L’app che migliora la vita dei bambini in ospedale - Bnews L’app che migliora la vita dei bambini in ospedale

Le sale di un castello. Un principe che dev’esser liberato da un incantesimo che lo ha trasformato in draghetto. Un mago che, grazie alle sue erbe magiche, potrà realizzare la pozione che romperà il maleficio. Sembra una favola, invece è un’app interattiva, colorata e divertente. Si chiama AMICO H e nasce per accompagnare i bambini in ospedale, prendendoli per mano in un viaggio fantastico e aiutandoli a familiarizzare con l’ambiente medico, con dottori e infermieri. E aiutare così anche i genitori. Clio Sozzani, project manager, ci parla dell'app.

Innanzitutto, com'è nata l'idea di Amico H?

AMICO H nasce in seno all’Associazione Psyché onlus e vuole rispondere a un bisogno in ambito pediatrico. I risultati di alcune ricerche condotte dal Dipartimento di Psicologia di Milano-Bicocca (in collaborazione con Chiara Ripamonti, Ricercatrice, Professore Aggregato e Presidente di Psyché) hanno evidenziato come la qualità della comunicazione tra gli operatori sanitari, i minori ricoverati e i loro famigliari sia spesso inadeguata. L’ idea di una app risponde alle aspettative dei nativi digitali. Con la sua interfaccia giocosa e divertente può davvero essere uno strumento utile a migliorare la comunicazione tra i professionisti della salute, i bambini e i loro genitori.

Cos’è e come funziona questa app?

AMICO H si presenta come un’applicazione in 3D, impostata come un video-gioco, diviso in due sezioni principali; una rivolta ai bambini malati e una rivolta ai genitori.
Quella riguardante i bambini si compone di una serie di stanze esplorabili a 360°. Ogni stanza è arricchita da giochi, canzoni, personaggi animati, azioni interattive.Nelle stanze cliniche sono affrontati i vari temi inerenti la malattia: quelli comuni ai vari ambiti (per esempio il prelievo del sangue, la visita medica) e quelli inerenti la patologia specifica (per esempio diagnosi, terapia, effetti collaterali).Il bambino potrà procedere nell’esplorazione delle varie stanze cliniche solo in seguito all’intervento del medico, che “sbloccherà” determinati contenuti solo dopo averne parlato con il bambino e i suoi genitori, in modo da non anticipare alcuna comunicazione e non lasciare il paziente solo nell’elaborazione delle nozioni acquisite e delle sue emozioni.
La sezione dedicata ai genitori si articola a livelli diversi: fornisce delle linee guida su come accompagnare il bambino in tutte le fasi del processo di cura e riabilitazione; approfondisce aspetti relativi alle dinamiche famigliari con particolare attenzione ai comportamenti da tenere non solo con i figli malati ma anche con quelli sani; sviluppa un’area orientamento per permettere ai genitori di muoversi agilmente all’interno e all’esterno dell’ospedale.

Il prototipo è già stato testato dai bambini in ospedale: qual è stato il feedback?

La ricezione sia da parte dei genitori che dei bambini è stata ottima. La sperimentazione è avvenuta all’interno della Pediatria dell’ASST Rhodense Presidio Ospedaliero di Garbagnate. Spesso i bambini non volevano smettere di “giocare” e gli infermieri all’interno della Pediatria hanno notato una maggior tranquillità da parte dei bambini nel fare l’esame del sangue, dopo aver utilizzato AMICO H.

Insomma, a breve tutti potremo contare sull’aiuto di AMICO H…

Sì, lo speriamo davvero. Lo scopo ultimo è proprio rendere AMICO H accessibile a tutti gratuitamente. Per questo, voglio ricordare che già ora in molti, oltre al Responsabile della Pediatria dell’Ospedale di Garbagnate, dott. Alberto Martelli, stanno sostenendo il progetto in diversi modi: al momento i nostri altri partner sono l’Associazione onlus Magica Cleme, l’Associazione onlus Davide il Drago, lo studio di avvocati Bird & Bird, Davide Cardillo, Giovanni Caviezel che ha creato la colonna sonora. Tra questi il BiCApP (Bicocca Center for Applied Psychology). Insieme a loro, effettueremo uno studio di valutazione sull’efficacia dello strumento che consideri ad esempio la diminuzione dell’ansia tra bambini e genitori.
Il progetto AMICO H ha appena vinto un bando “A call from the Heart” della Fondazione De Rigo, per questo l’Associazione Psyché sarà premiata il prossimo lunedì 28 ottobre, alle ore 15, presso la Sala Laurea del Dipartimento di Psicologia. Grazie a questo finanziamento si potrà procedere nello sviluppo di AMICO H, creando ad esempio ulteriori “ambienti medici” come la sala chirurgica e realizzando i video tutorial per i genitori.