Hackathon for Ophthalmology, arriva dagli studenti l’innovazione che aiuta la vista - Bnews Hackathon for Ophthalmology, arriva dagli studenti l’innovazione che aiuta la vista

Hackathon for Ophthalmology, arriva dagli studenti l’innovazione che aiuta la vista

img_20181014_201241_951.jpg

Creare innovazione nel campo della salute: questo è l'obiettivo di H4O, la maratona di sviluppo e prototipazione, che coinvolge studenti, medici, operatori sanitari, programmatori, designer, psicologi e pazienti.
Abbiamo chiesto a Elisabetta Camussi - Dipartimento di Psicologia e Presidente della Rete dei Servizi di Orientamento di illustrarci il progetto.

Professoressa, cos’è H4O? 
H4O è un progetto formativo e orientativo originale per sviluppare smart skills tramite un percorso di innovazione partecipata nel campo della salute. La partecipazione al progetto favorisce lo sviluppo di skills (quali intelligenza emotiva, flessibilità e adaptability) relative al lavorare in gruppi multidisciplinari, contribuisce ad un’efficace comprensione di problemi e bisogni delle persone, promuove nuove pensabilità su competenze e carriere professionali.
 Il tutto certificato anche dal rilascio dell’Open Badge Bicocca Social Innovation.
La metodologia si sviluppa in tre fasi- Awareness, Activation, Participation -, quest’ultima rappresentata da un Hackathon: una maratona ideativa, della durata di un weekend, in cui si incontrano e confrontano il mondo della salute -  medici, pazienti e caregiver -  quello dell’università -  studenti, ricercatori e docenti -  e quello dell’innovazione - designer, sviluppatori, makers e ingegneri.

Come si articola il progetto?
A partire dalle domande di ricerca co-costruite in precedenza, si lavora in piccoli team multidisciplinari che, seguiti da facilitatori, si impegnano nello sviluppo di idee e prototipi testabili: app, piattaforme, interfacce, ausili, concept di prodotti e servizi.  Quanto prodotto dai team viene poi valutato da una Giuria di esperti che assegna Premi - monetari e non - ai progetti più interessanti e promettenti. Questo anche grazie alla costruzione di un network che vede tra i soggetti promotori Novartis, Fondazione Cottino e la Società Italiana di Oftalmologia e tra i Partner, oltre alla Commissione Orientamento di Ateneo, il Comune di Milano e il Politecnico tramite PoliHub.

Può farci qualche esempio di idee innovative nate da questa edizione?
Vorrei sottolineare innanzitutto che in tutti i Team premiati erano presenti studenti e laureati Bicocca, che hanno dato un contributo fondamentale all’ideazione e prototipazione dei progetti. In concreto, tutte le soluzioni presentate hanno incluso sia dispositivi tecnologici che progettazione di prodotti o ausili (guanti con visori, giacche con tasche specializzate etc.), destinati non solo a persone con ipovisione e cecità, ma utilizzabili da tutti, in considerazione del progressivo invecchiamento della popolazione.
Tra i progetti più innovativi, in termini di inclusione sociale, va citato Eye Shopper, un’app che prevede l’utilizzo della geolocalizzazione in luoghi di acquisto, nata con l’obiettivo di favorire l’autonomia di ipovedenti e non vedenti nella quotidianità. Il Team di Eye Shopper – composto da psicologhe e psicologi, designer, ingegneri e antropologi -  ha vinto il premio Novartis, che dà al Team l’accesso diretto ai 30 finalisti del percorso BioUpper, incubatore di start up con percorso di mentoring.
Il premio Fondazione Cottino, che prevede un percorso di accompagnamento allo sviluppo, è andato al Team di Dr Opsis - composto da designer, psicologhe architetti, medici e comunicatori - che ha ideato un erogatore per colliri con device di (auto)monitoraggio, destinato a pazienti e caregivers, con ottime potenzialità di realizzazione.
Il premio Bicocca, nato per valorizzare i progetti ad alto impatto sociale, è andato a Doctor Opty: il team – costituito in prevalenza da studenti di un istituto tecnico superiore -  in questo caso ha sviluppato un braccialetto per il monitoraggio autonomo dell’assunzione di farmaci, collegato ad una piattaforma che prevede anche training di realtà virtuale per persone con progressiva perdita della vista.

Ora il prossimo appuntamento è a marzo 2019: tutti i team premiati sono stati invitati infatti dall’assessore Cocco (Assessore alla Trasformazione Digitale e Servizi Civici del Comune di Milano) ad una presentazione dei loro progetti durante la nuova edizione della Milano Digital Week, l’iniziativa dedicata alla creazione di conoscenza e all'innovazione attraverso il digitale.