Promuovere il talento non solo di personalità italiane di chiara fama internazionale, ma anche dei giovani più meritevoli che frequentano le nostre università, e in questo modo facilitarne il percorso verso il mondo del lavoro: questo è l’impegno della Fondazione Italia-USA, che ha appena conferito il premio America Giovani ad uno studente del nostro ateneo, Davide Cimmino.
Allora Davide, com’è stato ricevere questo riconoscimento?
Sicuramente molto emozionante. Per me è motivo di orgoglio essere stato selezionato tra i migliori mille laureati a livello nazionale; anche il contesto, nella cornice istituzionale della Camera dei deputati, è stato davvero speciale, lo considero un po’ come la ciliegina sulla torta, nonostante sia consapevole che c’è ancora molta strada da fare nei miei studi e nella mia carriera.
Vorrei innanzitutto ringraziare la Fondazione Italia-USA per l'idea innovativa di introdurre nel nostro Paese un riconoscimento del genere che prima d'ora non esisteva. I vincitori del premio sono selezionati dalla banca dati di Almalaurea in modo imparziale, non sono ammesse autocandidature. Si viene scelti sulla base di alcuni parametri, non conta solo il voto di laurea: si considerano la media dei voti, in quanto tempo si è conseguito il titolo, l’età dello studente, i suoi interessi disciplinari. Io, alla fine della triennale in Economia e Amministrazione delle Imprese, avevo una media del 30.3, visto che i trenta e lode contano 3 punti in più, ma non è stato l’unico aspetto che mi ha permesso di vincere il premio. È stato importante anche il focus disciplinare: in generale i corsi di Economia, Scienze politiche, Giurisprudenza, Lettere, Lingue direi sono al centro dell'attenzione della Fondazione Italia-USA.
Ma dove eravate esattamente?
Nell'Aula dei gruppi parlamentari, che è all’interno della Camera dei deputati, è stata utilizzata anche dalla Premier Giorgia Meloni nel corso di alcune conferenze stampa, a volte anche dal Presidente della Repubblica.
E il premio in che cosa consiste?
Al premio è legata l'erogazione di una borsa di studio sotto forma di un master in Leadership per le relazioni internazionali e made in Italy, di cui ho già iniziato a seguire le lezioni e, devo dire, sono veramente interessanti.
I docenti sono tutte persone autorevoli nei rispettivi ambiti: l'economia, la scienza, il giornalismo ma anche lo sport e così via. Considero il master un'occasione per approfondire quelle competenze che non possono essere pienamente trattate nel corso di studi in università. I contenuti sono tutti estremamente utili per capire il funzionamento dell'attuale contesto economico e politico internazionale.
Ci tengo a ringraziare, oltre alla mia università, senza la quale questo prestigioso traguardo non sarebbe stato possibile, in modo particolare i docenti della Scuola di economia e statistica, del Dipartimento di Scienze economico-aziendali e Diritto per l'economia, i quali mi hanno saputo trasferire i concetti fondamentali che mi hanno permesso di raggiungere e perfezionare una preparazione accademica di eccellenza.
Ringrazio infine la mia famiglia che mi ha costantemente supportato e che mi sprona a fare sempre meglio: i miei genitori, i miei nonni, mio fratello. Grazie a loro ho scoperto che nella vita gli ostacoli sono numerosi - e alcuni anche difficili da superare - ma con il coraggio, la tenacia che da sempre mi contraddistingue, sono pronto a superarli e spero così di crescere e migliorare sempre di più.
Dopo la fine del master che cosa ti piacerebbe fare? Hai già dei progetti?
Sì, mi piacerebbe lavorare magari in una multinazionale, e fare pian piano carriera fino a diventarne un giorno l'amministratore delegato. Mi piacerebbe avere una funzione direttiva, di coordinamento, di management insomma. Anche un’altra carriera non mi dispiacerebbe, quella di revisore legale dei conti. Quella è una strada alternativa. Ora comunque sto frequentando la magistrale, in Scienze economico-aziendali, sempre in Bicocca.
La fai contemporaneamente al master? Impegnativo, no?
Sì. Quelle del master sono lezioni online, quindi mi lasciano una certa libertà di gestione del tempo. L’unico vincolo è che si deve concludere entro un anno da quando ci si è immatricolati, quindi per me entro il novembre del 2025.
