Francesca Donnarumma ha 31 anni e all’epoca della discussione di tesi di laurea in giurisprudenza, 14 marzo 2019, era sordocieca: questo traguardo la pone tra i pochi in Italia ad aver conseguito una laurea con tali disabilità. Oggi, dopo due interventi complessi, ha riacquistato l’udito e lavora per la Lega del Filo d'Oro, un'organizzazione che supporta le persone sordocieche, e dedica ogni giorno alla lotta per i diritti dei più vulnerabili.
Il suo percorso universitario è iniziato con diverse sfide. "Studiare giurisprudenza è stato complesso, ma grazie al supporto di un'assistente alla comunicazione e successivamente di un tutor, il dott. Simone Giannello, son riuscita a portarlo a termine con successo", racconta Francesca. Per tutto il periodo, è stata supportata dai servizi offerti dalla spazio B.Inclusion, in particolare per le esigenze di trasporto e spostamento nel Campus.
Subito dopo la laurea, per Francesca è stato naturale mettere le sue competenze legali al servizio di chi poteva averne bisogno, in particolare persone sordocieche.
La Lega del Filo d'Oro, infatti, è stata un punto di riferimento per Francesca sin dal 2005, un supporto fondamentale sia nella vita quotidiana che nei suoi studi. "Dopo aver avuto problemi seri di vista, ho contattato la sede di Milano dove ho trovato un aiuto fondamentale. Così è nato e si è rafforzato negli anni, il desiderio di diventare una risorsa per altre persone sordocieche", racconta con entusiasmo.
Dal settembre 2023, Francesca infatti lavora presso la Lega del Filo d'Oro. Le sue mansioni sono molteplici: gestisce la parte legale e il bollettino "NON SOLO LEGGI", dedicato ai familiari dell’associazione, che fornisce aggiornamenti legislativi e spiega le novità, come l’introduzione dalla Disability Card (la carta europea per la disabilità ideata nel 2020).
Inoltre, promuove campagne di sensibilizzazione nelle scuole primarie per educare i giovani sulla sordocecità. "Stiamo anche pensando di espandere queste campagne agli adulti, contattando università della terza età", spiega la laureata. Un altro progetto importante, già “in cantiere”, è la trasformazione di un pub storico di Milano, l'Old Fox, in un luogo accessibile a tutti, senza barriere sensoriali.
È grazie alla sua esperienza universitaria che ha acquisito un’importante autonomia personale, come lei stessa afferma: "Ho imparato a camminare sulle mie gambe e a gestirmi da sola, un insegnamento fondamentale che vorrei fosse condiviso con altri, affinché anche le persone con disabilità si rendano conto delle proprie potenzialità.”
Durante la pandemia, ha dovuto affrontare una sfida ulteriore. "Ho perso quasi completamente l'udito da un orecchio e ho subito due interventi, nel 2021 e nel 2022. La riabilitazione è stata un percorso complesso, ma la mia famiglia è stata al mio fianco, sostenendomi in ogni passo", racconta Francesca.
Ora, con il suo lavoro quotidiano cerca di restituire ciò che ha ricevuto, creando una rete di supporto per le persone sordocieche. “Mi immedesimo nella loro realtà per capire i loro bisogni e far sì che possano avere accesso alle opportunità di cui ho beneficiato", conclude.