La ginnasta aerobica Giorgia Frigeni e la vita da studentessa - Bnews La ginnasta aerobica Giorgia Frigeni e la vita da studentessa

La ginnasta aerobica Giorgia Frigeni e la vita da studentessa

Dalla pedana al laboratorio: Il bronzo europeo di Giorgia Frigeni e la vita da atleta Dual Career
Dalla pedana al laboratorio: Il bronzo europeo di Giorgia Frigeni e la vita da atleta Dual Career

Una vita divisa tra la preparazione atletica e gli studi universitari: incontriamo Giorgia Frigeni, 22 anni, ginnasta aerobica e studentessa all’ultimo anno di Scienze e tecnologie chimiche. Fresca di medaglia di bronzo in aerobic dance e campionessa con la squadra italiana nel ranking tra squadre ai campionati europei 2025 a Ganja, Azerbaigian. Giorgia è iscritta al programma Dual Career dell’Università Bicocca dedicato agli studenti atleti.

Innanzitutto complimenti per i risultati raggiunti all’europeo! So che avete guadagnato la medaglia di bronzo in Aerobic Dance, ma come nasce una coreografia in gruppo?

Nel mio caso è un esercizio formato da otto persone. Diciamo che la coreografia la creiamo quando siamo in raduno: durante un weekend ci incontriamo con i tecnici della nazionale e iniziamo a prepararla e provarla per vedere come prende forma.

Frigeni_squadra

Di solito gli allenatori hanno le idee sempre molto chiare su cosa fare: prendiamo un tema forte, che rapisce, e lo rappresentiamo. Ad esempio per gli europei era il football, sul body avevamo i numeri che richiamavano le divise e abbiamo inserito degli elementi che richiamassero sia il football che le cheerleader.

Come hai iniziato a praticare ginnastica aerobica? E cosa la differenzia per te dalle altre discipline ginnastiche?

Mi ci sono ritrovata, come la maggior parte delle persone in questo sport, perché essendo poco conosciuto non è che una bambina sogna di fare aerobica. Io ho iniziato con la ginnastica artistica, ma poi la mia società è passata all’aerobica.

Potrebbe sembrare simile alla ginnastica artistica perché non prevede l’uso di attrezzi, ma ci sono pochi elementi che la richiamano direttamente. La ginnastica aerobica mette insieme il movimento e soprattutto la parte musicale della ginnastica ritmica, usando solo il corpo come nella ginnastica artistica. Ci sono tante categorie di aerobica, come in gruppo, in coppia e individuale e si divide anche per età: io ora sono nella categoria senior.

Secondo me, l’aerobica mette un po’ tutto insieme ed è unica nel suo genere. Sarebbe bello che acquistasse un po’ più di notorietà, anche se è comprensibile che, essendo più recente rispetto alle altre discipline, sia più difficile.

Sei anche una studentessa di scienze e tecnologie chimiche, come riesci a bilanciare lo studio e lo sport?

Il poco tempo che mi rimane quando non sono in palestra lo uso per studiare. Ho imparato fin dalle superiori a organizzarmi e a incastrare tutte le scadenze, anche se, in passato, mi è capitato di dover saltare un paio di sessioni d’esame per la ginnastica.

Come ti ha aiutata il percorso Dual Career?

Se avevo dei bisogni specifici, sono sempre stati ascoltati, ad esempio mi fornivano le lezioni registrate se si sovrapponevano con gli allenamenti. Grazie ai professori che mettevano a disposizione le registrazioni sono riuscita a organizzarmi bene, infatti, sono praticamente in corso e, sapendomi organizzare, riesco a preparare più esami insieme.

Più che doppia carriera per me l’importante è che questo percorso mi abbia permesso di fare sia l’università che lo sport. Infatti grazie a questo programma penso di essere riuscita a trovare il giusto equilibrio.

Adesso su cosa ti preparerai, quali sono i tuoi prossimi progetti?

Per ora, i miei obiettivi si concentrano sul conseguimento della laurea, perché la stagione agonistica di gare è terminata. Nei prossimi mesi mi preparerò molto dato che dovrò fare una nuova selezione per la nazionale.


Foto di squadra di Simone Ferraro