Vincere un Grant, la Winter School per imparare dagli esperti - Bnews Vincere un Grant, la Winter School per imparare dagli esperti

Vincere un Grant e ottenere il finanziamento per la propria attività è senza dubbio un’esperienza emozionante e ricca di soddisfazione per ogni ricercatore.

Per aiutare i giovani ricercatori ad acquisire le capacità necessarie, è nata in Bicocca la Winter School “GPIP: Starting a Grant Proposal – The Value of Interdisciplinarity in Grant Writing” (giunta alla terza edizione) che mira a fornire tutti gli strumenti utili a scrivere una proposta di sovvenzione che si distingua tra le altre. In vista dell'edizione estiva (a luglio sul lago di Como) vogliamo spiegarvi meglio di cosa si tratta.

La scuola ha uno spiccato spirito interdisciplinare: è nata infatti da un’iniziativa di alcuni dei vincitori del Bicocca Starting Grant - 2020, ricercatori provenienti da diversi campi di studio ma con qualcosa in comune: la necessità (e la capacità) di ottenere finanziamenti per proseguire le proprie attività di ricerca. Così è stata ideata la scuola: relatori di alto profilo, provenienti da diverse aree scientifiche, con un curriculum internazionale e una comprovata esperienza nel grant writing, forniscono approfondimenti sugli aspetti solitamente più valutati dai revisori, con un focus particolare sulle opportunità offerte da ERC (European Research Council) e MSCA (Marie Skłodowska-Curie Actions).

Questa edizione della scuola è stata sostenuta dalla International Brain Research Organization (IBRO) e dai Dipartimenti di Medicina e Chirurgia, Biotecnologie e Bioscienze, e Giurisprudenza. È stato così possibile mantenere bassi costi di accesso e attrarre partecipanti dall'estero. Sono state attribuite borse di studio per coprire quota di iscrizione e spese di viaggio alla dottoranda spagnola Judith Camps (Universitat de Barcelona) e alle dottoresse armene Shushan Hovsepyan e Amalya Sargsyan (Yerevan State Medical University).

A loro abbiamo chiesto qualche parere sull’esperienza appena conclusa.

«Come medico volevo fare domanda per un grant, ma non avevo esperienza, quindi volevo avere un’idea di come farlo» ci spiega Shushan (ematologa e oncologa pediatrica), mentre la collega Amalya, che attualmente concentra i suoi studi su immunologia e immunoterapia, aggiunge «Date le risorse limitate e la mancanza di sostegno istituzionale [in Armenia], credo che garantire opportunità di ricerca tramite grant e finanziamenti sia essenziale per la crescita e l’avanzamento nel campo dell’oncologia». Judith invece cercherà di aggiudicarsi un grant per finanziare le sue ricerche nel campo dell’ecologia marina: «La mia aspettativa principale era quella di portare a casa materiali o informazioni, come modelli, contatti ed esempi di vincitori precedenti» ha dichiarato in apertura della winter school.

Anche Georgia Lattanzi (postdoctoral fellow presso il Policlinico di Milano) ha ottenuto una borsa per partecipare al corso di grant writing: «È stato molto stimolante e motivante e mi sono resa conto del grande sforzo necessario per scrivere una proposta e ricevere un finanziamento».

Tra le competenze acquisite a fine percorso, Judith ha apprezzato soprattutto la capacità di «scrivere in modo coinvolgente per catturare l'attenzione delle commissioni» a cui Shushan aggiunge la capacità di «selezionare opportunità di sovvenzione adeguate».

Gli aspetti pratici di scrittura dei grant sono stati particolarmente apprezzati da tutti i corsisti e percepiamo l’entusiasmo di Amalya mentre ci dice: «Probabilmente inizierò da un grant più piccolo e, se riuscirò, andrò avanti. Non avrò paura delle 50 pagine del documento sui requisiti Horizon e condividerò tutto ciò che ho imparato con i miei colleghi». Un approccio in “crescendo” condiviso anche da Georgia.

Tra i momenti più significativi vissuti durante la settimana di corso, la visita al Vivaio Bicocca e le sezioni pratiche gestite dal settore grant office di Milano-Bicocca, che hanno permesso ai partecipanti di lavorare in team e mettersi alla prova nella stesura dell’application.

Il successo di questa edizione ha superato quello delle precedenti, con partecipanti provenienti da diversi Paesi: oltre alle già citate ricercatrici, altre due corsiste dalla Grecia e dall’Indonesia hanno sostenuto per intero i costi del viaggio e dell’iscrizione, pur di presenziare a questo evento ed acquisire nuove competenze, difficili da reperire nei loro paesi di provenienza.

In vista della prossima edizione, gli organizzatori* promettono novità.

«Come Grant Starters, nuovi progetti stanno emergendo, superando i confini delle diverse aree scientifiche, nel pieno spirito della scuola. Siamo pronti per la prossima edizione della scuola, per cambiare la ricerca, insieme! Ci vediamo per la Lake Como Summer School 2024Starting a Grant Proposal: from Idea to Practice”, dal 22 al 26 luglio nella splendida cornice di Villa Grumello (CO)».

Per informazioni: grantstarter@unimib.it

*Antonia Bruno, Davide Maggioni, Paola Alberti, Emanuele Rezoagli, Elena Lucchese, Simone Fontana e Laura Vacchi (Università di Milano-Bicocca); Carlotta Lega (Università di Pavia); Sara Giunti (Università di Milano).