Si conclude oggi, 4 maggio, la 5° edizione di WIP - Work In Progress, una serie di incontri e workshop professionalizzanti sul tema della comunicazione. Iniziato nel 2018, il progetto WIP è rivolto agli studenti del corso di laurea in Comunicazione Interculturale, e propone eventi, incontri e corsi teorico-pratici sui linguaggi e sulle tecnologie della comunicazione. Gli incontri sono tenuti da esperti e professionisti che propongono alle studentesse e agli studenti un viaggio interattivo e immersivo alla scoperta dei nuovi orizzonti comunicativi.
Per fare un bilancio di questi cinque anni del progetto, abbiamo incontrato Stefano Moriggi, docente di Didattica dei media presso il Dipartimento di Scienze Umane per la formazione R. Massa e ideatore di WIP.
Professor Moriggi, quali sono i temi affrontati in questa edizione di WIP?
Quest’anno abbiamo deciso di articolare l’offerta formativa in tre direzioni tra loro diverse, ma ciascuna a suo modo strategica per indagare i nuovi alfabeti della comunicazione.
Con Francesca Milano di Chora Media abbiamo confezionato un micro-corso per mostrare dall’interno come si progetta un podcast: dall’ideazione alla produzione. I partecipanti, anche grazie a piccole esercitazioni immersive, hanno potuto rendersi conto dell’ampio spettro di competenze (e di professionalità) necessarie per organizzare un gruppo di lavoro che realizzi podcast.
Analogamente, gli studenti che hanno preso parte al percorso condotto da Stefano Ariodante, Paolo Cantarella e Valentina Colleoni – esperti di comunicazione digitale – hanno simulato la progettazione di un applicativo (o app). E anche in questo caso hanno potuto mettersi alla prova attraversando, coordinati dai formatori, le diverse fasi di lavorazione che scandiscono questo tipo di attività.
Infine, il terzo percorso ha visto il gradito e prezioso ritorno degli amici del CFS (Centro Formazione Supereroi). In questo caso, si è trattato di sperimentare diverse tecniche di scrittura creativa. Gli studenti coinvolti stanno affrontando prove in cui i diversi modi per descrivere e raccontare mondi reali o solo possibili si sono rivelati un modo per conoscersi meglio di quanto si potesse sospettare.
Perché è importante per uno studente oggi formarsi sui temi della comunicazione?
L’importanza della comunicazione, soprattutto oggi, dovrebbe essere auto-evidente, anzitutto agli studenti. Ma, ciò detto, in un orizzonte socio-culturale aumentato da un’inedita mole di dati e informazioni che il digitale ha consentito e che gli algoritmi sempre più ci aiutano a processare, deve crescere la capacità critica di chi vuole abitare non il futuro, ma già il presente. Con la consapevolezza che rende un cittadino tale. Oltre a questo aspetto, tutt’altro che trascurabile, l’evoluzione delle tecnologie sta contribuendo a far emergere nuove professionalità che richiedono nuove competenze. In questo senso, gli studenti che desiderano essere protagonisti, anche professionalmente, del loro tempo non possono sottovalutare i nuovi linguaggi e i nuovi contesti della comunicazione.
Facciamo un bilancio di questi 5 anni di WIP.
Per quanto mi riguarda il bilancio è più che positivo. WIP in cinque anni ha sperimentato diversi format, è sopravvissuta alla pandemia, cercando di vivere quegli anni tanto complessi e drammatici come un’ulteriore opportunità per riflettere sulla comunicazione e sugli apprendimenti digitalmente aumentati a diversi gradi di prossimità. Ha costruito rapporti di collaborazione con importanti istituzioni e partner aziendali: dal Piccolo Teatro di Milano a Ipsos, dalla Mondadori alla Rai, da Radio 24 a Grandi & Associati. E la lista potrebbe proseguire a lungo. Ha inoltre saputo, a mio modo di vedere, proporre voci e testimonianze tra loro diverse per restituire le numerose sfumature del mondo della comunicazione: da Linus a Federico Faggin, da Luca Barbarossa a Luca De Biase, da Gianluca Nicoletti a molti altri, tutti protagonisti della società dell’informazione e della comunicazione.
Per il futuro, ci può dare qualche anticipazione su nuovi progetti?
WIP è un cantiere e si lavora alle idee e ai progetti in maniera artigianale e cooperativa. Al momento è ancora in corso la quinta edizione e quindi tutta l’attenzione è concentrata sullo svolgimento dei workshop in programma. Appena terminata, si comincerà a pensare al futuro. In ogni caso, sarà il proseguimento di un lungo ragionamento iniziato cinque anni fa, un lavoro di squadra che rinnova il suo entusiasmo nell’aprirsi sempre e di nuovo all’indagine di orizzonti e linguaggi utili a comprendere e gestire la complessità del mondo contemporaneo.