Da “Cotto e mangiato” a “In forma con Starbene”, Tessa Gelisio è uno dei volti più amati di Italia 1 e Canale 5. Noto è anche il suo impegno ambientalista, grazie ai progetti di salvaguardia degli ecosistemi naturali della sua associazione forPlanet Onlus e al blog Ecocentrica, che quest’anno le è valso il premio “Top Italian green influencer” nella categoria Lifestyle. Meno noto è forse il suo trascorso da studentessa… dell’Università di Milano-Bicocca. Sì, perché Tessa Gelisio è stata una bicocchina anche lei, come ci racconta in questa intervista.
Tessa Gelisio, cosa ricorda della sua Milano-Bicocca?
Mi ero iscritta a Scienze ambientali e l’impatto con l’università fu abbastanza forte. Già il passaggio dal liceo a un ambiente accademico si rivelò tosto: devi imparare in fretta a cavartela da sola, ad autogestirti non sei più all’interno di un sistema che ti controlla e indirizza. Inoltre lasciavo la Toscana, dove abitavo con la mia famiglia, per andare a vivere per la prima volta da sola, a Milano. Una svolta radicale. Poi quando mi sono iscritta io, il quartiere della Bicocca era ancora un deserto. L’università era appena nata. C’erano molti meno corsi e studenti di oggi. E mezzi di trasporto. È stata un’esperienza da una parte entusiasmante, dall’altra faticosa. Sicuramente molto formativa.
Cosa le ha lasciato quell’esperienza?
La cosa curiosa è che più volte mi è successo di rincontrare per lavoro miei ex compagni occupati anche loro nel settore ambientale. Essere stati tra i primi ad affrontare certe tematiche a livello universitario sicuramente si è dimostrato un vantaggio competitivo.
La nostra è una università particolarmente sensibile all’ambiente e alla sostenibilità…
Lo trovo estremamente importante. Dopo la “Guida ai green jobs”, ora mi sto occupando del mio prossimo libro, sui 100 lavori più richiesti in Italia e la sostenibilità, intesa a 360 gradi, risulta una delle competenze trasversali più ricercate dalle imprese ai giorni nostri.
Un consiglio ai nostri studenti per fare della propria passione una professione?
Immagino che si iscriva a una università come la vostra, che garantisce un altissimo tasso di occupazione e si dimostra quindi un’ottima scelta per il futuro, lo faccia prevalentemente seguendo una propria passione. Il segreto sta nel coltivarla e aspettare il momento giusto per incanalarla in uno sbocco lavorativo. Come ho fatto io. E accanto a un percorso di specializzazione, cercare di acquisire sempre più competenze trasversali.
Altri progetti in cantiere?
A settembre torno in Tv con “Cotto e mangiato” e “In forma con Starbene”, continuo con il mio blog a parlare di ecologia e di sostenibilità. Inoltre ora sono molto impegnata nella startup della mia azienda vinicola in Sardegna. Sto imparando a fare l’imprenditrice, una nuova sfida per la mia carriera.