Il libro "Rachel dei pettirossi. Primavera silenziosa, Rachel Carson e un nuovo inizio per la cultura ecologica" di Danilo Selvaggi, direttore generale della Lipu, analizza i numerosi significati dell'opera di Rachel Carson, la madre del moderno movimento ambientalista, anche alla luce delle crisi ambientali che stiamo vivendo. In attesa di incontrarlo nel seminario che si terrà il 21 marzo nel nostro Ateneo (Edificio U7 "Ratio" - Aula "De Lillo", 2° piano, via Bicocca degli Arcimboldi 8; ingresso libero fino ad esaurimento dei posti previa prenotazione QUI) all’interno delle azioni del progetto MUSA, abbiamo iniziato a dialogare con lui, a partire dal libro più importante di Rachel Carson, che è "Primavera silenziosa". Durante il seminario Selvaggi dialogherà con la professoressa dell'Università di Milano-Bicocca, Monica Guerra, e con il ricercatore dell'Università della Valle d'Aosta, Fabrizio Bertolino.
Cosa ha fatto di Primavera silenziosa un’opera capitale per l’ambientalismo?
Primavera silenziosa parte dal tema dell’abuso della chimica in agricoltura, con i danni che ciò provoca alla vita selvatica e alla salute umana, per aprirsi a una riflessione sulla relazione generale degli esseri umani con la natura. La conclusione è che la natura deve essere al centro delle nostre vite. Non oggetto di dominio ma compagna di avventura. Con la natura, dirà Rachel Carson, è tempo di fare un patto di amicizia, e questo patto è culturale ma anche, e forse soprattutto, politico. Ecco: possiamo dire che Primavera silenziosa è, per molti aspetti, l’atto di nascita delle politiche della natura.
In effetti, alla critica dell’abuso di pesticidi Rachel Carson aggiunge altri temi di primo piano, che nel libro metti in evidenza.
L’opera di Rachel Carson è davvero ricca di temi, legati tra loro e meritevoli di approfondimenti. La cittadinanza attiva, l’attivismo della scienza, la comunicazione ambientale, la questione femminile, il tema delle due culture, il tema della meraviglia e altro ancora. E’ quello che nel libro definisco l’Ecosistema Carson. Un sistema di pensiero, una visione del mondo, preziosa e costruttiva.
E oggi? Cosa può insegnarci ancora il lavoro di Rachel Carson?
Può insegnarci moltissimo, a partire dalla ragionevolezza con cui affrontò problemi giganteschi, sempre alla ricerca di soluzioni. Oggi più che mai, si tratta di una precondizione, di una premessa indispensabile. Un grande messaggio di Rachel Carson è stato che il cuore e la mente devono andare d’accordo. Disgiungerli è un errore fatale, così come lo è il dividere gli esseri umani dalla natura.