze acquisite, nel terzo settore e servizi sociali, nelle associazioni, nelle amministrazioni: dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) alle amministrazioni locali e ai centri di accoglienza.