Matilde Arosio, campionessa europea di speed slalom: una vita sui pattini tra slalom e ostacoli - Bnews Matilde Arosio, campionessa europea di speed slalom: una vita sui pattini tra slalom e ostacoli

Matilde Arosio, campionessa europea di speed slalom: una vita sui pattini tra slalom e ostacoli

Matilde Arosio, campionessa europea di speed slalom: una vita sui pattini tra slalom e ostacoli
Matilde in Bicocca

Medaglia d’oro nello speed slalom per la pattinatrice Matilde Arosio, campionessa europea e studentessa di Scienze dell’educazione all’Università di Milano-Bicocca con il programma Dual Career, dedicato agli studenti atleti. Questa medaglia del primo novembre è la prima in categoria senior, dopo i titoli junior del 2023 e del 2021. In skate cross, invece, Matilde è stata campionessa ai mondiali 2024 e ad agosto ha conquistato il bronzo europeo.

Due discipline altamente spettacolari. Matilde, come le affronti?

Salto

Skate cross prevede un percorso a ostacoli con rampe alte e curve: la gara parte con due tempi di qualifica individuali finalizzati alla graduatoria provvisoria, per proseguire in batterie da quattro atleti, fino alle fasi finali. I tempi realizzati determinano le posizioni di partenza; strategicamente devo dosare le energie per arrivare in fondo non troppo scarica.

Nello speed slalom, disciplina dell’Inline Freestyle, dopo la rincorsa pattino su un piede solo, slalomando tra 20 coni a 80 centimetri l’uno dall’altro. L’obiettivo è realizzare la massima velocità, senza toccare o abbattere i coni, altrimenti viene assegnata una penalità. Qui devo concentrarmi su precisione e velocità.

Pista

Come ti alleni per affrontare le gare?

Mi alleno alla sera, cinque giorni alla settimana per tre ore al giorno, divise in pattinaggio e attività atletica con le scarpe. Ultimamente ho aggiunto un paio di pomeriggi dedicati alla corsa in pista con scatti su distanze brevi per aumentare rapidità e reattività.

Oltre allo sport e allo studio, lavoro come educatrice in una scuola d’infanzia. Sono una persona molto attiva, ho bisogno di sentirmi impegnata.

Come riesci a conciliare l’allenamento con tutto il resto?

Ho iniziato a pattinare a cinque anni e, praticando sport fin da piccola, ho imparato a organizzare lo studio in periodi concentrati e intensi, per non penalizzare l’attività agonistica.

Il programma Dual Career, inoltre, rende disponibile un servizio di tutoring aperto a tutte le esigenze del singolo studente atleta. Attraverso alcuni incontri di gruppo ho avuto anche l'opportunità di incontrare studenti atleti di altre discipline, che svolgono attività agonistica e vivono le mie stesse esperienze, seppur in campi diversi; un confronto molto utile e costruttivo.

Un ruolo importante nel mio percorso, non solo sportivo, lo ha giocato il mio allenatore Andrea Ronco, CT della nazionale. Una figura di riferimento, sempre presente in gara e in allenamento, non solo nei momenti vittoriosi ma anche nei periodi più difficili che sono inevitabili per ogni atleta.

Cosa puoi dirci sui tuoi prossimi obiettivi?

Mi sto focalizzando sugli allenamenti. A fine novembre partiamo per i mondiali a Singapore; il recente risultato ottenuto è molto importante al di là del primo posto, soprattutto come tempi realizzati. Ci aspetta una competizione serrata con le squadre più forti, tra cui Cina, Taiwan e Iran. Rispetto ad altri settori, la nostra disciplina è poco conosciuta e, purtroppo, non rientra tra quelle olimpiche. Ad agosto però, per la prima volta, abbiamo partecipato agli ultimi World Games, manifestazione internazionale di discipline non olimpiche. Mi auguro che col tempo aumenti sempre più la visibilità e l’attenzione su questo sport.


La mostra fotografica “AtleticaMENTE, il racconto della Dual Career" racconta gli studenti atleti, tra cui Matilde Arosio, protagonisti del percorso Dual Career. L’esposizione è visitabile fino al 31 gennaio presso la Galleria espositiva dell’edificio Agorà U6.

In copertina foto di Lorenzo Passoni