Tra fascino e pericolo. Le meduse sono le protagoniste della mostra “Universo trasparente” ospitata dall’Università di Milano-Bicocca, in occasione delle celebrazioni del Ventennale dell’Ateneo, grazie alla collaborazione con l’Acquario di Genova, l’Acquario di Milano e il Museo Civico di Storia Naturale di Milano.
Un percorso che si snoda tra dieci suggestivi acquari e fossili rari visitabile è visitabile fino al 15 dicembre al piano terra dell’U6. La mostra prevede attività didattiche e visite guidate per gli studenti delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado.
Dall’ecologia alla medicina, l’esposzione offre l’opportunità di approfondire gli aspetti interdisciplinari di questo universo trasparente: l’aumento del numero di meduse dovuto alla diminuzione di predatori naturali come le tartarughe marine, il loro rapporto con il problema dell’inquinamento da plastica in mare e il loro utilizzo come cibo del futuro.
«Le meduse sono animali capaci di destare grande fascino e interesse – ha spiegato Paolo Galli, coordinatore scientifico della mostra e docente di Ecologia dell’Università di Milano-Bicocca - in grado di abitare tutto il globo e fondamentali per la catena alimentare in quanto mangiate da pesci e tartarughe marine. Durante l’esposizione è possibile osservare, ad esempio, come i sacchetti di plastica gettati in mare vengono spesso confusi per meduse, creando gravi danni agli animali che si nutrono di questi organismi.
Grazie al supporto del Museo di Storia Naturale di Milano, inoltre, sono esposti dei rari fossili di meduse: se consideriamo che il corpo delle meduse è costituito in buona parte d’acqua e che non possiede parti dure, il loro ritrovamento tra i fossili ha dell’incredibile».
Ecco il servizio video e alcune immagini dell'inaugurazione della mostra dello scorso 19 ottobre. L'evento si è svolto sulle note del brano musicale “Dialogo con il Mare” del compositore turco Yiğit Ozatalay.