Il prossimo 17 maggio l’associazione Legal Hackers Bicocca del dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Milano Bicocca avrà l’opportunità di effettuare una visita presso la nuova IBM Cyber Academy.
Inaugurata lo scorso 19 marzo l’ Academy è un centro dedicato alla consulenza per le organizzazioni pubbliche e private del Paese. La struttura è stata progettata per aiutare manager, esperti e leader ad affrontare tutte le sfide dell'attuale economia digitale e interconnessa, con particolare attenzione alla sicurezza di sistemi e processi. E intende aiutare le aziende italiane ad affrontare l'urgente necessità di accrescere la cultura digitale su cyber resilienza, AI e quantum safe.
Abbiamo incontrato Giacomo Rossi, studente di Giurisprudenza, membro dell’Associazione Legal Hackers Bicocca e organizzatore dell’iniziativa “Giuristi Inside”, per approfondire l'attività dell'Associazione e il rapporto tra giurisprudenza e cybersecurity.
Giacomo, com’è nata la vostra associazione e quali sono i vostri obiettivi?
La nostra associazione è nata ormai qualche anno fa, durante il periodo del lock down, grazie all’iniziativa di un piccolo gruppo di studenti su proposta del Professor Andrea Rossetti, docente di Informatica giuridica e di AI and Law presso il dipartimento di Giurisprudenza. Lo scopo è sempre stato quello di accrescere la consapevolezza degli studenti, futuri avvocati e giuristi, in merito alle nuove tecnologie e alle implicazioni che le stesse avranno anche sul mondo del diritto. Ci è sempre parso importante rimanere al passo con i tempi, affrontare la rivoluzione tecnologica con entusiasmo, apertura e prontezza. Riteniamo che in un Ateneo come il nostro, con una forte vocazione per l’innovazione e per il progresso scientifico, anche le facoltà umanistiche possano e, anzi, debbano concorrere in maniera importante alla costruzione di un futuro che, per moltissimi aspetti, sarà profondamente diverso dal presente in cui viviamo.
Il nostro obiettivo è fare divulgazione scientifica, diffondere il sapere accademico, creare contaminazione e sinergia tra ambiti di studio che un tempo sarebbero stati considerati incompatibili, ma che oggi vengono sempre più spesso accostati.
Quali attività realizzate come Legal Hackers?
Come Associazione abbiamo spesso promosso e partecipato a seminari, workshop, lezioni frontali, iniziative divulgative e abbiamo anche organizzato giochi interattivi, come quello sulla privacy del 20 marzo scorso, in occasione della Giornata nazionale dell’Università.
Una iniziativa di cui andiamo particolarmente fieri e che organizziamo ormai da un paio di anni è “Giuristi Inside”, con la quale ci proponiamo di portare gli studenti fuori dalle aule universitarie, per visitare importanti realtà imprenditoriali di caratura internazionale, come ad esempio Reply, Aon, Unicredit e, prossimamente, IBM. Il focus di questa iniziativa è la scoperta del mondo del lavoro nonché la riscoperta della figura del giurista, che ultimamente sta acquisendo sempre più importanza e peso all’interno delle imprese per la sua poliedricità e capacità di leggere il cambiamento nei suoi aspetti giuridici e sociali.
Con le nostre iniziative speriamo di ispirare e incoraggiare chi decide di intraprendere la strada del diritto, che ha sempre moltissimo da offrire e che consente di concorrere in prima linea al progresso umano e sociale.
Che cosa vi aspettate dalla prossima visita a Roma, presso l’IBM Cyber Academy?
La visita del 17 maggio prossimo alla IBM Cyber Academy ci consentirà di vivere in prima persona un’esperienza davvero unica nel suo genere. Saremo accolti dalla Fondazione IBM, che ringraziamo moltissimo, e da un team di legali ed esperti in tecnologia che ci regaleranno una mezza giornata di formazione, teorica e pratica, su come poter affrontare una situazione di emergenza cibernetica.
L’incontro sarà incentrato chiaramente sugli aspetti più giuridici, senza però tralasciare elementi di informatica e sicurezza dei sistemi. Sarà l’occasione per sperimentare in prima persona quale potrebbe essere una delle prossime frontiere professionali del giurista: il cyber-risk-management. Sarà dunque una occasione anche per poter dare lustro alla nostra Università e a tutti i suoi studenti, in particolar modo a quelli di Giurisprudenza.
