Nella settimana dal 23 al 27 gennaio gli studenti del corso di laurea in Biotecnologie e Biotecnologie Industriali sono stati protagonisti attivi della Winter iWeek, organizzata da iBicocca.
Una vera e propria full immersion in iTool e attività interattive per apprendere competenze complementari al corso di studi, certificate e spendibili nel mondo del lavoro.
Un programma davvero molto ricco e denso di attività, diviso in due macro aree:
- workshop su iTool, per conoscere nel dettaglio e imparare ad utilizzare concretamente strumenti come Microsoft Excel, Trello, LinkedIn, grafica e Canva;
- attività interattive con l’obiettivo di approfondire case study su tutto ciò che riguarda il problem solving e pensiero divergente, team work, gestione dello stress e gestione del tempo, simulazioni dinamiche di relazioni tra colleghi, superiori e collaboratori, simulazioni di auto-presentazioni, public speaking.
L’organizzazione della Winter iWeek è nata dal team di iBicocca con l’obiettivo di offrire agli studenti laboratori, workshop e attività pratiche, e fornire strumenti utili e concreti per il futuro inserimento nel mondo del lavoro.
iBicocca è un progetto formativo dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca che organizza attività ed eventi dedicati agli studenti di corsi di laurea triennale, magistrale e dei corsi di dottorato.
L’obiettivo è quello di sensibilizzare gli studenti ad acquisire competenze trasversali certificate e spendibili nel mondo del lavoro e diffondere la cultura dell’innovazione.
Per fare un bilancio quindi di questa esperienza pilota nata dalla collaborazione tra il progetto iBicocca e il Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze, abbiamo incontrato Elena Ippolito, responsabile del progetto, e due dei partecipanti alla iWinter, Chiara Salvi, iscritta al secondo anno del corso di laurea triennale in Biotecnologie e Mattia Salvadori, studente iscritto al primo anno del corso di laurea magistrale in Biotecnologie industriali.
Chiara, perché hai deciso di iscriverti alla Winter iWeek?
Prima di iscrivermi alla Winter iWeek avevo sentito e letto in diverse occasioni del progetto iBicocca e ne ero rimasta piacevolmente colpita per il focus che il progetto stesso ha sugli studenti e sulla nostra formazione trasversale. Ma per diversi motivi non mi ero ancora iscritta a nessuno dei percorsi proposti.
Poi tempo fa, al termine di una lezione, la professoressa Laura Cipolla ci ha presentato l’iniziativa della Winter iWeek, e a quel punto è stato automatico ricollegare il tutto con iBicocca e decidere che era giunto il momento di approfittare di questa importante opportunità offerta dall’Università.
Mi sono quindi iscritta alla Winter iWeek incuriosita dalla possibilità di poter estendere e completare la mia formazione, andando ad approfondire le competenze lavorative, utili anche per il mondo post-universitario più in generale.
E così, al termine di questa esperienza, posso dire che le mie aspettative sono state ampiamente soddisfatte, considerato sia il valore oggettivo e pratico che la qualità delle attività proposte, e l’entusiasmo degli altri studenti e dei relatori.
Ho molto apprezzato anche l’alternanza di laboratori pratici con incontri dai contenuti più teorici, incentrati però su temi relazionali, come la gestione dello stress o l’importanza di sapersi raccontare. Pur essendo io solamente al secondo anno della triennale e quindi ancora lontana dall’affacciarmi al mondo del lavoro, grazie a questa esperienza sento di aver acquisito strumenti e competenze che mi danno maggior sicurezza e mi permettono di pensare al mio futuro lavorativo come ad una realtà non più misteriosa e spaventosa, ma chiara e fattibile.
Mattia, qual è il valore aggiunto che la partecipazione alla Winter iWeek ha portato nel tuo percorso di studi?
Pur essendo già iscritto al percorso Platinum di iBicocca, e conoscendo quindi l’importanza di integrare percorsi didattici con attività extra-curriculari, uno degli aspetti più interessanti della iWeek è stato il fatto di poter affrontare in una sola settimana temi e argomenti importanti per lo sviluppo delle competenze trasversali.
L’organizzazione giornaliera e oraria delle attività, strutturate per blocchi tematici, così da poter affrontare i singoli temi, ha ridotto al minimo il rischio di perdere contenuti e incontri. Cosa che invece accade durante l’anno, soprattutto per la sovrapposizione che spesso si ha nell’offerta di iniziative che esulano dal canonico percorso di studi.
Quindi il punto di forza della Winter iWeek è stato proprio quello di riuscire a concentrare in poco tempo tanto valore.
Io sono uno studente del corso di laurea magistrale in Biotecnologie industriali e durante le attività che ho fatto nella settimana intensiva ho avuto modo di approfondire temi e sviluppare competenze utili per potermi affacciare non solo al mondo del lavoro, ma più in generale alla vita. Perché il mio percorso di studi di tipo scientifico chiaramente è molto incentrato sugli aspetti più didattici, e meno rispetto al tema delle competenze trasversali. Che però al giorno d’oggi sono altrettanto importanti, per uno studente che al termine degli studi deve poi affacciarsi al mondo del lavoro.
Ad esempio, il workshop su “Come costruire una presenza LinkedIn efficace e sviluppare il proprio personal branding” è stato per me davvero utile e importante perché mi ha permesso di apprendere in maniera pratica e concreta l’importanza di costruire la propria immagine e social reputation ai fini del posizionamento in ambito lavorativo.
Un’altra attività proposta durante la iWeek, e che ho trovato molto interessante, è stata quella sull'analisi economico-finanziaria dei propri obiettivi e sulla costruzione del proprio benessere finanziario. Temi di una importanza rilevante per i risvolti che hanno oggi nella vita pratica di un ragazzo.
Il valore aggiunto che mi ha lasciato la partecipazione a questa esperienza è stato quindi questo contatto concreto e pratico con aspetti legati al mondo del lavoro, e alla vita quotidiana. Perché i percorsi di studio sono ancora troppo sbilanciati su concetti e contenuti teorici, come se fossero ancora avvolti in una dimensione “protetta”.
Quindi percorsi paralleli al piano didattico, come per esempio quello di iBicocca, sono fondamentali per noi ragazzi per completare la nostra formazione e acquisire competenze più pratiche e trasversali.
Infine ho apprezzato molto che la settimana intensiva sia stata organizzata in un periodo senza lezioni ed esami, così da non penalizzare la partecipazione degli studenti. E questo è un aspetto non indifferente, perché l’offerta di Bicocca è davvero ricca ma molto spesso noi studenti ci troviamo nella condizione di dover rinunciare ad attività extra-curricolari solo per non perdere le lezioni o gli esami.
Mi auguro quindi che l’esperienza della Winter iWeek possa essere replicata anche in futuro e possa essere da spunto per un maggiore coordinamento tra le attività proposte dai docenti e gli eventi e le altre attività extra proposte dall’Università, così che gli studenti possano beneficiarne in termini di qualità della formazione.
Dott.ssa Ippolito, la Winter iWeek è stata un’esperienza pilota. Che cosa avete in programma quindi per i prossimi mesi con iBicocca? Ci può anticipare qualcosa sui progetti futuri?
La Winter iWeek ci ha dato la possibilità di testare un'altra modalità di erogazione delle attività abitualmente presenti nel programma di iBicocca. Al termine dell'esperienza abbiamo somministrato un questionario ai cinquanta partecipanti, dal quale abbiamo raccolto importanti e positivi feedback utili per la pianificazione delle nuove iniziative.
Il programma nell'immediato prevede l'inizio del 15° ciclo di iBicocca, il prossimo 8 marzo, con eventi parte in presenza e parte online, con ospiti di rilievo.
Parallelamente stiamo lavorando anche ad una nuova offerta di percorsi formativi, sempre più orientati ad erogare attività che permettano agli studenti di acquisire strumenti funzionali a completare un profilo professionale compatibile con il proprio percorso didattico e sviluppare la propria imprenditività.
Infatti il network sviluppato da iBicocca in questi 8 anni di attività ci permette di avere quotidianamente un dialogo con gli attori dell'ecosistema imprenditoriale dello startup di impresa, inesauribile fonte di innovazione e opportunità, e tenere così "il passo del mercato del lavoro", che non solo corre molto veloce ma è in continua trasformazione.